Coronavirus, Conte: "Italia pronta a usare risorse Ue. A settembre Recovery plan"
PoliticaInformativa alla Camera e al Senato del premier in vista del Consiglio Ue di venerdì. "Il governo vuole farsi trovare pronto" all'utilizzo dei fondi europei, ha spiegato. "Quando il progetto sarà definito sarà sottoposto al voto del Parlamento". E sull'Europa ha ammonito: "Basta compromessi al ribasso". Poi un appello alla coesione nazionale, ma Lega e Fdi abbandonano l'Aula
La linea di Conte è “uniti in Europa, coesi in Italia”. Parla così all’Aula il capo di governo in vista del Consiglio Ue di venerdì 19 giugno, rivolgendo all'opposizione un chiaro appello di coesione nazionale. Appello che però viene rispedito al mittente da Lega e Fdi che abbandonano l’Aula prima del dibattito. L'invito del presidente del Consiglio è soft: "Uniti in Europa per proteggere società ed economie del continente, coesi in Italia per cogliere subito e per intero l'opportunità che l'Europa offre a se stessa, supportando i Paesi più colpiti dal COVID-19". (CORONAVIRUS, AGGIORNAMENTI LIVE – LO SPECIALE) Invito che aveva rivolto anche agli Stati generali "per convincere i Paesi europei governati dalla destra". FdI, infatti, è nella stessa famiglia europea di chi governa in Polonia. Salvini e il premier ungherese Orban sono in sintonia e si sono spesso incontrati.
Lega e FdI abbandonano l'Aula
Lega e Fratelli d'Italia scelgono però di abbandonare l'Aula per protestare contro la mancanza di un voto del Parlamento sull'informativa. Forza Italia, invece, alla fine partecipa al dibattito.
Conte: "Basta compromessi al ribasso in Ue"
Il governo, spiega Conte, vuole “farsi trovare pronto" all'utilizzo delle risorse europee che verranno stanziate dal Recovery fund "e l'Italia presenterà un Recovery plan a settembre”. Quello del Consiglio Ue è un incontro solo “consultivo”, aggiunge il presidente del Consiglio. "Prima di un accordo definitivo - precisa - sarò in Parlamento per chiedere il vostro voto alla luce proposta formale dell'Italia". Sulla decisione che attende il Consiglio Ue il premier sottolinea: "Non possiamo permetterci liturgie e compromessi al ribasso, non lo permettono le vittime del Covid e le famiglie, i giovani e le imprese che affrontano le conseguenze economiche e sociali. Per questa ragione politica e morale tutti gli stati membri sono chiamati a decisioni di alto profilo".
"Su Recovery fund abbiamo convinto anche i più dubbiosi"
Il premier rivendica poi l’azione del suo governo nelle trattative in sede europea: “Ora non discutiamo né sul se, né sull'emissione del debito comune: stiamo discutendo dell'entità del fondo. È un successo per tutti noi e per il nostro Paese: abbiamo convinto anche i più dubbiosi che questa è la strada giusta". In queste settimane, continua, "sono in gioco la reputazione, un miglior futuro dell'Europa e dei suoi stati membri”.
Conte al Senato
"Il nostro Paese deve tornare a credere in se stesso e a condividere obiettivi ambiziosi comuni, al di là delle divisioni politiche", aggiunge aprendo la sua informativa in Senato. "Siamo tutti impegnati a prevenire o a contenere, forti dell'esperienza già maturata", una seconda ondata di epidemia da coronavirus.
"In Europa in gioco la tenuta economica e sociale"
"La posta in gioco sul piano europeo è la tenuta delle economie e della coesione sociale dell'Unione", sottolinea il premier. "È il funzionamento stesso del mercato unico, cioè uno dei cardini dell'Europa unita; è la possibilità di rendere le economie europee resilienti di fronte a future, analoghe crisi; è l'opportunità di far vincere all'Europa la sfida del futuro nella transizione verde ed in quella digitale", ha aggiunto.
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