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Coronavirus, le linee guida dell'Ue per la ripresa del turismo

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©Getty

Dalla riapertura delle frontiere tra Paesi con sviluppi epidemiologici simili alle misure di sicurezza da adottare negli aeroporti, la Commissione europea ha divulgato una serie di raccomandazioni per sostenere il turismo

Dalle misure di sicurezza da adottare sui mezzi pubblici alla riapertura delle frontiere tra gli Stati che registrano un importante calo dei contagi: per far fornte all'emergenza coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE), l'Unione Europea sta divulgando una serie di raccomandazioni per far ripartire il turismo nei vari Paesi ed evitare che alcune nazioni stipulino accordi bilaterali a svantaggio di altri territori. "Le restrizioni ai viaggi e i controlli alle frontiere Ue dovrebbero essere gradualmente revocati - fanno sapere da Bruxelles - se gli sviluppi epidemiologici proseguono con l'attuale trend positivo e quando ci sarà un livello sufficientemente basso" (LA GERMANIA LAVORA A PIANO PER RIAPRIRE TUTTI I CONFINI DA METÀ GIUGNOLA MAPPA GLOBALE DEL CONTAGIO - LE TAPPE - GRAFICHELE FOTO SIMBOLO).

Revocare restrizioni nelle aree con evoluzione epidemiologica simile

Sulla ripresa della libera circolazione, l'Ue sembra spingere verso un allentamento delle restrizioni ai viaggi e dei controlli alle frontiere che "dovrebbero essere revocati per le regioni, le aree e gli Stati membri con un'evoluzione positiva e una situazione epidemiologica abbastanza simile".  La commissaria Ue agli Affari interni, Ylva Johansson, ha sottolineato che è importante mantenere un coordinamento al livello europeo e ha spiegato che quando un Paese decide di revocare le restrizioni alle sue frontiere, "apre le porte a tutti i cittadini residenti negli Stati Ue che si trovano nell'analoga situazione epidemiologica, senza discriminare sulla base della cittadinanza o del loro passaporto. 

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Raccomandato l'uso di mascherine e altri dispositivi di sicurezza

Presentando le linee guida dell'Esecutivo comunitario per far ripartire i trasporti in Europa, la commissaria Ue ai trasporti, Adina Valean, ha invece chiarito che l'Ue non raccomanda "in maniera specifica di avere dei posti vuoti sugli aerei" ma invita a "indossare una mascherina e altri dispositivi di protezione, sia ai passeggeri che all'equipaggio". La prossima settimana, comunque, l'Easa (Agenzia europea per la sicurezza aerea) e l'Ecdc (Agenzia Ue per la prevenzione e il controllo delle malattie) dovrebbero presentare ulteriori linee guida tecniche per "facilitare un approccio coordinato e assistere le autorità nazionali".

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Vietata vendita di cibo sui mezzi di trasporto

Tra le raccomandazioni dalla Commissione europea per garantire la sicurezza dei trasporti pubblici in Ue nei prossimi mesi c'è anche il divieto di vendere cibo, bevande o altri prodotti a bordo dei mezzi di trasporto. L'invito è diretto a limitare al minimo il contatto fisico. L'Unione inoltre incoraggia i passeggeri ad acquistare i biglietti online e ridurre il numero di persone a bordo dei mezzi di trasporto per facilitare il distanziamento sociale. Nel caso in cui non fosse possibile mantenere un'adeguata distanza tra i passeggeri, le compagnie sono invitate ad applicare misure aggiuntive come l'obbligo di portare maschere di protezione e fornire ai lavoratori del settore materiale protettivo adeguato. La Commissione Ue promuove inoltre l'installazione di barriere fra i passeggeri e i conduttori e la messa a disposizione dei gel disinfettanti sia sui mezzi pubblici che negli hub come stazioni e aeroporti.

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Far salire i passeggeri dalle porte posteriori e impedire assembramenti

L'Ue raccomanda anche la rimozione da stazioni, porti e aeroporti di panchine, tavoli e tutto ciò che possa favorire assembramenti di persone. Inoltre, è richiesto di non far salire i passeggeri di bus e tram dalle porte anteriori, le più vicine ai conducenti, e di consentire ai passeggeri imbarcati su traghetti che percorrono brevi tratte di rimanere all'interno dei propri mezzi, quando è possibile garantire le misure di sicurezza. Agli operatori e ai gestori degli hub è poi chiesto di avere protocolli specifici per isolare immediatamente i passeggeri che si sospetta possano essere stati contagiati dal coronavirus.

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