Vertice sulla Siria, Kallas (Ue): "Via le sanzioni se la transizione sarà inclusiva"
MondoIncontro a Riad con i Paesi arabi sul futuro di Damasco. L'Alto rappresentante per la politica estera dell'Unione vuole vedere "progressi tangibili" da parte delle nuove autorità siriane, che "riflettano il Paese in tutta la sua diversità". Presente per l'Italia la sottosegretaria Maria Tripodi su delega del ministro Antonio Tajani, che nei giorni scorsi aveva incontrato Al Jolani e la comunità cristiana locale
Diplomatici del Medio Oriente e dell'Europa sono arrivati in Arabia Saudita, a Riad, per parlare del futuro della Siria e delle sanzioni in essere, con le potenze mondiali che stanno valutando la stabilità del nuovo regime dopo la caduta di Bashar al-Assad. I colloqui includono un vertice tra rappresentanti dei Paesi arabi e un summit più ampio che include Turchia, Francia, Unione europea e Nazioni Unite, secondo quanto riferito da un funzionario saudita all'Afp. Il nuovo leader siriano Ahmed al-Sharaa, detto al Jolani, che ha guidato il principale gruppo ribelle nell'alleanza che ha rovesciato Assad, spinge per l'allentamento delle sanzioni. La sua amministrazione è rappresentata ai colloqui di Riad dal ministro degli Esteri Asaad al-Shaibani.
Le sanzioni alla Siria
Le potenze occidentali, tra cui gli Stati Uniti e l'Ue, hanno imposto sanzioni al governo di Assad per la sua brutale repressione delle proteste antigovernative nel 2011, che hanno innescato una guerra civile. Il dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha dichiarato lunedì scorso che avrebbe allentato l'applicazione delle restrizioni che riguardano servizi essenziali, tra cui energia e servizi igienici. Ma i funzionari Usa hanno sottolineato di voler vedere progressi nella nuova giunta prima di un più ampio allentamento delle sanzioni. L'Alto rappresentante per la politica estera dell'Ue, Kaja Kallas, ha affermato venerdì che i 27 potrebbero iniziare a revocare le sanzioni se i nuovi governanti siriani prenderanno misure per formare un governo inclusivo che protegga le minoranze.
Kallas: "Vediamo come alleggerire le sanzioni"
"In Siria ci sono sia speranze che sfide. Oggi, a Riad, parlerò con i ministri degli Esteri degli Stati del Golfo, del Medio Oriente e dell'Europa della transizione dopo la caduta del regime di Assad. È importante che sia presente anche il ministro siriano Hassan al-Shibani", ha scritto Kallas su X. "Vedremo come alleggerire le sanzioni. Ma questo deve seguire progressi tangibili in una transizione politica che rifletta la Siria in tutta la sua diversità. L'Ue è qui per aiutare in questa transizione, dove siamo necessari e possiamo essere più utili", ha aggiunto.
Per l'Italia c'è la sottosegretaria Tripodi
"A Riad, su delega del vicepremier e ministro degli Affari esteri Antonio Tajani, partecipo alla Ministeriale sulla Siria. L'Italia costruttrice di pace è in prima linea a sostegno del popolo siriano e pronta a contribuire alla ricostruzione di un Paese strategico per stabilità del Medio Oriente", ha scritto su X la sottosegretaria al ministero degli Esteri Maria Tripodi.

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La situazione in Siria
L'Arabia Saudita, la più grande economia del Medioriente, sta cercando di aumentare la sua influenza in Siria dopo che i ribelli guidati dal gruppo islamista Hayat Tahrir al-Sham (Hts), ex ramo siriano di al-Qaeda, hanno rovesciato Assad il mese scorso. Dopo 13 anni di guerra civile, che ha ucciso almeno 500mila persone, costringendo alla fuga in milioni, si è quindi insediato un governo di transizione che sta spingendo per la revoca delle sanzioni internazionali, ma molte capitali, tra cui Washington, hanno detto che stanno aspettando di vedere come le nuove autorità eserciteranno il loro potere prima di prendere una decisione.
L'incontro Tajani-Al Jolani
Nelle scorse ore, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani era a Damasco, dove ha incontrato Ahmad Al Shareh, l'omologo Hassan Al Shibani e lo stesso Al Jolani. Tajani ha poi visto gli esponenti delle comunità cristiane in Siria, della società civile e delle Ong e operatori umanitari, oltre a una rappresentanza dei connazionali presenti nel Paese. Gli incontri, ha fatto sapere il ministero degli Esteri, hanno consentito a Tajani di confermare l'impegno di Roma nel sostenere il processo di transizione dopo gli anni della guerra civile e la fine del regime di Assad. "Alle nuove autorità e al popolo siriano, ho indicato come il governo italiano voglia contribuire ad accompagnare il processo di pacificazione e ricostruzione del Paese, nel quadro dei più ampi sforzi per una stabilizzazione della regione", ha detto il ministro degli Esteri a fine colloquio.
