Coronavirus Usa, portavoce Pence nega autoisolamento del vicepresidente

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Il portavoce Devin O’Malley ha chiarito le condizioni di salute di Pence, dopo che per alcune ore erano emerse indiscrezioni su un suo possibile autoisolamento in seguito alla positività di una sua collaboratrice. "Non è in quarantena, è risultato negativo tutti i giorni”, spiega lo staff

Il vicepresidente americano Mike Pence non è in quarantena. Il suo portavoce Devin O’Malley ha voluto chiarire le condizioni di salute di Pence, dopo che per alcune ore erano emerse indiscrezioni su un suo possibile autoisolamento legato all'emergenza coronavirus (GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE). Il vicepresidente “continuerà a seguire i consigli dell'unità medica della Casa Bianca, è risultato negativo tutti i giorni e intende essere domani alla Casa Bianca”, ha spiegato il portavoce. Fonti della Casa Bianca avevano precisato poco prima ad alcuni media Usa che Pence non è in un vero e proprio autoisolamento e che avrebbe mantenuto una certa distanza dagli altri per un paio di giorni (LA MAPPA GLOBALE DEL CONTAGIO - LE TAPPE - GRAFICHE - LE FOTO SIMBOLO).

La collaboratrice positiva

Le notizie su Pence sono circolate dopo che un’altra sua portavoce, Katie Miller, è risultata positiva al coronavirus. Dopo il contagio di Miller, si erano messi in quarantena tre membri di primo piano della task force contro il Covid-19: l'immunologo Anthony Fauci, il volto più noto e autorevole della task force, Robert Redfield, capo del Centro per il controllo e la prevenzione delle malattie (Cdc), e Stephen Hahn, direttore della Food and Drug administration (Fda). 

 

Casa Bianca in allerta

Poco prima che si diffondesse la notizia, poi smentita, dell'autoisolamento del vicepresidente, il New York Times, citando due dirigenti dell'amministrazione, aveva scritto che non c’è alcun piano per tenere separati Donald Trump e Pence per il timore che entrambi possano essere bloccati dal virus. Negli ultimi giorni la Casa Bianca ha rafforzato le misure di controllo per evitare che il Covid-19 si diffonda tra le sue mura, dopo che anche un valletto del presidente era risultato positivo.

NEW YORK, NEW YORK - MAY 08: A Trump Death Clock which calculates the portion of U.S. COVID-19 deaths caused by President Trump’s delayed response to the coronavirus pandemic was unveiled by Eugene Jarecki in Times Square during the coronavirus pandemic on May 08, 2020 in New York City. COVID-19 has spread to most countries around the world, claiming over 271,000 lives and infecting nearly 4 million people. (Photo by Dia Dipasupil/Getty Images)

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