Bolivia, proteste e scontri con la polizia: sale a 10 il bilancio delle vittime. FOTO
Morto anche un ragazzo di 20 anni a Yapacanì. La tensione è di nuovo salita dopo l'autoproclamazione a presidente della senatrice dell'opposizione Janine Anez. Le proteste vanno avanti da 3 settimane e vedono contrapposti sostenitori di Evo Morales e forze dell'ordine
Sono ripresi in Bolivia gli scontri in piazza nell'ambito delle proteste nate dopo le dimissioni dell'ormai ex presidente Evo Morales. Gli scontri a Montero e Yapacaní hanno provocato due morti per colpi d'arma da fuoco. Con queste vittime, uccise durante gli scontri tra manifestanti e polizia, è salito a dieci il bilancio dei morti durante oltre tre settimane di proteste nel Paese. Lo ha riferito il direttore dell'Istituto di indagini forensi (Idif), Andres Flores, citato dal quotidiano La Razon
Bolivia, ex presidente Morales in Messico: "Mi salvate la vita"
Un ragazzo di 20 anni è rimasto ucciso durante gli scontri tra i sostenitori di Morales e la polizia, secondo quanto riporta la stampa locale. La vittima sarebbe stata colpita alla testa da un proiettile a Yapacani, nel dipartimento di Santa Cruz, dove i sostenitori di Morales avevano occupato il municipio
Bolivia, violenze dopo dimissioni Morales
Nella giornata di ieri, la senatrice dell'opposizione Janine Anez si è autoproclamata presidente della Bolivia. Fatto che ha scatenato le nuove proteste, in particolare a La Paz, dove in migliaia sono scesi in piazza per chiedere le dimissioni della nuova presidente
Anez si è autonominata alla guida del Paese, non essendo riuscita a raggiungere il quorum dei voti in un Parlamento controllato per i due terzi dal partito di Morales, i cui deputati hanno disertato la seduta
La nomina di Anez, raggiunta con il sostegno dei soli parlamentari dell'opposizione, ha comunque permesso l'avvio di un processo di transizione istituzionale dopo le dimissioni di Morales nte per le pressioni dell'esercito
Sarà Anez a dover portare alla rapida formazione di un nuovo governo e, entro tre mesi, a nuove elezioni
I settori vicini a Morales (militanti del Mas, sindacati, minatori del settore pubblico, insegnanti rurali e contadini del Tropico di Cochabamba) sono rimasti sempre sul piede di guerra e decisi a dare battaglia ad un potere che considerano anticostituzionale
Polizia e militari sono intervenuti in forza nel dipartimento di Santa Cruz, dove sostenitori dell'ex capo dello Stato avevano occupato l'intero municipio di Yapacaní
A La Paz la polizia è intervenuta con gas lacrimogeni per bloccare una manifestazione di sostenitori di Morales che si dirigeva verso la Plaza Murillo, dove in migliaia si sono radunati, mentre nel palazzo presidenziale stavano giurando i nuovi vertici militari