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Siria, esercito turco attacca la città di Manbij. Assad schiera le truppe.

Le milizie di Erdogan puntano anche verso Kobane, mentre le truppe siriane avanzano verso Nord dopo l'accordo tra curdi e Damasco sulla contro offensiva ad Ankara. AGGIORNAMENTI

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Siria, Ong Italia evacua personale, no condizioni sicurezza

 
Il personale italiano ed internazionale di 'Un ponte per', l'unica Ong italiana presente attualmente in Siria, è stato evacuato dal paese. Lo rende noto la stessa organizzazione umanitaria sottolineando che il "degenerare della situazione" e "l'incertezza sul controllo del territorio e dei confini non consentono più di operare in condizioni di sicurezza" in tutto il nord est della Siria. Nel paese resta invece il personale locale, che opera assieme alla Mezzaluna Rossa Curda (Krc). Secondo 'Un ponte per' l'evacuazione riguarderebbe non solo il proprio personale ma anche quello di tutte le altre Ong presenti nell'area e questo, dicono, "avrà conseguenze incalcolabili sul sostegno fornito ai civili". 
- di Costanza Ruggeri

Siria, Sassoli: "Ue non finanzia Erdogan come dice Salvini"

 
"L'onorevole Matteo Salvini, se fosse venuto un po' più spesso al Parlamento Europeo, si sarebbe accorto che non c'è un finanziamento al governo di Recep Erdogan". E' la risposta del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, al leader della Lega, Matteo Salvini, che ieri al programma 'Mezz'ora in più aveva dichiarato: "A Bruxelles si discute di un finanziamento di 7 miliardi di euro sempre nell'ottica di adesione all'Unione. Regalare soldi alla Turchia è una follia, chiediamo che vengano fermati i finanziamenti". Sassoli ha replicato oggi:  "Matteo Salvini avrebbe fatto bene a venire un po' più spesso ai lavori del Parlamento, quando era parlamentare Ue - ha proseguito - perché avrebbe saputo che, dei due miliardi dati dal bilancio dell'Unione Europea, solo per una piccola percentuale, del 5-10% vengono dati al ministero della Giustizia turca, per progetti di amministrazione della giustizia".
- di Costanza Ruggeri

Siria, la leader del Rassemblement National Le Pen, "Uefa sanzioni nazionale di calcio turca"


"Fungendo da megafono alla propaganda di Erdogan, le cui azioni in Siria preoccupano la comunità internazionale, la nazionale di calcio turca ha sbeffeggiato i valori dello sport. E' tempo che la Uefa sanzioni questa deriva politica della Federcalcio turca!": lo scrive in un tweet la leader del Rassemblement National, Marine Le Pen, nel giorno del match ad alta tensione tra Francia e Turchia allo Stade de France. Anche il leader della France Insoumise, Jean-Luc Me'lenchon, ha tuonato contro la nazionale turca. "Se i calciatori turchi fanno saluti militari - ha avvertito su Twitter - devono attendersi di essere trattati come i militari di un esercito nemico". "Non giochiamo a calcio con loro. La base dello spirito sportivo non c'e' più, aggiunge il tribuno della gauche, aggiungendosi cosi' alle voci di chi chiede di annullare la partita di questa sera.
- di Costanza Ruggeri

Siria, Cremlino: "Impensabile azione militare Russia"

 
"Non ci piace nemmeno pensarlo". Cosi' ha risposto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov quando gli è stato chiesto se la Russia potrebbe essere trascinata nel conflitto siriano a causa dell'intervento turco. Peskov ha poi precisato che fra Mosca e Ankara vi sono stati contatti al livello "dei presidenti" e "dei ministeri degli Esteri" nonché "fra le strutture militari". Peskov non ha però commentato in modo chiaro le affermazioni di Erdogan secondo cui l'intervento è stato concordato con Putin. Lo riporta Interfax.
- di Costanza Ruggeri
Veicoli militari si dirigono verso la città siriana di Tal Abyad vicino al confine turco
 
- di Costanza Ruggeri

Siria, Erdogan: "alleati Nato con noi o contro di noi"


Il presidente turco Erdogan, in partenza per Baku, la capitale dell'Azerbaijian, si è rivolto agli alleati Nato, chiedendo di prendere una posizione netta rispetto all'intervento della Turchia nel nord-est della Siria, sferrato contro le milizie curde Ypg. "Noi siamo uno Stato che combatte contro un'organizzazione terroristica, quindi il nostro è un intervento, non una guerra. Gli alleati Nato devono decidere se stare con noi o contro di noi, prendere una posizione netta, ma non lo fanno", ha dichiarato Erdogan. 
- di Costanza Ruggeri

Cnn turca: convoglio soldati Usa lascia la base di Kobane

 
I militari americani hanno abbandonato le basi di Kobane, città a maggioranza curda del nord della Siria. A riportare la notizia è la Cnn turca, che riferisce di un convoglio di blindati americani che ha abbandonato Kobane, diretta probabilmente verso la base di Raqqa. Le operazioni sono iniziate dopo che il Pentagono ha annunciato ieri il ritiro di altri 1000 soldati stanziati nel nord della Siria, dove avanza l'esercito turco affiancato dall'Esercito libero siriano (Els). In sostanza, il ritiro americano equivale ad un semaforo verde per l'avanzata delle truppe di Ankara su Kobane. Lo scorso 9 ottobre il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha dato il via a un'operazione militare nel nord della Siria, chiamata "Fonte di Pace", per ottenere il controllo di un'area profonda 30-35 chilometri ed estesa per almeno 400 km in territorio siriano a est del fiume Eufrate, fino al confine con l'Iraq. 
- di Costanza Ruggeri

Sassoli: Ue decida sanzioni alla Turchia

 
"L'embargo delle armi alla Turchia mi sembra scontato. Sarebbe assurdo se non ci fosse un provvedimento di questo genere. Dobbiamo passare a delle sanzioni molto concrete. Spero che oggi il Consiglio europeo dei ministri degli Esteri prenda delle decisioni in questo senso".  Lo ha detto il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, a margine di un convegno alla Casa della Carità di Milano. Secondo Sassoli, allo studio dell'Unione Europea, inoltre, "devono esserci delle forti pressioni diplomatiche su America e Russia perché si assumano le responsabilità in un scena in cui loro hanno potere e la possibilità di fermare queste azioni di guerra". 
- di Costanza Ruggeri

Siria, la presidente dei senatori di Forza Italia Bernini: "La guerra sarà boomerang per l'Europa"

 
"Hevrin Khalaf aveva 35 anni: curda, ingegnere, paladina dei diritti delle donne e del dialogo tra le religioni: e' stata lapidata e uccisa dalle milizie filo-turche al confine con la Siria mentre l'Occidente resta inerme diventando cosi' complice dei crimini di Erdogan. Il sangue versato dal popolo curdo questa volta si riverserà come un boomerang sull'Europa, perché la Turchia sta compiendo il misfatto storico, con la scusa di combattere il terrorismo, di liberare migliaia di terroristi dell'Isis pronti a tornare a colpire le nostre città. La morte di Hevrin Khalaf, purtroppo, rappresenta solo l'inizio di una pulizia etnica che il mondo libero non può accettare supinamente come sta invece facendo.
Erdogan va fermato, con tutti i mezzi, ma il governo italiano non ha neppure deciso l'embargo sulle armi, aspettando l'Europa. Una posizione pilatesca e inaccettabile". Lo afferma Anna Maia Bernini, presidente dei senatori di Forza Italia.
- di Costanza Ruggeri

Siria, forze Damasco entrano ad Ayn Issa, prima volta da 2013

 
Le forze di Damasco sono entrate nella città di Ayn Issa, località al confine tra Turchia e Siria ricompresa all'interno della zona soggetta all'intervento militare turco e in cui si trovano i campi dove sono rinchiuse le famiglie dei miliziani dell'Isis. Lo riferisce l'agenzia di stampa siriana: è la prima volta dal 2013 che le truppe di Bashar al-Assad si spingono nella zona, fino a ieri sotto il controllo delle milizie curde Ypg.
- di Costanza Ruggeri

Siria, Oms: "200 mila le persone in fuga da inizio offensiva"

 
Sono almeno 200 mila le persone in fuga dalla violenza e dagli scontri nella Siria in fiamme da quando è iniziata l'offensiva militare della Turchia nel nord-est del Paese. La nuova stima arriva dall'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms), che ribadisce la sua grave preoccupazione per la situazione della popolazione civile: a detta dell'Oms circa 1,5 milioni di persone hanno necessità di sostegno medico, sia dal punto di vista fisico che da quello psicologico, con il sistema sanitario della zona frontaliera della Sira, già di per se' molto debole, che rischia il tracollo. Molti ospedali non sono più in grado di funzionare, afferma l'Organizzazione mondale della sanità, alcune strutture sono state attaccate, in più nella zona c'è ormai una cronica mancanza di personale medico, dato che molti collaboratori delle strutture sanitarie sarebbero tra gli sfollati di questi giorni.
- di Costanza Ruggeri

Siria, ministro degli Esteri spagnolo Borrell: "A sostegno embargo Ue sulle armi"

 
"Non abbiamo poteri magici ma quello che possiamo fare è mettere tutta la pressione possibile per bloccare questa azione". Cosi' il ministro degli Esteri spagnolo Josep Borrell, a margine del Consiglio Ue a Lussemburgo, anticipando che la Spagna darà il suo sostegno ad un embargo Ue sulle armi, pur spiegando che sarà difficile avere l'unanimità sulla posizione.
- di Costanza Ruggeri

Siria, deputata Pd Serracchiani: "Europa è 'grande malato' assente"

 
"Bisogna dire che Trump ha fatto un capolavoro di autolesionismo geopolitico e di instabilità: ha dato mano libera alla Turchia abbandonando i curdi, e questi hanno fatto un'alleanza con Assad, a sua volta alleato di Putin". Lo afferma, in una nota, la deputata del Pd Debora Serracchiani in merito all'accordo tra le milizie siriane Ypg e il regime di Damasco, sostenuto dalla Russia. Per la parlamentare "la Russia allargherà la sua sfera d'influenza e stavolta e' l'Europa il 'grande malato' assente".
- di Costanza Ruggeri
Un manifestante palestinese sventola la bandiera turca a Khan Younis, nella striscia meridionale di Gaza, a sostegno dell'offensiva militare turca nella Siria settentrionale
 
- di Costanza Ruggeri
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- di Costanza Ruggeri

Siria, Erdogan attacca stampa straniera: "Incomprensibile"

 
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha attaccato la stampa straniera, colpevole a suo parere di fornire informazioni parziali e faziose rispetto all'intervento militare turco nel nord est della Siria. "I giornalisti stranieri non hanno speso una parola sui 600 colpi di mortaio piovuti in Turchia, sono rimasti ciechi e questo è qualcosa di incomprensibile. La loro tattica è sempre la stessa e lo stiamo vedendo anche in questo caso: mostreranno il loro modo di intendere il giornalismo fabbricando false notizie, noi faremo del nostro meglio per diffondere la verità. Non ci lasceremo scoraggiare".
 
- di Costanza Ruggeri

Siria, Oms: "Servono cure per 1,5 milioni di persone"


In questo momento nel nord est della Siria, l'area interessata dagli scontri con l'esercito turco, ci sono 200mila profughi e 1,5 milioni di persone che hanno bisogno di assistenza sanitaria, con un forte rischio di malattie infettive. Lo afferma l'Oms dicendosi 'gravemente preoccupata' per la situazione, anche per gli attacchi che stanno subendo gli ospedali e le altre strutture sanitarie. 
- di Costanza Ruggeri

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