Strage Christchurch, Brenton Tarrant incriminato con 50 capi d’accusa per omicidio

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Tarrant in tribunale (Ansa)

L’autore degli attentati nelle moschee in Nuova Zelanda dovrà rispondere anche di altri 39 capi d’accusa per tentato omicidio. Intanto si continua a indagare sul suo passato

Brenton Tarrant (CHI È), l’autore delle stragi in due moschee di Christchurch, avvenute il 15 marzo, dovrà rispondere di 50 capi d'accusa per omicidio e altri 39 per tentato omicidio: lo ha reso noto la polizia neozelandese (I FUNERALI DELLE VITTIME - LA VEGLIA). Nei giorni scorsi è emerso che il 28enne australiano aveva pianificato anche un altro attacco: secondo le forze dell’ordine locali, il killer si stava dirigendo sul luogo del terzo attentato, già previsto, quando è stato arrestato. L’uomo, quando è apparso in tribunale dopo le stragi ha fatto il saluto dei suprematisti bianchi, con il pugno alzato (FACEBOOK METTE AL BANDO SUPREMATISTI).

Servizi tedeschi indagano su attentatore

Ieri intanto, è arrivata la notizia che i servizi segreti tedeschi stanno indagando sulla possibilità che l'attentatore di Christchurch sia passato dalla Germania nel suo viaggio in Europa circa 14 mesi fa. E si vuole capire per quale scopo. Il governo, in risposta ad un'interrogazione dei Verdi, ha spiegato che c’è da chiarire se l'attentatore australiano abbia avuto contatti con l'estrema destra tedesca, oltre che con il movimento identitario austriaco, al momento sotto indagine (I VIDEO RIMOSSI DA FACEBOOK).

Terrorista ha dato soldi a identitari francesi

Un funzionario dell'Ufficio criminale federale a Berlino ha reso noto che l'attentatore di Christchurch ha fatto donazioni al movimento identitario francese 'Génération identitaire', formazione di estrema destra diffusa in diversi paesi europei. Tra il 18 e il 25 settembre 2017 Brenton Tarrant avrebbe inviato 2200 euro all’organizzazione. In aggiunta il funzionario ha reso noto che nel novembre 2018 la carta di credito di Tarrant è stata usata presso il famoso castello fiabesco di Ludovico II di Baviera, Neuschwanstein. Finora era nota solo la donazione di Tarrant di 1500 euro a un movimento identitario austriaco (NUOVA ZELANDA METTE AL BANDO ARMI D'ASSALTO).

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