Lo scalo di Dunedin, evacuato dopo il ritrovamento di un pacco sospetto, è stato riaperto dopo alcune ore. L'azienda di Zuckerberg ha messo in campo “tecnologia e persone” per cancellare tutti i video della strage di Christchurch che ancora circolano sul social
Dopo la chiusura durata alcune ore è stato riaperto l'aeroporto di Dunedin in Nuova Zelanda. Lo scalo era stato evacuato dopo il ritrovamento di un pacco sospetto in un edificio all'esterno dello scalo. Le strade circostanti sono state chiuse. Ma si sarebbe trattato di un falso allarme. Nel Paese l'allerta resta comunque altissima dopo l’attentato che in Nuova Zelanda ha ucciso 50 persone in due moschee di Christchurch, venerdì 15 marzo. Come riferisce il New Zealand Herald, sul posto sono intervenuti la polizia e gli artificieri. Nel frattempo, nelle prime 24 ore dopo l’attentato, 1,5 milioni di video dell’attacco sono stati rimossi da Facebook. Lo ha fatto sapere la responsabile del social network in Nuova Zelanda, Mia Garlick: “In totale, 1,2 milioni di video sono stati bloccati mentre venivano caricati”. Si tratta del video che l’attentatore Brenton Tarrant ha trasmesso in diretta sul social durante i 17 minuti di attacco (CHI È - IL RACCONTO DI UN TESTIMONE - LE FOTO).
Rimossi anche i video senza contenuti grafici
"Per rispetto alle persone colpite da questa tragedia e le preoccupazioni delle autorità locali, stiamo rimuovendo anche tutte le versioni editate del video che non contengono contenuti grafici", ha aggiunto Garlick, assicurando che l’azienda continua a lavorare “giorno e notte” per rimuovere questi contenuti. “Stiamo impiegando una combinazione di tecnologia e persone”, ha aggiunto. Dopo l’attentato di venerdì, Facebook era finito al centro delle polemiche perché non era stato in grado di fermare il video durante la diretta.