Gilet gialli, fuorionda leader Chalençon: con noi paramilitari pronti a far cadere Governo

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L'esponente dei gilet gialli, che nelle scorse settimane ha incontrato Di Maio e Di Battista, afferma che la Francia è “sull’orlo di una guerra civile”. E sui rapporti con il M5s: "L'alleanza c'è". Poi si difende: "Travisato il mio pensiero, pronto a denunciare media"

“Abbiamo dei paramilitari pronti a intervenire perché anche loro vogliono far cadere il governo. Oggi è tutto calmo ma siamo sull'orlo della guerra civile". Lo ha detto in un fuorionda a margine di un'intervista alla trasmissione di La7 Piazzapulita Christophe Chalençon (CHI È), l'esponente dei gilet gialli francesi (CHI SONO) che nelle scorse settimane ha incontrato gli esponenti del Movimento 5 stelle Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista. "È previsto un altro incontro" con il M5s, ha aggiunto Chalençon, "dovremmo venire noi a Roma", ha detto sottolineando che "l'alleanza" con il M5S "c'è, assolutamente". Nei giorni scorsi l’incontro tra i gilet gialli e il M5s ha suscitato l'ira di Parigi, che ha richiamato temporaneamente il suo ambasciatore in Italia, oggi di ritorno a Roma. In un post pubblicato su Facebook, Chalençon si difende da chi lo accusa di invocare un colpo di Stato e denuncia la "strumentalizzazione" di cui si dice "vittima" e si "riserva il diritto di procedimenti giudiziari contro i media che travisano il mio pensiero".

Ministro Castaner: "Commedia all'italiana o delirio personale?"

Sul filmato, è duro il commento del ministro francese dell'Interno, Christophe Castaner: "Quindi uno dei leader dei gilet gialli ci annuncia un colpo di Stato militare... È una commedia all'italiana o soltanto un nuovo delirio personale?", scrive su Twitter.

Chalençon: “Di Maio ha fatto tremare Macron”

Chalençon nel filmato parla anche dell’incontro con Di Maio e Di Battista: "Abbiamo passato due ore insieme, ed eravamo d'accordo su tutto. È straordinario che il vicepremier del governo italiano non si è fermato a Parigi, il cuore del potere. Perché è venuto qui da noi". "Ha fatto saltare tutti gli equilibri. E penso che quello che ha fatto segnerà la storia della Francia. Ci ha dato un riconoscimento internazionale e ora altri ci stanno contattando, ha aperto una breccia e ha fatto tremare Macron", ha aggiunto.

"Mai invocato un colpo di stato"

Nel suo post, dopo le polemiche, Chalençon definisce la sua posizione politica "repubblicana" e dice di non aver mai "invocato un colpo di Stato e quando parlo di gruppi paramilitari è perché comprendo e osservo i rischi crescenti di violenza. Ma non si tratta in alcun modo di gruppo a cui appartengo - chiarisce Chalençon -. Ho sempre condannato ogni forma di violenza anche se la situazione attuale mi preoccupa".

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