Il Quai d'Orsay parla di "attacchi senza precedenti". Salvini: "Disponibile a incontrare Macron". Di Maio: "Francia è amica, ma il presidente spesso è contro di noi". Il ministero degli Esteri francesi aveva duramente protestato per l'incontro tra Di Maio e Gilet gialli
Sale la tensione dopo le polemiche delle ultime settimane (LE TAPPE DELLA CRISI DIPLOMATICA). La Francia ha richiamato a Parigi per consultazioni l'ambasciatore a Roma Christian Masset. Lo annuncia una nota durissima del Quai d'Orsay che parla di "attacchi senza precedenti dalla fine della guerra e senza fondamento" E "dichiarazioni oltraggiose" da parte del governo italiano. "Essere in disaccordo è una cosa, strumentalizzare la relazioni a fini elettorali è un'altra", aggiunge il ministero degli Esteri francese.
Conte: "Rapporto con Francia non è in discussione"
"Non vogliamo litigare con nessuno. Siamo disponibilissimi a incontrare il presidente Macron e il governo francese", commenta Matteo Salvini che però aggiunge: "Abbiamo già porto tutte le guance che potevamo porgere". Di Maio dal canto suo rivendica l'incontro avuto a Parigi coi gilet gialli (che aveva fatto infuriare il ministro degli Esteri francese) e ricorda che "il popolo è francese è amico, ma Macron è spesso contro di noi". A ricordare i buoni rapporti tra Parigi e Roma ci pensa il presidente del Consiglio Conte: "Confido che si possa chiarire subito la situazione. Di Maio ha inoltre chiarito che coi gilet gialli ha agito da capo politico del M5s. Dall'altro lato c'è un confronto su immigrazione, cooperazione allo sviluppo anche con l'Africa dove è legittimo aprire un dibattito non solo nazionale e neppure bilaterale ma europeo". Appello a difendere e preservare l'amicizia con Roma arriva anche dal presidente della Repubblica Mattarella, che invita a "ristabilire immediatamente un clima di fiducia con i Paesi amici e alleati".
Richiamo ambasciatore: ultimo caso nel 1940
Non era mai successo dai tempi della Seconda guerra mondiale che Parigi richiamasse il proprio ambasciatore in Italia. L'ultima volta accadde nel 1940 quando il Regno d'Italia entrò in guerra contro la Francia, consegnando la dichiarazione all'allora ambasciatore André Francois-Poncet.
Settimane di tensioni Parigi-Roma
La decisione di Parigi arriva dopo settimane di tensioni con l'Italia, dalle accuse di interferenza negli affari francesi per i rapporti con i gilet gialli (dopo l'aperto sostegno di Di Maio al movimento), al tema dei migranti e dei respingimenti, fino alla polemica del Movimento 5 stelle sul franco Cfa, definito da Di Maio il “franco delle colonie” con cui Parigi "impoverisce" l'Africa. L'ultimo episodio che ha creato polemiche è l'incontro tra il vicepremier Di Maio e l'esponente M5s Di Battista con Cristophe Chalençon, uno dei leader dei gilet gialli. Un tentativo di stabilire un'alleanza con un movimento, quello dei gilet gialli, che contesta duramente il presidente francese Macron.
"Le ultime ingerenze una provocazione inaccettabile"
E il comunicato del ministero degli Esteri francese prosegue proprio su quelle che Parigi considera interferenze nella sua politica interna: "Le ultime ingerenze costituiscono una provocazione supplementare e inaccettabile - attacca il Quai d'Orsay -. Violano il rispetto dovuto alle scelte democratiche, fatte da un popolo amico e alleato. Violano il rispetto che si devono tra loro i governi democraticamente e liberamente eletti". La nota del ministero degli Esteri francese si conclude con un appello: "La campagna per le elezioni europee non può giustificare l'assenza di rispetto per i popoli e la loro democrazia”.