Spagna, bimbo caduto nel pozzo: scavato metà tunnel parallelo per raggiungere Julen

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Proseguono le operazioni di soccorso per salvare il piccolo di due anni sparito domenica scorsa. Fonti dei soccorritori hanno dichiarato che sono stati completati 33 dei 60 metri del tunnel dove verrà calata una sonda

Continuano le disperate ricerche in Spagna per salvare Julen, il piccolo di due anni precipitato in un pozzo ormai una settimana fa. Finora è stata scavata più della metà di un tunnel parallelo al foro in cui il piccolo è intrappolato. Fonti dei soccorritori, che da giorni lavorano senza sosta nonostante si siano ridotte al lumicino le speranze di ritrovare il bimbo ancora in vita, hanno reso noto che sono stati scavati 33 dei 60 metri previsti. Sarà proprio in questo tunnel che verrà calata la capsula metallica che permetterà di costruire una galleria orizzontale per avvicinarsi al luogo dove si trova il bimbo. Sono circa 100 le persone al lavoro. "È come se Julen fosse figlio di tutti", ha detto Angel Garcia Vidal, l'ingegnere che coordina le operazioni (IL ROBOT SONDA USATO PER LE RICERCHE).

Le operazioni proseguono da 7 giorni

Le operazioni hanno trovato ogni genere di difficoltà, non solo causate dal maltempo degli ultimi giorni, ma anche dalla particolare orografia e conformazione geologica del terreno. Nella notte ha rallentato lo scavo la presenza di una spessa roccia a 18 metri di profondità. Da quando domenica scorsa è caduto in un pozzo abbandonato, largo 25 centimetri e profondo più di 100 metri, nelle campagne di Totalan, alle porte di Malaga, in Andalusia, Julen non ha dato segni di vita. Fino a questo momento è stato impossibile raggiungere il piccolo perché il pozzo è bloccato da uno strato di terra, sabbia e pietre che potrebbero essere state trascinate giù dal bimbo quando è caduto.

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