Da Charlie Hebdo a Trebes, tre anni di attentati e terrore in Francia

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Il Paese ripiomba nella paura dopo l'irruzione di un uomo di origine marocchine in un market in Occitania, con ostaggi e vittime. È l'undicesimo attacco in territorio francese dal 2015 a oggi. SCHEDA

Con gli attacchi a Carcassonne e nel supemercato di Trebes torna il terrore in Francia. Dal 2015 a oggi il Paese ha subito undici attentati, la maggior parte dei quali rivendicati dall'Isis. Il bilancio totale è di oltre 245 morti. Una scia di sangue che parte dal gennaio di tre anni fa con la strage nella sede di Charlie Hebdo, passa per gli attentati più gravi della storia della Francia con i 130 morti al Bataclan e in bar e ristoranti di Parigi, il 13 novembre 2015, e per il camion che a Nizza investe e uccide 86 persone. Fino ad arrivare all'ultimo episodio di paura a Trebes.  

2017, attacchi a Marsiglia e sugli Champs-Elysees

- 1 ottobre: Ahmed Hanachi, tunisino 29enne, uccide a coltellate due donne sui gradini della stazione ferroviaria di Saint-Charles a Marsiglia gridando "Allah Akbar" prima di essere ucciso da alcuni agenti. L'attacco viene rivendicato dallo Stato islamico.

- 20 aprile: a Parigi, un agente di polizia, Xavier Jugelé, viene ucciso e altri due vengono feriti sugli Champs-Elysees da un latitante francese 39enne, Cheurfi Karim. L'uomo resta ucciso sul posto, l'Isis rivendica l'attentato.

2016, strage a Nizza

- 26 luglio: Padre Jacques Hamel, sacerdote di Saint-Etienne-du-Rouvray (nord-ovest), viene sgozzato nella sua chiesa da due jihadisti, Abdel Malik Petitjean e Adel Kermiche, che vengono uccisi dalla polizia. L'Isis rivendica.

- 14 luglio: un 31enne tunisino, Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, alla guida di un camion, investe e uccide a Nizza 86 persone. Più di 400 persone ferite. L'uomo è abbattuto dalla polizia, l'attentato viene rivendicato dall'Isis.

- 13 giugno: un agente di polizia di Magnanville, non lontano da Parigi, e la sua ragazza uccisi a casa da un jihadista di 25 anni. Larossi Abballa rivendica la propria appartenenza all'Isis. Viene ucciso dalle unità speciali della polizia.

2015, gli attentati a Charlie Hebdo e al Bataclan

- 13 novembre: la Francia subisce i peggiori attacchi terroristici della sua storia. Un commando di nove terroristi fa 130 morti e oltre 350 feriti a Parigi, nella sala da concerti del Bataclan (90 vittime), nelle terrazze di bar e ristoranti (39) e vicino allo Stade de France (uno). Gli attacchi sono organizzati dall'Isis.

- 26 giugno: Yassine Salhi uccide e decapita il suo capo Herve Cornara a Chassieu (Rhone) e, brandendo bandiere dell'Isis, cerca di far saltare in aria l'impianto di Air Products a Saint-Quentin-Fallavier (Ise're), facendo finire il suo furgone contro le bombole di gas.

- 19 aprile: Sid Ahmed Ghlam, algerino studente di informatica, viene arrestato a Parigi con l'accusa di aver ucciso una donna e di preparare un imminente attacco contro una chiesa a Villejuif, nella periferia sud di Parigi. In possesso di armi da guerra, era conosciuto dai servizi di intelligence come islamista radicale. Ammette di aver programmato altre azioni.

- 7-9 gennaio: i fratelli Cherif e Said Kouachi uccidono 12 persone il 7 gennaio nella sede del settimanale satirico Charlie Hebdo a Parigi. Dopo due giorni di caccia, i due killer vengono uccisi dalla polizia. Dicevano di appartenere da Al Qaeda.

- 8 gennaio: Amedy Coulibaly uccide una poliziotta a Montrouge, a sud di Parigi. Il 9 gennaio prende in ostaggio i clienti e gli impiegati di un supermercato kosher e ne uccide quattro, tutti ebrei. Viene colpito nel blitz della polizia. Aveva giurato fedeltà all'Isis.

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