Attacco alla stazione Saint-Charles, un uomo accoltella a morte due ragazze di 17 e 20 anni prima di essere ucciso dalle forze dell'ordine. Indaga la Procura antiterrorismo
È di due morti il bilancio dell’attacco avvenuto nella stazione Saint-Charles, a Marsiglia, dove un uomo, dopo aver gridato Allah u Akbar, ha aggredito alcuni passanti con un coltello prima di essere ucciso dai militari. Secondo quanto si apprende da fonti del sindacato di polizia Unsa-Police, le vittime sono una 17enne e una 20enne: una sarebbe stata sgozzata, l’altra pugnalata al torace. Il ministro dell'Interno Gérard Collomb ha dichiarato che l'episodio "potrebbe essere di natura terroristica, ma è in corso un'inchiesta".
Isis rivendica
E a diverse ore di distanza dall'attacco, arriva la rivendicazione dell'Isis che, attraverso il suo organo di propaganda, Amaq, afferma che "l'assalitore è uno dei suoi soldati". La notizia è stata diffusa da Site, il sito di monitoraggio dell'estremismo islamico, che aveva già riferito come i sostenitori di Daesh avessero celebrato l'attentato su web.
L’assalitore era noto alle forze dell’ordine
Secondo fonti vicini alle indagini, l’assalitore era noto alla polizia per alcuni scippi e per traffico di stupefacenti ma non risulta schedato come potenziale terrorista o radicalizzato, anche se sarebbe stato individuato con sette identità diverse in vari Paesi del Maghreb. Nelle riprese video della stazione di Marsiglia, si apprende, l'uomo appare seduto, fermo su una panchina, prima di alzarsi all'improvviso e passare all'azione. Dalle prime descrizioni sarebbe un uomo di circa 25-30 anni di origine nordafricana che sarebbe stato trovato in possesso di un altro coltello oltre a quello usato per l’attacco.
“Invocava Allah”
La polizia ha confermato, come precedentemente riferito da alcuni testimoni, che l’assalitore ha gridato Allah u Akbar prima di colpire le due ragazze ed essere poi ucciso dai militari dell'operazione Sentinelle. L’inchiesta è stata assegnata alla Procura antiterrorismo che indaga sull'ipotesi di "omicidio a scopo terroristico, tentato omicidio di pubblico ufficiale e associazione per delinquere".
Collomb: “Potrebbe essere terrorismo, indagini in corso”
Sul posto, subito dopo l’attacco, è andato il ministro dell'Interno francese Gérard Collomb, che ha prima fatto il punto con la polizia e poi ha incontrato i militari dell’operazione Sentinelle, ringraziandoli per il loro “eccezionale impegno”. "Oggi abbiamo vissuto un dramma spaventoso, potrebbe essere di natura terroristica, ma è in corso un'inchiesta a livello locale e nazionale", ha dichiarato Collomb.
Macron: “Atto barbaro”
Il presidente francese Emmanuel Macron si è detto "profondamente indignato per l'atto barbaro" e, in un tweet sul suo account ufficiale, ha espresso vicinanza alle famiglie e ha reso omaggio "ai militari di Sentinelle e ai poliziotti che hanno reagito con sangue freddo ed efficacia".