L’attrice, arrivata in rappresentanza dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, ha esortato il Consiglio di sicurezza dell'Onu a trovare una soluzione al conflitto siriano che da quasi otto anni devasta il paese mediorentale. LA FOTOGALLERY
L'attrice e regista americana Angelina Jolie ha fatto visita al campo profughi siriano di Zaatari, in Giordania. Da sempre molto sensibile alle questioni umanitarie, la diva è da anni ambasciatrice di buona volontà delle Nazioni Unite –
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Arrivata in Giordania con le figlie Zahara, 13 anni, e Shiloh, 11 anni, la Jolie ha lanciato un nuovo appello affinché il Consiglio di sicurezza dell'ONU trovi una soluzione al conflitto siriano –
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Dopo aver incontrato le famiglie dei siriani che vivono nel campo, che ospita circa 80mila persone, la star di Hollywood ha sottolineato come sia straziante "assistere ai livelli di disagio e trauma dei rifugiati siriani mentre questa guerra entra nel suo ottavo anno" –
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In rappresentanza dell'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), la Jolie ha quindi tessuto le lodi di Siria, Giordania, Libano, Turchia e Iraq che ospitano ora circa 5,5 milioni di rifugiati –
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"Questi paesi sono davvero un esempio per il mondo in un momento in cui la solidarietà con i rifugiati è scarsa", ha spiegato ai giornalisti –
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L'attrice ha tuttavia ribadito che l'aiuto umanitario non può essere una soluzione a lungo termine: "Questa è una crisi che è fuori controllo da anni: l'UNHCR non ha i fondi per far fronte alle necessità più basilari" –
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Solo il 50% delle attività dell'UNHCR in Siria sono state infatti finanziate lo scorso anno e solo il 7% dall'inizio del 2018 –
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