
Parte del materiale lasciato dalla cittadinanza per ricordare i morti nell'attentato sulla Rambla verrà trasferito nel Museu d'história della città catalana e nell'Archivio municipale. LA FOTOGALLERY

Dopo l'attentato compiuto lo scorso 17 agosto sulla Rambla, per il quale sono morte 16 persone, numerosi oggetti hanno riempito la strada colpita dalla strage. Ora, parte di quegli oggetti saranno conservati nel museo di storia di Barcellona, ad imperitura memoria -
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Nella notte di martedì è iniziata la raccolta degli omaggi, ad opera di 30 addetti. Gli oggetti saranno ospitati nel Museo di storia di Barcellona e nell'Archivio municipale -
"Non ho paura": Barcellona manifesta in ricordo delle vittime
Gli oggetti saranno suddivisi in modo da distinguere i documenti scritti dagli altri manufatti. Anche la squadra di calcio del Barcellona ha reso omaggio alle vittime -
Il sito del Museo di storia di Barcellona
Quanto è stato donato in memoria delle vittime, secondo l'amministrazione comunale, merita grande attenzione: "Sono oggetti che riteniamo di grande valore e dobbiamo trattarli", ha detto il vice sindaco di Barcellona, Gerardo Pisarello, a "El País" -
La dichiarazione su "El País"
Anche gli oggetti più deperibili, come fiori e candele, saranno recuperati in modi diversi. Per quanto riguarda le candele si è pensato al riciclo della cera oppure al suo utilizzo per composizioni commemorative -
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Per quanto riguarda i documenti di testo, essi verranno esaminati per decidere se conservarli in forma fisica o digitale. Verrà dunque a crearsi una banca dati della memoria delle vittime pubblicamente consultabile, ha spiegato il vicesindaco Pisarello -
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Per quanti desiderino continuare a rendere omaggio alle vittime ancora sulla Rambla, il Comune ha circoscritto un'area in cui sarà ancora consentito lasciare un fiore o un pensiero -
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La necessità di liberare la strada dalla grande quantità di candele, scritte ed oggetti si era ormai resa necessaria per il recupero della normale viabilità: “La Rambla è un simbolo della nostra Barcellona aperta e cosmopolita”, ha detto il vicesindaco. “Il nostro obbligo è quello di garantire la vita commerciale, la mobilità e la sicurezza" -
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Nell'attentato di Barcellona hanno perso la vita anche tre Italiani: Bruno Gulotta, 35 anni, di Legnano (Milano); Luca Russo, 25 anni, di Bassano del Grappa; e Carmen Lopardo, 80enne, originaria di Sasso di Castalda (Potenza) ma residente in Argentina -
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L'attacco compiuto a Barcellona tramite l'utilizzo di un furgone lanciato sui passanti è l'ennesimo attentato che l'Isis compie in Europa seguendo questa dinamica: il precedente più devastante è stato a Nizza, con oltre 80 morti, travolti da un camion sul lungomare -
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