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Barcellona, morto il bambino australiano dato per disperso

Mondo
Il piccolo Julian Cadman, un'altra vittima dell'attentato di Barcellona (foto dal profilo Twitter di Sky News Australia)

Le autorità locali hanno confermato il decesso di Julian Cadman, 7 anni, nell'attentato sulla Rambla. Si tratta dell'ultima vittima identificata in ordine di tempo

Il piccolo Julian Cadman, bambino australiano di 7 anni disperso dopo l'attentato sulla Rambla, è morto. Lo ha confermato la polizia di Barcellona che però ha voluto informare del decesso per primo il padre di Julian, Andrew Cadman, che dall'Australia è volato a Barcellona dopo l'attentato.

Un finale tragico

Nella giornata di sabato 19 agosto sembrava che il piccolo fosse sopravvissuto all'attentato sulla Rambla. Alcuni media spagnoli sostenevano che fosse stato trovato ferito fra le persone coinvolte nell'attacco e che fosse stato ricoverato in un ospedale cittadino, senza tuttavia che le sue condizioni di salute fossero state esplicitate. Julian si trovava a Barcellona con la mamma, di origini filippine, per partecipare al matrimonio di una nipote della donna: mentre passeggiavano sulla Rambla sono stati colpiti dal van protagonista dell'attacco terroristico, che li ha separati. La mamma di Julian, rimasta gravemente ferita, è stata immediatamente ricoverata in ospedale, mentre del piccolo si erano inizialmente perse le tracce. Era stato il nonno, Tony Cadman, a postare su Facebook una foto del bimbo chiedendo informazioni nelle ore successive all'attentato, prima di lanciare un appello diffuso dall'associazione Sos desaparecidos. Domenica i Mossos d'Esquadra hanno confermato la morte del piccolo, dopo aver ottenuto il riconoscimento del cadavere da parte del padre. Anche il primo ministro australiano Malcolm Turnbull ha offerto le sue condoglianze alla famiglia di Julian.

Le vittime identificate

Fino a ora, sono state identificate 13 delle 14 vittime degli attentati di Barcellona (13) e Cambrils (1). Oltre a Julian Cadman, che possedeva la cittadinanza australiana e britannica, ci sono fra i morti tre Italiani (Luca Russo, Bruno Gulotta e Carmen Lopardo, che da anni viveva in Argentina). Ma anche un cittadino statunitense (Jared Tucker), uno canadese (Ian Moore Wilson), una donna belga (Elke Vanbockrijck) e due portoghesi, nonna e nipote, che stavano visitando la città di Barcellona. Stessa sorte toccata agli spagnoli Francisco López Rodríguez, 56enne originario di Granada e a suo nipote Xavi (quest'ultimo nato in Catalogna); alla 75enne Pepita Codina di un paese vicino a Barcellona e alla 61enne di Saragozza Ana María Suárez (morta nell'attentato di Cambrils). A proposito di queste quattro vittime, non è mancata la polemica, visto che il consigliere dell'Interno della Catalogna Joaquim Forn ha dichiarato che negli attentati si sono registrate "due vittime spagnole e due catalane". Una distinzione legata all'indipendentismo catalano che a molti è parsa quantomeno superflua, in un momento così tragico.

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