Ultimi giorni prima del ballottaggio. Stasera in diretta il dibattito che potrebbe cambiare gli equilibri. Consultazione interna di "France Insoumise": su 240mila partecipanti, due terzi optano per voto nullo o astensione
Ultimi giorni, in Francia, per la corsa all’Eliseo. Domenica 7 maggio ci sarà il ballottaggio presidenziale tra il candidato di “En Marche!” Emmanuel Macron e la sua avversaria del Front National Marine Le Pen. Secondo il sondaggio Cevipof, centro studi e ricerche di Sciences Po (per Ipsos), tra i due ci sarebbe un distacco di 18 punti percentuali (59% delle intenzioni di voto a Macron, 41% a Le Pen). Ma stasera va in scena l’attesissimo duello tv: due ore e mezza di faccia a faccia in cui i due contendenti sperano di intercettare il voto degli indecisi e degli elettori di altri partiti.
La consultazione interna di “France Insoumise”
A proposito di altri partiti, la sinistra radicale di “France Insoumise” si è pronunciata per due terzi in favore dell'astensione o della scheda bianca al ballottaggio. È questo il risultato di una consultazione interna indetta dal leader del partito Jean-Luc Melenchon dopo il primo turno, nel quale si è classificato quarto con 6.972.000 voti (19,64%). I militanti che hanno espresso la loro opinione nella consultazione interna sono 240mila: il 36,12 per cento ha detto che voterebbe bianco o nullo, il 34,83 per cento che voterebbe per Macron, il 29,05 per cento che si asterrebbe. Ma tra i 240mila partecipanti alla consultazione interna e i quasi 7 milioni di elettori che hanno votato “France Insoumise” al primo turno c’è una bella differenza: l’interrogativo è cosa decideranno di fare tutti gli altri. Nei giorni scorsi Melenchon ha prima dichiarato che non voterà per il Front National, poi ha messo in guardia i suoi elettori dal “terribile errore” che rappresenterebbe un voto per Marine Le Pen. Un'opzione, questa, che non figurava neppure tra le possibili scelte nella consultazione interna. Melenchon ha chiesto a Macron “un gesto” nei confronti dei suoi elettori, indicando in particolare il ritiro dal programma della riforma del diritto del lavoro, ma il candidato di “En Marche!” non ha accolto la richiesta.
Attesa per il duello tv
Mentre continuano le polemiche per il discorso di Marine Le Pen copiato in diversi passaggi da uno di Francois Fillon, i due candidati si preparano al faccia a faccia che, come successo in passato, può cambiare gli equilibri delle presidenziali. Gli staff di entrambi gli sfidanti stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli. Il duello tv sarà trasmesso in diretta da Tf1 e France 2. A fare le domande e moderare il dibattito saranno i due capi dei rispettivi servizi politici delle due emittenti, Christophe Jakubyszyn e Nathalie Saint-Cricq: una soluzione accettata sia da Macron sia da Le Pen, che non avevano trovato l'accordo sui nomi dei conduttori più popolari. Fino all'ultimo a tenere banco sono le discussioni sulle modalità del faccia a faccia. I due candidati hanno rifiutato la “novità” di dibattere in piedi dietro un leggio: saranno uno di fronte all'altro, al tavolo. A meno di sorprese dell'ultimo secondo, poi, continueranno a essere vietate le inquadrature del viso dell'avversario mentre parla l’altro candidato.