Secondo la difesa di Anna Verbitskaya l'accusa di truffa sarebbe solo un pretesto per estradarla. La donna ha ricordato ai giudici di essere stata presente a diverse manifestazioni di protesta in Russia e di avere aiutato a far fuggire alcune donne dall'Ucraina
Un'imprenditrice russa di 56 anni, Anna Verbitskaya, è stata arrestata e poi scarcerata, a Milano, per il timore che dietro il mandato di cattura internazionale si nasconda il tentativo di far estradare una oppositrice di Putin. Lo riporta oggi il Corriere della Sera. (UCRAINA, TUTTI GLI AGGIORNAMENTI)
L'arresto e le proteste contro Putin
Dopo 23 giorni di detenzione la Corte d'Appello di Milano ha deciso di procedere solo con il divieto di espatrio in attesa della decisione finale sull'estradizione. La donna ha ricordato ai giudici di essere stata presente a diverse manifestazioni contro Putin, in Russia, e di avere aiutato a far fuggire alcune donne dall'Ucraina. E che quindi le accuse per reati comuni in base alla quali la Federazione Russa ha ottenuto il mandato - truffa e appropriazione indebita - sarebbero "un pretesto". La difesa avrebbe prodotto alcuni verbali di arresto e di sanzioni amministrative proprio a seguito delle manifestazioni. Alla fine di marzo la 56enne, vista la situazione, ha lasciato Mosca e si è rifugiata in Spagna - dove ha eletto la sua residenza e dove vive il marito, un cittadino ucraino - per poi spostarsi in Italia, a Milano, per un ciclo di cure mediche. Lì, alla vigilia di Ferragosto, è stata arrestata.