Dall’inizio del conflitto, nel capoluogo lombardo sono arrivati 7 mila profughi ucraini: ”Il tema che ci deve preoccupare non è quello della prima accoglienza ma dell'integrazione", ha spiegato il primo cittadino. "Voglio ringraziare tutti i milanesi e il popolo italiano per l'accoglienza e la solidarietà al mio popolo in questo momento difficile”, le parole dell'ex calciatore rossonero
Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e l’ex calciatore del Milan e della nazionale ucraina, Andrij Shevchenko, hanno presentato oggi pomeriggio, a Palazzo Marino, il progetto "Insieme per l’Ucraina". "Sappiamo dal primo giorno da che parte dobbiamo stare e penso che tutti i milanesi lo sappiano. Non vedo distinguo, dobbiamo stare contro il guerrafondaio Putin, con il popolo ucraino e dobbiamo aiutarli”, ha detto il primo cittadino. "Non sono scaramucce, è una guerra - ha aggiunto Sala -. Ciò che i media riportano sulla violenza nei confronti del popolo ucraino è vero e non devono essere abbandonati, serve aiuto qua e serve aiuto là”. (GLI AGGIORNAMENTI SUL CONFLITTO - LO SPECIALE)
A Milano 7 mila profughi
Dall’inizio del conflitto, nel capoluogo lombardo sono arrivati "7 mila profughi ucraini, che sono quelli censiti, di questi 3 mila sono minori e 650 sono minori non accompagnati”, ha spiegato ancora il sindaco. ”Il tema che ci deve preoccupare non è quello della prima accoglienza ma dell'integrazione. Se questa guerra proseguirà, non sappiamo quale sarà la dimensione degli arrivi”, ha concluso Sala.
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Shevchenko: “Grazie Italia per aver accolto mio popolo”
"Voglio ringraziare tutti i milanesi e il popolo italiano per l'accoglienza e la solidarietà al mio popolo in questo momento difficile”, le parole invece di Shevchenko. "Per me è troppo importante sentire questa accoglienza e questa vicinanza al popolo ucraino che in questo momento ha bisogno di tanto aiuto", ha dichiarato. Poi, rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto cosa dovrebbe fare l'Europa per cercare di porre fine al conflitto in Ucraina, l’ex calciatore rossonero ha risposto: “L’Europa dovrebbe mettere più pressione, sappiamo che mettendo pressione le cose possono cambiare, dobbiamo cercare di fare di tutto per portare la pace, per tranquillizzare e finire questa brutta guerra. Il mio popolo sta cercando di difendersi e difendere la sua casa, la sua famiglia, penso che noi dobbiamo difenderci fino in fondo per avere un futuro libero. La mia gente desidera fare parte dell'Europa", ha concluso.