Le sanzioni alla Russia funzionano? Gli effetti sull'economia finora
L’obiettivo di Europa e Usa di portare in recessione Mosca sembra funzionare, ma non quello di indebolire la capacità del suo esercito. La Banca Mondiale prevede il crollo del prodotto lordo russo dell’11,2% con l’inflazione in salita del 7,6% solo a marzo rispetto a febbraio
Le sanzioni imposte da Europa e Stati Uniti alla Russia come risposta all’invasione dell’Ucraina stanno portando una profonda recessione alla Russia. La Banca mondiale prevede il crollo del prodotto lordo russo dell’11,2%
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A calare drasticamente è anche l’export con -30,9% e l’import con -35,2%, sempre secondo le stime della Banca mondiale. L’inflazione, solo a marzo rispetto a febbraio, è cresciuta del 7,6% e si stima un carovita del 22% per quest’anno
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Le sanzioni però non risultano essere ugualmente efficaci se lo scopo è indebolire la capacità dello Stato russo e del suo esercito. Almeno fino a quando l’Europa non ridurrà i pagamenti per il gas e il petrolio a Mosca
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Dai dati della Banca centrale di Mosca, combinati con le stime della Banca Mondiale, mentre l’economia del Paese crolla, la bilancia dei pagamenti resta in attivo. Le sanzioni stanno comunque centrando l’obiettivo di isolare lo Stato
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Fra gennaio e marzo l’export russo in valore è crollato dell’8,3% rispetto ai tre mesi precedenti, nonostante il forte aumento dei prezzi di gas e petrolio. Le importazioni russe registrerebbero -16,8% nei primi tre mesi del 2022, rispetto all’ultimo trimestre del 2021
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Attualmente la Russia sta comprando poco più della metà di quel che comprava dal resto del mondo prima delle sanzioni e vende meno
Secondo il centro studi tedesco Kiel Institute, al primo aprile i container in arrivo al porto di Vladivostok, sulla costa pacifica della Russia di fronte al Giappone, sono del 70% al di sotto di un anno fa
La Russia continua però comunque ad avere un saldo positivo della bilancia che, nel primo trimestre dl 2022, sarebbe stato di 58 miliardi di dollari, secondo le stime della banca centrale di Mosca
Anche se le riserve in euro e dollari della Russia presso la Banca centrale sono congelate dalle sanzioni, della valuta potrebbe passare all’interno di fondi neri. Il saldo netto positivo viene riconvertito in rubli per sostenere il tasso di cambio
Attualmente, quindi, anche se il Paese è in seria difficoltà economica, riesce ancora a resistere. Un importante colpo arriverebbe invece se si fermassero o riducessero drasticamente gli acquisti di gas e petrolio dalla Russia
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