
Gli yacht degli oligarchi russi ormeggiati alle Maldive evitano le sanzioni
Il nodo sarebbero le leggi nazionali, che non prevedono la confisca di beni per reati che non siano commessi secondo la normativa locale. Reuters riporta l'esempio di due imbarcazioni del magnate Andrey Melnichenko: una si trovava in Italia ed è stata sequestrata, un'altra ha invece raggiunto le Maldive, dove ha smesso di aggiornare i dati sulla sua posizione

Alle Maldive gli yacht degli oligarchi russi colpiti dalle sanzioni occidentali per la guerra in Ucraina sembrano essere più al sicuro che altrove
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Per fare un esempio, scrive Reuters, lo scorso 9 marzo la maxi-imbarcazione "SY A" di proprietà del magnate del carbone russo Andrey Melnichenko – inserito tra le personalità da colpire da Bruxelles – si trovava alla Maldive. Lì, ha smesso di aggiornare i dati relativi alla sua posizione (in foto, la yacht nel 2015 a Venezia)
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Ad attrarre gli oligarchi verso le isole del Pacifico indiano, spiega sempre Reuters, è il loro sistema giuridico (in foto, l'interno dello yacht di Melnichenko nel 2017 in Turchia)
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Hussain Shameem, procuratore capo delle Maldive, ha definito l’ipotesi che le Maldive sequestrino gli yacht “inverosimile”. Il nodo è che la legge nazionale non prevede l’ipotesi di confisca di beni per reati che non sono stati commessi secondo la normativa locale

Un altro metodo per aggirare le sanzioni, spiega ancora a Reuters Abdul Hannan - gestore della compagnia Seal Superyachts Maldives - è lasciare le imbarcazioni in acque internazionali: lì “nessuno può toccarle”

Così, secondo i dati disponibili sul sito MarineTraffic, tre dei sei yacht arrivati alle Maldive dall’inizio della guerra hanno ormai oscurato la loro localizzazione in tempo reale, oppure si sono spostati in acque internazionali

Al di là dei nodi legali, il motivo per cui le Maldive starebbe lasciando ormeggiati nelle proprie acque gli yacht russi è anche economico. Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, gli arrivi degli oligarchi russi sul territorio delle isole sono calati del 70%

Nel riportare i dati, il ministro del Turismo delle Maldive Abdulla Mausoom, citato da Reuters, ribadisce: “Le nostre politiche di ingresso sono molto aperte. Le Maldive sono un Paese aperto”