Milano, reagisce e scappa durante controllo della polizia: indagato rapper Baby Gang

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Mentre era insieme a un amico a bordo di uno scooter non si è fermato a un controllo in zona piazzale Loreto, poi ha aggredito gli agenti ed è scappato. I due sono accusati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale

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Ancora guai giudiziari per Baby Gang, nome d'arte del rapper Zaccaria Mouhib. Secondo quanto ricostruito, ieri il giovane, mentre era insieme a un amico a bordo di uno scooter, non si è fermato a un primo controllo in zona piazzale Loreto a Milano. Baby Gang poi ha aggredito gli agenti ed è scappato. I due giovani sono accusati di resistenza e lesioni a pubblico ufficiale perché nella colluttazione avrebbero anche provocato lieve ferite agli agenti. L'amico è stato arrestato dalla polizia per resistenza a pubblico ufficiale, su ordine del pm di turno Elisa Calanducci, e sarà processato per direttissima mentre il rapper è scappato ed è stato indagato a piede libero sempre per resistenza.

Il fermo e la fuga

"Che c... volete? Voi sapete chi sono! Sono Baby Gang", avrebbe esordito così, con una frase infarcita di molti epiteti ingiuriosi, il rapper durante il controllo della Polizia . Il giovane, fermato a bordo di uno scooter T-Max guidato dall'amico, in via Andrea Costa, avrebbe subito deciso di non collaborare all'identificazione, rifiutandosi di fornire i documenti. L'amico, un 21enne con precedenti, di origine nordafricana, alla fine è stato arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, mentre il rapper è riuscito ad allontanarsi ed è stato denunciato per gli stessi reati in stato di irreperibilità oltre che per violazione del 'foglio di via' da Milano. I due agenti intervenuti hanno riportato entrambi escoriazioni ed ecchimosi giudicate guaribili in sette giorni.

Le altre vicende giudiziarie

Il rapper è stato arrestato nei mesi scorsi in un'inchiesta della Procura milanese su una serie di rapine, ma poi, difeso dal legale Niccolò Vecchioni, è stato scarcerato su decisione del Riesame che ha considerato come lacunose le prove a suo carico e soprattutto i riconoscimenti fotografici. Il 20enne è anche indagato dal pm Giovanni Polizzi per "accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti", dopo che sul suo profilo Instagram alcuni giorni fa ha scritto, a corredo di un paio di sue foto, di aver "girato una parte" di un suo nuovo video musicale a San Vittore, dopo l'arresto, sostenendo che in questo modo il suo "prossimo singolo rimarrà nella storia del rap" essendo "il primo artista 'detenuto' ad aver girato un video in un carcere". Il rapper, hanno scritto i giudici della Sezione misure di prevenzione di Milano, non ha "ancora trovato un punto di equilibrio tra la personalità di rapper antisistema con cui si è affermato a livello artistico e la necessità di rispetto, sul piano personale, dei precetti del vivere civile". Giudici che di recente hanno respinto la richiesta della Questura di Sondrio di applicare una misura di "sorveglianza speciale" per due anni a carico del giovane. A carico del 20enne ci sono anche numerosi fogli di via emessi da diverse città, tra cui Milano.

Chiuse le indagini per una serie di rapine

Il pm di Milano Leonardo Lesti ha chiuso le indagini, in vista della richiesta di processo, a carico dei rapper Baby Gang, Neima Ezza, ossia Amine Ez Zaaraoui, anche lui 20 anni, Samy Dhahri, 19 anni e conosciuto come Samy Free, e di un 31enne albanese, tutti indagati in un'inchiesta per una serie di rapine condotta dai carabinieri di Pioltello e dagli agenti dell'Ufficio Prevenzione Generale della Questura milanese. Quattro gli episodi contestati, a vario titolo: tre casi avvenuti in una zona centrale della movida milanese, tra le Colonne di San Lorenzo e piazza Vetra nel maggio 2021, e l'ultimo a Vignate, nel Milanese, lo scorso luglio. A fine febbraio il gip Luca Milani ha revocato i domiciliari per Neima Ezza, sostituendoli con l'obbligo di dimora a Milano e di permanenza nella sua abitazione dalle ore 20 alle 7. E dandogli la possibilità di chiedere l'autorizzazione per fare concerti fuori dagli orari fissati. Revocati i domiciliari anche per Samy Free, anche in questo caso per l'attenuazione delle esigenze cautelari. Il quarto indagato non era stato arrestato.
Baby Gang era stato arrestato per aver commesso una rapina a Vignate, nel Milanese, il 12 luglio scorso nei confronti di due ragazzi, assieme, secondo l'accusa, al 31enne albanese e ad una persona non identificata che aveva una pistola. In più, gli viene contestato dagli inquirenti, nell'avviso di chiusura indagini, anche un altro 'colpo' che avrebbe commesso con Neima Ezza il 23 maggio 2021 ai danni di un giovane per portargli via una collana del valore di circa mille euro. Quest'ultima imputazione, però, non era stata riconosciuta nemmeno dal gip Manuela Scudieri nell'ordinanza. A Samy Free vengono contestati, invece, due episodi, uno assieme a Neima Ezza e altri due da solo, tra maggio e giugno dello scorso anno. Intanto, l'amico di Baby Gang, arrestato ieri per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale mentre il rapper era fuggito ad un controllo, è tornato libero dopo l'udienza per direttissima di oggi e il processo per lui proseguirà a maggio.

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