Rapper arrestati, riesame scarcera Baby Gang: torna libero

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La difesa davanti ai giudici aveva contestato il provvedimento basato, stando a una memoria, su una "analisi probatoria lacunosa", tra cui "errori" nel riconoscimento fotografico da parte delle presunte vittime

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Torna libero il rapper Baby Gang, nome d'arte del 20enne Zaccaria Mouhib, finito in carcere il 20 gennaio in un'inchiesta milanese su una serie di rapine che ha portato agli arresti domiciliari anche altri due suoi colleghi, tra cui Neima Ezza. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame di Milano accogliendo l'istanza del suo difensore, l'avvocato Niccolò Vecchioni, e annullando l'ordinanza cautelare a carico del giovane. La difesa davanti ai giudici aveva contestato il provvedimento basato, stando a una memoria, su una "analisi probatoria lacunosa", tra cui "errori" nel riconoscimento fotografico da parte delle presunte vittime. 

Il provvedimento

La "notevole esposizione mediatica" di Baby Gang, la cui pagina Instagram "è seguita da oltre 600mila follower", aveva sostenuto la difesa al Riesame, "può aver inficiato l'attendibilità dei riconoscimenti fotografici effettuati" dalle due presunte vittime della rapina contestata al cantante. Nell'atto, discusso in udienza dal legale due giorni fa, la difesa ha sollevato il tema "dell'errore nel riconoscimento". Baby Gang era stato arrestato per aver commesso una rapina a Vignate, nel Milanese, il 12 luglio scorso nei confronti di due ragazzi, assieme a una persona non identificata che aveva una pistola. Dai tabulati telefonici, però, osserva il difensore, risulta che Mouhib era a Vignate "alle ore 13.38", ossia "sette ore prima della consumazione del reato". Tra l'altro, le due vittime hanno indicato come altro partecipante al 'colpo' una persona poi risultata "estranea alle indagini". Il rapper, ha spiegato ancora il difensore, è molto noto e tra i suoi follower vi sono "anche le due persone offese" dato che "dagli atti risulta che le stesse hanno esaminato" il suo profilo. La sua immagine in quel periodo campeggiava sui cartelloni pubblicitari a Milano e in sostanza potrebbero essersi lasciati suggestionare. Quella sera, poi, Baby Gang non era a Vignate ma in viaggio "verso Riccione". Infine, aveva concluso la difesa, il 20enne, arrestato assieme ad altri due rapper, "da pochi mesi grazie alla musica" ha visto "concretizzarsi l'opportunità di risolvere le difficoltà economiche che lo hanno accompagnato per tutta la vita" e non ha bisogno di vivere di rapine. E la difesa ha prodotto i suoi "contratti discografici" con "lauti proventi". Oggi è arrivata la decisione del Riesame, che ha annullato l'ordinanza che era stata emessa nei confronti del rapper, che esce così da San Vittore dopo una ventina di giorni di carcere.

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