Bancarotta, Massimo Ferrero non risponde alle domande del gip

Lombardia

"Il carcere è un'esperienza dura, ma lui è un battagliero", ha detto il suo legale riferendo anche che Ferrero ha formalizzato le sue dimissioni da presidente del club e che d'ora in poi "intende fare sì che la Samp e la sua vicenda penale proseguano su vie differenti"

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Ha deciso di non rispondere alle domande del giudice avvalendosi della facoltà di non rispondere, come già preannunciato nelle scorse ore, durante l'interrogatorio di garanzia davanti al gip di Paola (Cosenza), Massimo Ferrero, presidente dimissionario della Sampdoria arrestato per bancarotta. Lo ha riferito l'avvocato Luca Ponti, difensore di Ferrero insieme alla collega Pina Tenga. (LA FIGLIA: "GLI SPUTERI IN FACCIA")

L'interrogatorio di Ferrero

L'interrogatorio si è svolto da remoto, con l'imprenditore presente in video collegamento dal carcere milanese di San Vittore. "Il carcere è un'esperienza dura, ma Ferrero è un battagliero", le parole del legale. Ha anche riferito che Ferrero ha formalizzato le sue dimissioni da presidente del club e che d'ora in poi "intende fare sì che la Samp e la sua vicenda penale proseguano su vie differenti. Per questo motivo a fare parte del cda del club non ci saranno più membri della famiglia Ferrero".

Ferrero alla Sampdoria: "Mi fido di voi"

"Forza ragazzi, mi fido di voi", ha detto Ferrero rivolgendosi ai giocatori della squadra blucerchiata in vista dei prossimi impegni di campionato, con un messaggio affidato ai suoi legali. Ferrero ha espresso anche preoccupazione per le conseguenze che il suo arresto può provocare per il futuro della squadra, oltre che delle sue varie attività imprenditoriali.

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