Il velivolo, partito da Linate e diretto in Sardegna, si è schiantato contro un edificio vuoto, in ristrutturazione, adibito a uffici e parcheggio per autobus. Tra le vittime, due cittadini italiani, il miliardario romeno Dan Pretescu, sua moglie, suo figlio e anche un bambino ancora da identificare. I testimoni: "Un'esplosione fortissima". Sul posto il pm di Milano: si indaga per disastro colposo. Aperta un'inchiesta anche dall'Autorità per la sicurezza del volo
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Un aereo privato da turismo di prorietà del miliardario romeno Dan Petrescu, partito da Linate e diretto a Olbia, con a bordo in tutto otto persone, è precipitato questa mattina a San Donato Milanese, nei pressi della fermata della metropolitana (LA FOTOGALLERY). Tutte morte le persone a bordo: a pilotare l'aereo era lo stesso Petrescu. Tra le vittime anche un bambino. L'Agenzia per le emergenze e urgenze (Areu), ha fatto sapere che "non risultano altre persone coinvolte nell'evento".
Si indaga per disastro colposo
Sul posto il procuratore aggiunto di Milano Tiziana Siciliano, la quale ha reso noto che "verrà aperto un fascicolo per disastro colposo". Il magistrato ha spiegato che l'aereo ha impattato in modo molto violento sul tetto dell'edificio. Il volo dell'aereo "è stato seguito fino a un certo punto e poi apparsa un’anomalia sulle tracce radar. L’aereo è poi precipitato. Non risulta un allarme da bordo, ma un’anomalia è stata segnalata dalla torre" ha detto ancora il procuratore. "Ora - ha concluso - bisogna verificare di che cosa si tratta".
Il magnate romeno e un 33enne italiano con la famiglia tra le vittime
Il proprietario e pilota dell'aereo era Dan Petrescu, considerato uno degli uomini più ricchi della Romania. Aveva 68 anni, doppia cittadinanza tedesca e romena, ed era uno dei principali investitori nel settore immobiliare del suo paese. Tra le vittime anche suo figlio di 30 anni, Dan Stefan Petrescu, indicato inizialmente alla guida dell'aereo, nato a Monaco di Baviera e anche lui con doppia cittadinanza, e sua moglie, di 65 anni, nata in Romania con cittadinanza francese. Con loro anche Filippo Nascimbene, lombardo di 33 anni, con la moglie e la suocera (entrambe) di nazionalità francese e il figlioletto di un anno.
Lo schianto su un parcheggio multipiano
Il velivolo, un PC-12, si è schiantato contro una palazzina vuota, in ristrutturazione, adibita a uffici e parcheggio multipiano per autobus, provocando un incendio. Il rogo ha coinvolto la struttura e alcune auto parcheggiate. Lo schianto è avvenuto in via 8 ottobre 2001, angolo via Marignano, via a pochi passi dalla sede dell'Eni intitolata alle vittime delle strage di Linate.
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Il racconto dei testimoni
Alcuni residenti della zona hanno raccontato di aver sentito un sibilo fortissimo e poi un'esplosione. Secondo alcuni testimoni, "l'aereo aveva un motore in fiamme ed è venuto giù in picchiata, non si sono viste manovre, ma è proprio precipitato". "Abbiamo prima sentito come un rombo provenire dall'alto. Poi abbiamo sentito un’esplosione, sembrava una bomba, e la terra che tremava" ha raccontato all’Adnkronos Mina Ishak, titolare di una pizzeria nei pressi dell'incidente. "Ho sentito le eliche che si fermavano, poi ho sentito le finestre tremare e, come nei film, sono andato alla finestra e ho visto una colonna di fumo alzarsi", ha detto un ragazzo che abita a poche decine di metri dalla palazzina contro cui si è schiantato il velivolo.
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Aperta un'inchiesta dall'Agenzia per la sicurezza del volo
L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto un'inchiesta sull'incidente aereo avvenuto a San Donato Milanese e disposto l'invio di un investigatore sul posto. Secondo quanto ricostruito finora dall'agenzia, "il velivolo PC-12 marche di identificazione YR-PDV, era decollato da Linate alle 13:04 con destinazione Olbia. L'aereo ha colpito un edificio stabile e si è incendiato".