Il rogo è stato spento alle 18. I vigili del fuoco hanno raggiunto la cima e aperto tutti gli appartamenti, incluso quello al 15mo piano da cui sarebbero partite le fiamme
Continua il lavoro dei vigili del fuoco in via Antonini a Milano dove ieri ha preso fuoco un palazzo di 15 piani. In strada ci sono ancora dei detriti, pezzi di vetri e di facciata che si sono staccati durante l'incendio. "Mai vista a Milano una cosa così. È probabile che la facciata fosse fatta di materiale molto combustile", ha spiegato Giuliano Santagata, comandante dei vigili del fuoco di Milano. (L'INCENDIO - LE FOTO)
Il rogo è stato spento alle 18. I vigili del fuoco hanno raggiunto la cima e aperto tutti gli appartamenti, incluso quello al 15mo piano da cui sarebbero partite le fiamme, ed ora si stanno occupando dello smassamento e della messa in sicurezza delle parti pericolanti della facciata, soprattutto pannelli e lamiere delle vele.
Le verifiche
Inoltre, nelle prossime ore saranno realizzate delle verifiche di tipo strutturale sul palazzo: "Il rischio strutturale sarà verificato da uno strutturista. Noi diciamo per precauzione che adesso l'edificio è pericolante - ha continuato il comandante dei vigili del fuoco di Milano - Questa struttura è stata compromessa da un incendio e quindi potrebbe subire danni. La verifica sarà fatta nelle prossime ore, c'è qualche situazione di pericolo e questo non si può nascondere, ma nessuno può dire se cadrà il palazzo".
Capo vigili del fuoco Milano: “Rivestimento di materiale combustibile”
Il comandante dei vigili del fuoco di Milano, Giuliano Santagata, ha dichiarato sul luogo dell’incendio: “Le cause presumiamo siano legate all’incendio di un appartamento al 15esimo piano. Ci sono dei riscontri fotografici”. Sul rivestimento andato in fiamme, il capo dei pompieri, il capo dei pompieri dichiara che “è sicuramente materiale combustibile, difficile non capire questo per quello che si vede. Abbiamo rilevato un paio di pannelli ancora integri: capiremo di conseguenza con precisione che tipo di prodotto è stato utilizzato”.
Direttore centrale antincendio: "Edificio fatto con vecchie norme, pronto nuovo dl"
Si tratta di un edificio progettato e realizzato con i requisiti antincendio previsti all'epoca della costruzione, dunque prima del 2013 quando sono sono stati fatti aggiornamenti sulla normativa antincendio che riguarda le facciate. È quanto sottolinea il direttore centrale antincendio dei Vigili del Fuoco, Stefano Marsella, che annuncia un nuovo decreto per la sicurezza antincendio proprio delle facciate e delle sovrastrutture esterne dei palazzi, comprese le coperture. "In Italia - spiega Marsella - esiste una normativa antincendio che indica come devono essere progettati gli edifici e una specifica per quelle che tecnicamente si chiamano 'facciate continue', vale a dire i rivestimenti di un edificio, i cappotti. Nel 2013 sono state pubblicate le linee guida per questi rivestimenti, recepiti con il decreto del gennaio 2019 relativo alla norme antincendio per gli edifici civili e ora, come Comitato centrale tecnico scientifico di prevenzione incendi, abbiamo definito il nuovo decreto per la sicurezza delle facciate, che aggiorna la guida tecnica del 2013: è in corso la notifica a Bruxelles e nel 2022 dovrebbe essere pronto".
A spiegare le differenze è Sergio Schiaroli, dirigente dell'ufficio regolamentazione europea dei Vigili del Fuoco. "Si tratta di una riedizione della prima guida tecnica, aggiornata agli standard attuali e che include anche le coperture degli edifici e non più solo le facciate. Di fatto tutto 'l'involucro' esterno di un edificio deve rispondere a determinati requisiti". Quali? "Ci sono misure specifiche per l'impiego di materiali che devono garantire una scarsa attitudine a propagare la fiamma e devono fare in modo che in caso di incendio parti della facciata non crollino e possano colpire i soccorritori o chi evacua l'edificio. La facciata deve essere fatta in modo che non propaghi l'incendio e che non cadano pezzi".
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