
Grosso incendio a Milano, in fiamme un palazzo di 15 piani: 20 lievi intossicati. FOTO
Il rogo, secondo quanto si apprende, si sarebbe sviluppato dall'ultimo piano del grattacielo, in via Antonini. Il sindaco Sala: "Non abbiamo segnalazioni di vittime o feriti". Nel complesso vivono circa 60 famiglie. Sul posto numerosi mezzi dei vigili del fuoco e ambulanze. Completamente distrutta la facciata, i detriti volano in strada

Un grosso incendio è scoppiato in un edificio di 15 piani in via Giacomo Antonini, nella periferia sud di Milano, nel pomeriggio di oggi 29 agosto. Sul posto sono intervenute numerose squadre dei pompieri e molte ambulanze. Venti persone sono lievemente intossicate, ma i Vigili del fuoco hanno escluso che ci siano feriti o vittime, dopo aver verificato piano per piano e dopo che sono stati contattati tutti i residenti del palazzo

Le fiamme hanno interessato due civici, il numero 32 e il numero 34 di via Antonini, dove abitano, secondo quanto si è appreso, circa 60 famiglie
Gli aggiornamenti sull'incendio
Sul posto sono intervenute dieci squadre dei vigili del fuoco e quattro ambulanze, oltre a un'auto medica del 118. Presenti anche il pm di turno di Milano Pasquale Addesso e il procuratore aggiunto Tiziana Siciliano. A quanto si è saputo, i magistrati stanno aspettando che finiscano le operazioni di spegnimento per disporre gli accertamenti necessari per capire le cause. "Le facciate sono fatte di materiale che può anche bruciare - hanno detto i vigili del fuoco - non capiamo per ora come sia accaduto nel caso specifico"

Il personale sanitario sul posto ha visitato venti persone rimaste coinvolte nell'incendio per lievi sintomi di intossicazione, ma nessuno è stato ricoverato e non si registrano ustionati

Per avere la certezza che non ci siano altri coinvolti sono stati effettuati dei controlli avviati per capire se e quanti residenti fossero ancora all'interno del palazzo

"Sono stati contatti tutti i residenti del palazzo e la buona notizia è che hanno risposto tutti", ha spiegato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, intervenuto sul posto. "Da quello che capiamo, avendo contattato tutti, credo che in questo momento che ci siano vittime lo si possa escludere. Aspettiamo però di entrare in ogni appartamento ma possiamo tirare un sospiro di sollievo"

"Ho visto dei vigili del fuoco con le mani ustionate, stanno svolgendo un encomiabile lavoro, come sempre", ha aggiunto Sala dopo il sopralluogo

"Stiamo trovando delle camere d'albergo però è chiaro che queste persone hanno perso tutto. Sono qua con un paio di jeans e una maglietta e non hanno niente altro", ha detto Sala. "C'è qua già un magistrato e sarà importante verificare subito le responsabilità, ci sono persone che hanno perso tutto. All'ottavo piano sono arrivati i vigili del fuoco ma più su non riescono ad andare. Non riusciamo ancora a fare bilanci, al momento è difficile"

A quanto si è appreso, il fuoco si è propagato probabilmente dall'ultimo piano, forse dalla facciata, facendo crollare le vetrate della faccia e generando una colonna di fumo visibile anche a chilometri di distanza

Le fiamme hanno completamente distrutto la facciata dell'edificio, composta da pannelli che, per via di alcune esplosioni avvenute negli appartamenti, sono saltati anche verso la strada, riempiendo di rottami via Antonini

"L'edificio sicuramente non collasserá perché la struttura centrale in cemento armato non risulta interessata dalle fiamme, a differenza di quella esterna, quella metallica. Quindi il rischio concreto è che possa staccarsi la struttura e venire giù", ha spiegato Carlo Cardinali, funzionario dei vigili del fuoco. "Alcuni appartamenti stanno ancora bruciando anche a causa dell'innesco che c'è stato dalla struttura esterna. Da dove sia partito l'incendio possiamo immaginarlo ma non ancora definirlo con certezza"

"Io sono arrivato fino al quarto piano ma poi era troppo difficile salire - dice Cardinali - La prima squadra è arrivata fino al 15esimo piano ma poi è stata costretta a scendere a causa della temperatura. L'incendio per ora non lo stiamo ancora trattando perché abbiamo dato indicazione agli uomini come priorità di cercare eventuali persone in casa"

"Le operazioni andranno avanti tutta la notte - continua Cardinali - Se le temperature caleranno sará più agevole per noi la salita. Al momento le temperature sono troppe alte, la visibilità manca perché il vano scale è pieno di fumo e quindi il rischio per noi è di non avere la riserva di aria sufficiente per salire, lavorare e poter scendere. Quindi poter uscire all'aperto, un'operazione che impiega 12 minuti"

L'edificio andato in fiamme è la Torre dei Moro, parte residenziale di un progetto di nuova edificazione in attuazione di un Piano di Recupero del Comune di Milano, per un totale di 10.500 metri quadrati di superficie e 315.000 metri cubi di volume. Il complesso è costituito da due piani interrati - adibiti ad autorimesse, posti auto, cantine e locali tecnici - da un piano fuori terra adibito ad attività commerciale e da una parte superiore di appartamenti. C'è poi un edificio a torre residenziale che ha 16 piani e raggiunge i 60 metri di altezza

L'architettura ha una morfologia particolarmente studiata: da un impianto ad andamento orizzontale di edifici con copertura a volta si innalza la torre residenziale di 16 piani che raggiunge i 60 metri di altezza, nella quale abitavano circa 60 famiglie. La forma allungata della torre, dalle due grandi vele asimmetriche, dinamiche, ricorda una nave

"Abbiamo sentito odore di fumo e siamo subito scappati via. Non pensavo fosse così grave", ha raccontato una donna residente nel palazzo. La donna è scappata dal 15esimo piano da dove è partito il rogo. "I vigili del fuoco mi hanno detto che sarebbe partito dall'altro lato del mio piano dove vive un ragazzo che dovrebbe essersi messo in salvo"

"Ci avevano detto che i pannelli che ricoprivano il palazzo erano ignifughi, invece sono bruciati rapidamente come fossero burro", ha raccontato un'altra condomina. "Saranno i tecnici a fare una verifica, ma ricordo perfettamente che ci avevano detto che i pannelli erano resistenti al fuoco", ha detto

"Io ero in terrazzo, abito ad in piano medio alto e ho visto arrivare dei calcinacci infuocati da sopra", racconta una ragazza che ha dovuto lasciare il suo appartamento. "Ho alzato lo sguardo e ho visto che in alto c'erano delle fiamme e ho chiamato i vigili del fuoco che mi hanno detto di uscire subito - ha aggiunto - Insieme a me ho visto che stava lasciando il palazzo un'altra persona"

L'incendio è visibile anche da lontano, per esempio dallo stadio di San Siro

