Cinque minuti di applausi ininterrotti hanno accolto l'uscita del feretro. Il traffico è stato bloccato per qualche minuto. I funerali domani pomeriggio nella Basilica di San Marco
Cinque minuti di applausi ininterrotti, come alla fine di uno spettacolo, mentre il marito Beppe Menegatti gridava 'grazie grazie', hanno accolto l'uscita del feretro di Carla Fracci alla chiusura della camera ardente per l'icona della danza classica morta ieri a 84 anni, allestita per tutto il pomeriggio nel foyer della Scala (CARLA FRACCI: I VIDEO - L'ULTIMA INTERVISTA DI SKY TG24). L'orario fissato era le 17.30, ma si è deciso di prorogare di 10 minuti per consentire al maggior numero di persone di entrare. L'ingresso poi è stato sbarrato anche perché la fila continuava ad allungarsi. Fuori in piazza è rimasta in attesa una piccola folla e il traffico è stato bloccato per qualche minuto. Per tutto il pomeriggio c'è stato lo scampanellio dei tram che passavano in piazza. Dei tranvieri anche una delle corone sistemate davanti all'ingresso principale della Scala. I funerali domani pomeriggio nella Basilica di San Marco.
L'arrivo del feretro tra gli applausi
Il feretro di Carla Fracci è arrivato al teatro alla Scala di Milano, nel cui foyer è stata allestita la camera ardente. Ad accoglierlo il sovrintendente Dominique Meyer e il sindaco di Milano Giuseppe Sala. I funerali avranno luogo domani pomeriggio nella chiesa di San Marco, sempre a Milano. Figlia di un tranviere e di un'operaia, l”Eterna fanciulla danzante” - come la definì Eugenio Montale, era nata il 20 agosto del 1936 nel capoluogo lombardo.
Oltre un centinaio di persone hanno applaudito a lungo la stella della danza all'arrivo del carro funebre. Questa mattina alle 11 in molti erano già in coda, dietro le transenne allestite fuori dal teatro, in attesa dell'apertura al pubblico della camera ardente alle 12. Gli ingressi sono contingentati a causa delle misure anti-Covid. La camera ardente resterà aperta fino alle 18.
Lunghi applausi anche dentro il foyer, all'arrivo del feretro, da parte del corpo di ballo del teatro, degli alunni dell'Accademia, del personale della Fondazione, presenti il direttore del corpo di ballo, Manuel Legris, il direttore musicale Riccardo Chailky. La bara, ricoperta di rose bianche, è entrata nel foyer sulle note dei Crisantemi di Puccini e di un adagio di Mozart per clarinetto eseguiti da un quartetto. Al termine tutti in sala hanno osservato un minuto di silenzio.
Sulla sinistra sono state disposte alcune sedie per la famiglia di Carla Fracci: oltre al marito e al figlio, sono presenti la sorella e i nipoti. Le istituzioni, il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e il governatore lombardo, Attilio Fontana, hanno salutato la famiglia e porto le condoglianze , così anche Roberto Bolle, presente nel foyer.
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Il figlio: "Sarebbe orgogliosa di questo tributo"
Francesco Menegatti, figlio di Carla Fracci, sta ricevendo le condoglianze, commosso, delle decine di cittadini in fila per l'ultimo saluto alla grande étoile. "Sarebbe, anzi sono certo che è, commossa da questo tributo colossale che la Scala, il Teatro, ma il teatro in senso esteso sta facendo alla mia mamma. Entrando qui stamattina ho vissuto uno dei momenti più commoventi della mia vita", ha detto. "È un omaggio che la renderebbe molto felice - ha aggiunto - ma a me piacerebbe venisse ricordata per la sua dignità immensa fino all'ultimo momento, i suoi ultimi giorni sono stati impegnativi ma anche dolci e delicati, ora riposerà il suo corpo stanco".
Carla Fracci aveva 33 anni quando nacque il figlio Francesco e molti di quelli che lavorarono con lei alla Scala gli hanno fatto le condoglianze ricordando quando la vedevano ballare sulle punte e con il pancione. "È vero, non smise mai e io forse sono uscito male perché mi ha sbatacchiato un po' troppo - ha aggiunto sorridendo il 53enne -, mia madre ha sempre dato tutto al teatro, è sempre stata solidale, unita al Teatro in modo indissolubile, avete visto qui le maestranze la parte più nascosta del teatro, quella silente, la parte operaia, quella che fa andare in scena gli spettacoli, lei amava tutto questo e dalle maestranze questo amore era contraccambiato".
Il saluto accorato dei lavoratori della Scala
"Con slancio accorato tutte le lavoratrici e i lavoratori del teatro alla Scala, in modo speciale chi ha più strettamente con lei collaborato, La salutano oggi nel suo teatro, per il suo ultimo viaggio sulle 'punte'". Così in una nota il sindacato Uilcom. "L'arte della Danza portata e diffusa in ogni spazio, alla portata di ogni persona: questa - ricorda il sindacato - la specifica elevazione dell'animo umano per cui Carla Fracci, nostra stella internazionale scaligera per formazione, oltre che milanese di tenace levatura, si è prodigata in tutta la sua lunga carriera artistica. Lottatrice angelicata, attrice di slancio epico, merita adesso un posto nell'Olimpo delle danzatrici".
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Il sindaco Sala: "Ammirata da tutti, troveremo soluzioni per ricordarla"
"Milano perde una parte della sua storia recente. Lei ha amato Milano, profondamente, e credo che raramente si sia visto un ricambio così sincero da parte della città", ha detto Sala a margine dell'arrivo del feretro. "Io ho avuto la fortuna di conoscerla parecchi anni fa e, sentendo gli umori della città, si tratta di uno dei rari casi in cui tutti sono a favore, in cui tutti l'hanno ammirata e amata. - ha aggiunto - È anche una bella storia, nascere in una famiglia normale, con una volontà di costruire qualcosa di importante per te e perché ti sta intorno". "Possiamo anche definirla una sorta di Cenerentola, ma questa è anche un po' Milano, l'idea di dare opportunità a chi lo vuole, l'idea dell'accoglienza per tutti. - ha aggiunto ancora Sala - È chiaro che c'è il dolore, ma c'è anche la consapevolezza di quanto amore è circolato fra lei e la città e questo devo dire che rinfranca". Alla domanda dei cronisti se il Comune le dedicherà una via o una piazza Sala ha risposto che "dobbiamo mantenere la regola dei dieci anni. Però ci ragioneremo, vedremo cosa fare. Il modo per riconoscere il talento e l'amore che lei ha dato a Milano ci spinge a trovare delle soluzioni".
Roma, proposta Corpo Ballo Teatro Opera: "Domani rosa bianca davanti a teatri italiani"
Una rosa bianca per Carla Fracci dai ballerini italiani. Così i danzatori del Corpo di Ballo del Teatro dell'Opera di Roma vogliono ricordare la stella della danza. ''Il 29 maggio nel giorno dei funerale della signora Fracci - scrivono lanciando l' hashtag #unarosabiancapercarla - lasciamo un fiore bianco agli ingressi dei nostri teatri dove risiede ormai l'anima della grande artista. E' una idea meravigliosa, se riuscissimo a condividerla tutti, i nostri teatri potrebbero ricoprirsi di fiori''. ''Questa iniziativa - spiega Claudio Cocino, primo ballerino - nasce dall'impossibilità di partecipare ai funerali ma per unirsi comunque nel ricordo di questa grande artista. Abbiamo pensato di mettere una grande immagine della signora Fracci sulla facciata del nostro teatro, un po' come successe per Lady Diana davanti a Buckingham Palace. Portare un fiore bianco è un gesto simbolico, perché il bianco era il colore della signora Fracci, ma è un gesto spontaneo che nasce dal grande affetto che il Teatro dell'Opera ha per la sua ex direttrice del Corpo di Ballo''. I ballerini dell'istituzione musicale romana si sono dati appuntamento alle 10 del 29 maggio davanti al porticato del Teatro Costanzi.
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