Milano, processo Ruby ter sospeso finché Berlusconi è ricoverato

Lombardia

A prendere la decisione sono stati i giudici della settima penale, accogliendo l'istanza di legittimo impedimento per motivi di salute. Udienza rinviata al 19 maggio

Sospeso il processo milanese sul caso Ruby ter, con sospensione dei termini di prescrizione, fino a che Silvio Berlusconi, ricoverato dal 6 aprile scorso, non sarà dimesso dal San Raffaele (LA STANZA PRIVATA AL SAN RAFFAELETUTTE LE SFIDE DI BERLUSCONI). A prendere la decisione sono stati i giudici della settima penale, accogliendo l'istanza di legittimo impedimento per motivi di salute presentata dal legale Federico Cecconi. Udienza rinviata al 19 maggio, quando si verificherà se ci saranno state o meno le dimissioni. Nel caso in cui l'ex premier uscirà dall'ospedale per quella data, se la difesa segnalerà ancora problemi di salute il tribunale valuterà di disporre una perizia con accertamenti medici.

La decisione

Per i giudici (presidente del collegio Marco Tremolada), "rilevato che l'attuale stato di ricovero costituisce impedimento assoluto a comparire all'udienza e che l'imputato rimane ricoverato", il "processo è sospeso con sospensione dei termini di prescrizione fino alla data delle dimissioni". Il Tribunale ritiene anche "opportuno l'espletamento di una perizia nel momento in cui, una volta dimesso, sarà segnalato dalla difesa il permanere delle attuali condizioni anche in una situazione di dimissioni". Da qui il rinvio all'udienza del 19 maggio, già fissata per la testimonianza di Giuseppe Spinelli, ragioniere di fiducia di Berlusconi. Un'altra udienza è prevista per il 26 maggio. "Se sarà ancora ricoverato ci vedremo qua", ha spiegato Tremolada, ossia nell'aula del Tribunale milanese per disporre il rinvio. "Se verrà dimesso ci vedremo comunque qua per organizzare la perizia, se la difesa avrà segnalato il persistere dei problemi di salute - ha aggiunto Tremolada -. Se la situazione migliorerà ci vedremo invece nella maxi aula della Fiera", dove si svolge, date le restrizioni per l'emergenza Covid, l'attività d'udienza del processo, con al centro le accuse di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza e che vede altre 28 persone imputate.

L'avvocato di Berlusconi: "Ancora strascichi del Covid"

Sulle condizioni di salute di Silvio Berlusconi avrebbero influito anche "gli strascichi del Covid", infezione che ha avuto nei mesi scorsi e da cui poi è guarito. Lo ha spiegato il suo legale, l'avvocato Federico Cecconi, ai cronisti alla fine dell'udienza di oggi. "Sulle sue condizioni mi limito a dire che è ancora ospedalizzato - ha spiegato Cecconi - non fatemi dire altro. Penso che a nessuno di noi possa fare piacere essere ricoverato da tre settimane".

I documenti presentati dalla difesa

Il legale Cecconi oggi in aula ha depositato altri documenti medici sulle condizioni di Berlusconi con "dati sensibili" e che sono stati letti dai giudici. Così la difesa ha esposto, con questo ulteriore deposito di carte, il "perdurare delle condizioni che comportano il mantenimento del ricovero ospedaliero per Berlusconi". Sempre il difensore ha chiarito che "la difesa non si opporrà ad eventuali ulteriori accertamenti che vorrà disporre il tribunale". Il pm Luca Gaglio, da un lato, non si è opposto all'istanza di legittimo impedimento depositata per l'udienza di oggi, data la "patologia in corso accertata", mentre ha sollevato "perplessità" su "prognosi" indicate in altre relazioni mediche per chiedere, come ha fatto la difesa, un "rinvio lungo di 2 o 3 mesi" del processo, perché in queste prognosi, ha detto Gaglio, "si parla al condizionale".

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