Così il governatore: "Sono un po' preoccupato. Anche perché a gennaio dovrebbe iniziare la fase della vaccinazione contro il Covid e in quel momento non possiamo permetterci nessun tipo di recrudescenza del virus"
"Questi assembramenti rischiano di mettere in gioco tutta la fatica fatta in questi mesi. Sono stati difficili, duri, settimane durante le quali abbiamo dovuto rinunciare a gran parte della nostra libertà. Adesso quello che viene letto come un via libera rischia di rovinare tutto". Lo ha detto a Mattino 5 il governatore lombardo, Attilio Fontana, sulla situazione di ieri, primo giorno di zona gialla, a Milano. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA - LA SITUAZIONE A MILANO - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI - LE DICHIARAZIONI DI GIUSEPPE SALA)
Le dichiarazioni
"Sono un po' preoccupato - ha aggiunto - anche perché a gennaio dovrebbe iniziare la fase della vaccinazione contro il Covid e in quel momento non possiamo permetterci nessun tipo di recrudescenza del virus". E ancora: "Io confido molto nei nostri cittadini. Quello che chiediamo non è una limitazione alla loro libertà, ma un'attenzione particolare per evitare che la loro libertà venga ancora limitata in maniera più pesante. Dobbiamo fare qualche sacrificio ma soprattutto in questo momento prestare qualche attenzione in più. Bisogna purtroppo tenere conto di quello che succede nelle vie. Quando ci si trova in presenza di una situazione come quella di ieri evidentemente c'erano troppo persone e questo è un assembramento che rischia di essere il veicolo molto privilegiato dal virus per ricominciare a diffondersi". Per Fontana "è estremamente difficile trovare un equilibrio, anche perché a un negozio si può impedire l'accesso, ma in centro città è praticamente impossibile. Bisogna fare riferimento alla propria coscienza, rendersi conto che certe situazioni possono essere pericolose. Altrimenti l'alternativa è quella di cui parla il Governo, di ricominciare a chiudere e a limitare la libertà, gli eccessi, gli spostamenti da Comune a Comune e io non voglio arrivare a quei punti. Vorrei che la gente potesse essere libera". Ai cittadini, "nessuno dice hai torto, però se la conseguenza è che tra un mese ci troviamo ancora con le rianimazioni che si riempiono...".
"Scuola? Scaglionare ingressi in classe e al lavoro"
Infine: "Come Regione stiamo coordinando una serie di tavoli con le Province per cercare di organizzare quello che io chiedo al Governo dalla scorso mese di maggio: per evitare assembramenti sul trasporto pubblico locale è necessario dilazionare gli ingressi è l'inizio delle diverse attività, sia scolastiche sia lavorative. Questo è l'unico sistema". Per Fontana, "dobbiamo fare in modo che la gente inizi in orari differenziati, in modo che non si presentino tutti alle singole fermate. Adesso noi stiamo preparando un progetto che manderemo al Governo sperando che ci venga incontro, perché sono scelte che, soprattutto per quanto riguarda l'inizio delle attività lavorative, comportano delle determinazioni e degli accordi a livello nazionale, perché vanno a incidere sui contratti nazionali di lavoro". Successivamente, Fontana ha detto la sua sui numeri attuali in Lombardia sui contagi, a margine dell'evento Direzione Nord "What comes next": "Sono buoni in regione per cui noi dobbiamo fare riferimento a quello. Dobbiamo invitare la gente se vuole mantenere quei dati a mantenere le disposizioni, cercare di rimanere distanziati, tenere la mascherina, lavarsi le mani ed evitare di creare assembramenti".
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