Covid Lombardia, Fontana: "Inaccettabile il divieto di spostarsi a Natale"

Lombardia

Secondo il governatore lombardo il provvedimento "non tiene conto della realtà lombarda". Fontana ha inoltre annunciato che se i parametri continueranno ad essere quelli attuali "l'11 di dicembre dovremmo diventare zona gialla"

"Non ci si potrà spostare di comune in comune il giorno di Natale e Santo Stefano. Lo ritengo assolutamente inaccettabile perché non tiene conto della realtà lombarda. Sono cose che vanno nella direzione di una segregazione dei nostri cittadini, soprattutto degli anziani che rischiano di dover trascorrere le feste da soli". Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, in un'intervista che andrà in onda questa sera su Telelombardia. Il divieto, inserito nel Dpcm che verrà approvato nella notte, è stato definito una "ingiustificata limitazione" dal governatore lombardo, che ha spiegato di aver proposto "di creare un percorso privilegiato" magari "utilizzando emendamenti" a qualche provvedimento per eliminare tale provvedimento. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI LIVE LE REGIONI CHE POTREBBERO CAMBIARE COLORE)

"Parere delle regioni non è stato considerato"

"Sono arrivate tutte queste limitazioni contenute in un decreto legge sul quale noi non possiamo intervenire. Dobbiamo accettare quello che in realtà avremmo dovuto concordare", ha sottolineato Fontana. "Ci siamo sentiti con il governo 48 ore fa, poi non abbiamo saputo più niente. Quello che non abbiamo accettato è questo metodo, se dovevamo incontrarci con il Governo per discutere nel merito, non potevamo emettere un provvedimento che è diventato legge prima che noi ci incontrassimo. Non è stato preso in considerazione il parere delle regioni. Lo spostamento tra comuni si poteva fare a livello provinciale". 

Le Regioni inoltre nell'incontro di oggi con il governo (IL LIVE) hanno espresso il loro "disappunto per l'approvazione del decreto legge che è stato fatto nella notte e sostanzialmente ha impedito di poter entrare nel merito di una parte consistente". "Abbiamo ribadito come questa scelta crei delle situazioni di difficoltà ai cittadini che si vedono nell'impossibilità di vedere i propri parenti, i nonni o i genitori anziani, e che crea un differente modo di comportamento tra le grandi città e i piccoli comuni. E' una situazione che noi ritenevamo di dover rivalutare" ma "non abbiamo potuto entrare nel merito", ha detto Fontana.

"Se valori in linea zona gialla da 11 dicembre"

"Se i parametri continueranno ad essere quelli che oggi sono, e forse miglioreranno anche - ha poi spiegato il governatore lombardo -, noi l'11 di dicembre dovremmo diventare zona gialla, terminate le tre settimane necessarie per il passaggio. Di cui una di avvicinamento e una di mantenimento". Il passaggio della Lombardia a zona gialla "dovrebbe essere automatico se i numeri continueranno così", ha aggiunto Fontana. Il cambio di zona dovrà essere ratificato da una ordinanza firmata dal ministro della Salute Roberto Speranza. 

"Il nostro sacrificio - ha detto ancora il governatore - è valso perché abbiamo abbassato la linea del contagio e abbassato la pressione sugli ospedali e il pericolo che tanti nostri cittadini correvano. Da un punto di vista sanitario è servito molto. Con i numeri che abbiamo avuto negli ultimi 5-6 giorni sono più tranquillo. La situazione sta migliorando in maniera sostanziale, dobbiamo continuare con cautela ma l'impegno dei nostri cittadini, ai quali va la nostra riconoscenza e il nostro grazie, è stato sicuramente ripagato", ha concluso.

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