
Si attende la decisione della Cabina di regia Cts-ministero della Salute, prevista per venerdì, che potrebbe approvare lo spostamento di alcuni territori in fasce di rischio diverse da quelle in cui si trovano ora. Marche ed Emilia-Romagna potrebbero diventare gialle, mentre Lombardia e Piemonte rimarranno arancioni (quindi con divieto di spostamento al di fuori dei Comuni). L'Abruzzo, per ora, resta in zona rossa

C'è attesa per la decisione della Cabina di regia Cts-ministero della Salute che potrebbe approvare lo spostamento di alcune Regioni in fasce di rischio diverse da quelle in cui si trovano ora. Secondo le ultime ipotesi, la Regione Marche andrà in zona gialla da domenica 6 dicembre. E la stessa sorte potrebbe toccare anche all'Emilia-Romagna, all'Umbria, alla Basilicata e alla Puglia. Sembra invece che Lombardia e Piemonte rimarranno arancioni
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Le decisioni degli esperti andranno a cambiare anche il quadro degli spostamenti in Italia in vista del ponte dell'Immacolata: fra le Regioni di fascia gialla, infatti, ci si potrà muovere liberamente
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"Abbiamo riportato l'Rt a 0,91, c'è un calo di accessi ai pronto soccorso, continuando così nel giro di due settimane, vicino alle feste, tutte le Regioni saranno gialle", ha spiegato il premier Conte nella conferenza stampa in cui ha illustrato le misure del nuovo Dpcm in vigore dal 4 dicembre
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La Lombardia e il Piemonte si trovano ora in zona arancione e dovranno probabilmente attendere ancora per il passaggio in area gialla
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Per passare a un colore con meno restrizioni, secondo le regole stabilite dal governo, devono infatti trascorrere almeno 14 giorni. E Lombardia e Piemonte sono arancioni solo dal 29 novembre

Almeno fino al prossimo 11 dicembre, quindi, tali regioni non dovrebbero cambiare colore. Limitati, dunque, anche gli spostamenti: restano proibiti quelli fuori dal proprio Comune, salvo che per motivi di lavoro, necessità e urgenza

"Se i parametri continueranno a essere quelli di oggi e forse miglioreranno anche, l'11 dicembre dovremmo diventare zona gialla", ha confermato il governatore lombardo Attilio Fontana. "Il nostro sacrificio è valso, perché abbiamo abbassato la linea del contagio e abbassato la pressione sugli ospedali e il pericolo che tanti nostri cittadini correvano. La situazione sta migliorando in maniera sostanziale, dobbiamo continuare con cautela", ha aggiunto

Si attendono notizie anche sulla Calabria, arancione dal 29 novembre. L'1 dicembre il presidente facente funzioni Nino Spirlì ha firmato l'ordinanza n. 92 che prevede ulteriori misure. Otto comuni calabresi sono stati dichiarati zona rossa: Bagnara Calabra, Platì, Bruzzano Zeffirio e Cardeto (in provincia di Reggio Calabria), Pallagorio, Cotronei, Isola Capo Rizzuto (Crotone) e Mileto (Vibo Valentia)

Cambiamenti potrebbero interessare invece la Toscana, il Friuli-Venezia Giulia e la provincia autonoma di Bolzano

La Toscana dovrebbe passare da rossa ad arancione, come l'Alto Adige, mentre il Friuli-Venezia Giulia tornerebbe giallo

Sulla questione della Toscana il governatore Giani ha spiegato: "La Toscana sarà zona rossa fino a sabato, da domenica entriamo nell'arancione. Me lo ha detto il ministro Roberto Speranza: è il combinato disposto della lettura del Dpcm e dei dati che abbiamo visionato. Sabato purtroppo però ho paura che i negozi saranno ancora chiusi"

Resta invece rosso l'Abruzzo. "In attesa che la Cabina di regia produca il report settimanale", previsto per venerdì, "tutte le Regioni restano fino a sabato nell'attuale fascia di rischio. Sulla particolare situazione dell'Abruzzo continua l'interlocuzione istituzionale", ha fatto sapere lo staff del presidente Marsilio. L'Abruzzo aveva anticipato l'introduzione della zona rossa con un'ordinanza che scade oggi, 3 dicembre. Negli ultimi giorni il governatore ha sollecitato Speranza affinché fossero anticipate le tempistiche per il passaggio in fascia arancione

"Se da un lato il Ministero è tenuto ad applicare all'Abruzzo le stesse procedure e tempistiche previste per tutti - si legge nella nota dello staff di Marsilio - dall'altro vi è piena disponibilità a valutare in tale contesto quanto fatto dalla Regione in autonomia, anticipando i tempi dei provvedimenti e le relative decorrenze". "Attenderemo l'esito del report settimanale - dice Marsilio - fiduciosi che registrerà un'ulteriore tendenza al miglioramento e valori compatibili con la zona arancione, come già avviene da venerdì scorso"

Si trovano già in zona gialla Lazio, Liguria, Molise, Provincia autonoma di Trento, Sardegna, Sicilia e Veneto
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