Covid Milano, i ristoratori: "Violenza accadrà ancora". Nuove contestazioni in città

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 "Succederanno ancora - prevede Paolo Peroli del Comitato Territoriale Esercenti che il 22 ha manifestato pacificamente sotto la Regione -. C'è tanta rabbia per le strade". Nel pomeriggio una trentina tra imprenditori, ristoratori e partite Iva si sono radunati davanti palazzo Marino. Protesta degli ambulanti sotto Palazzo Lombardia. A Milano 1.940 nuovi casi, di cui 768 in città

A Milano gli episodi di violenza non sono ancora finiti: di questo sono convinti i ristoratori e gli esercenti che si dissociano assolutamente dagli incidenti di ieri sera che considerano un danno per la categoria. Intanto, la Procura nelle prossime ore aprirà un'inchiesta sulla guerriglia di ieri sera, dopo la denuncia di 28 persone, ci cui 13 sono minori, per danneggiamento e violenza a pubblico ufficiale. 

Non sono d'accordo su un nuovo lockdown ora”, ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, commentando le parole di Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, il quale ha affermato che sarebbe necessaria una nuova chiusura a Milano e Napoli. Nel pomeriggio, una trentina tra imprenditori e partite iva si sono radunati davanti palazzo Marino per contestare le restrizioni. Ambulanti, invece, sotto Palazzo Lombardia. Intanto, oggi nella città metropolitano sono stati registrati 1.940 nuovi casi, di cui 768 nel solo capoluogo. (LE MANIFESTAZIONI - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LA SITUAZIONE IN LOMBARDIA - MAPPE E GRAFICI DEI CONTAGI)

19:17 - Tassisti in protesta a Milano, corteo di auto in centro

Un centinaio di tassisti è partito in auto dal piazzale antistante la stazione Centrale di Milano per un corteo di auto che terminerà in piazza della Scala. E' una delle tante manifestazioni di protesta contro le limitazioni previste dal nuovo decreto anti Covid che stanno attraversando il Paese. I conducenti hanno percorso il centro città suonando i clacson, creando inevitabili problemi alla circolazione stradale.

18:34 - La situazione negli ospedali milanesi

Pazienti che arrivano al Pronto Soccorso con brutte polmoniti da Covid che fino a 3-4 giorni fa non si vedevano, molti costretti ad aspettare per trovare un posto in reparto e i vari ospedali che ogni giorno devono destinare nuovi posti letto ai malati di Covid. Agli ospedali San Paolo e San Carlo di Milano hanno aperto 3 nuovi reparti, da sabato 24 a oggi, per questi pazienti mentre al Niguarda devono recuperarne circa 20 al giorno. Il quadro che emerge dagli ospedali milanesi parla di una situazione in costante peggioramento. Stando agli ultimi dati, al Policlinico sono 240 i malati Covid ricoverati, di cui 12 in terapia intensiva, cui vanno aggiunti gli altri 10 presso il padiglione della Fiera. All'ospedale Sacco invece oggi sono 241 i ricoverati, di cui 15 in terapia intensiva e al Niguarda 263, di cui 22 in terapia intensiva, e il resto tra i reparti di malattie infettive e medicina interna. Al Niguarda, a differenza di marzo dove si sono avuti 400 pazienti ricoverati per Covid e praticamente non arrivava quasi nessuno per altre patologie, ora si aggiungono le persone che arrivano per altri problemi e vanno comunque assistite. E da due settimane il trend di crescita dei ricoveri ha preso il turbo se si considera che ad agosto erano 10 i malati in reparto, 20 giorni fa erano 29, e ora si è arrivati a 263. Situazione difficile anche agli ospedali Santi Paolo e Carlo, dove ad oggi sono ricoverati complessivamente 312 malati Covid.

18:20 - In Lombardia 5.035 nuovi casi, 1.940 a Milano

A fronte di 29.960 tamponi effettuati, sono 5.035 i nuovi casi di coronavirus accertati in Lombardia, con un rapporto tra test e positivi pari al 16,8%, in linea con quella di ieri (16,7%). Sono 58 i decessi registrati nelle ultime 24 ore, che portano il totale delle vittime da inizio emergenza a 17.310. In terapia intensiva sono attualmente ricoverati 271 pazienti, 29 in più rispetto a ieri, mentre le persone in cura negli altri reparti sono 2.715, 256 in più. I nuovi guariti e dimessi sono 418. È quanto rende noto la Regione attraverso il bollettino odierno.

Nella città metropolitana di Milano registrati 1.940 nuovi casi, di cui 768 nel solo capoluogo.

17:02 - Ambulanti incontrano consiglieri regionali

"Hanno chiesto che la loro posizione sia rappresentata a Roma. Il problema è che non rientrano in alcuna categoria Ateco e bisognerà trovare altre forme per sostenerli". Dario Violi, consigliere regionale dei 5 Stelle ha così sintetizzato il colloquio avuto con i rappresentanti degli ambulanti che manifestano a Palazzo Lombardia. Con lui c'era anche il presidente della Commissione attività produttive il leghista Gianmarco Senna, che, all'uscita ha avuto un serrato confronto con i manifestanti. "Se sono qui è per ascoltare", ha detto Senna.

16:46 - Rinviata per Covid esposizione Cerri a Milano

"A causa dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 la mostra di Giancarlo Cerri "Quando l'orbo ci vedeva bene" in programma al Centro Culturale di Milano da domani a domenica 15 novembre è stata spostata a data da destinarsi". Lo rendono noto gli organizzatori.

16:29 - Primi casi positivi dallo screening al Tribunale di Milano

Primi casi di positività tra i lavoratori a Palazzo di Giustizia di Milano registrati con il piano di screening di massa con tamponi rapidi scattato da ieri, gestito dal personale di Ats e organizzato in collaborazione con Regione Lombardia, e che coinvolgerà tutti i magistrati, il personale amministrativo e di polizia giudiziaria del Palagiustizia, dove ormai da giorni con l'acuirsi dell'emergenza Covid si contano sempre più contagi. Nei giorni scorsi, in particolare, 6 pm erano risultati positivi, ma anche giudici, tirocinanti e personale di pg. Da quanto si è saputo, su oltre 100 test effettuati tra ieri e oggi su pm e personale degli uffici della Procura sono stati accertati finora non più di 5 casi positivi (tra amministrativi e polizia giudiziaria), una percentuale non molto alta, ma lo screening ancora per tutta questa settimana coinvolgerà le circa mille persone che lavorano in Procura. E quindi altri casi ancora potrebbero essere accertati nelle prossime ore e nei prossimi giorni e che faranno scattare le procedure anti-Covid con l'isolamento fiduciario e la quarantena per i contatti stretti. Un ufficio di un pm e la relativa segreteria sono già stati chiusi in attesa di sanificazione, dopo che è risultato contagiato un dipendente amministrativo. Dalla prossima settimana lo screening coinvolgerà anche tutte le migliaia di lavoratori degli altri uffici giudiziari del palazzo.

16:27 – Sala: “Sbagliato chiudere l'Area C”

Chiudere Area C, la zona a traffico limitato del centro cittadino, in questo momento di pandemia "è sbagliato" secondo il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che ha parlato del tema con Milena Gabanelli a Dataroom del Corriere della Sera. "Dove le mettono quelle macchine, non possiamo andare avanti a esemplificazioni. Uno va in centro, ci va per lavorare perché se ci deve andare per altro adesso si sta a casa, e dove le mette le auto?- ha spiegato Sala -. Non esiste. A parte che ho il sospetto che facendolo incentiviamo di più la gente ad andare in centro e questo adesso è un problema. Il tema di Area C viene strumentalizzato ed è una delle centinaia di questioni su cui si ha che fare poi con il bilancio".

16:07 - Ambulanti adirati ma pacifici sotto sede Lombardia

Rumorosi, arrabbiati ma pacifici i lavoratori della Fiva, l'organizzazione che rappresenta i lavoratori ambulanti e delle fiere hanno protestato sotto la Regione Lombardia contro la chiusura loro imposta dal nuovo Pdcm contro la diffusione del Coronavirus. Chiedono al presidente della Regione Attilio Fontana che si faccia interprete delle loro esigenze e del loro "ruolo nell'economia" dal momento che il settore conta circa 40mila imprese e altrettante famiglie. "Abbiamo fatto venire solo delle rappresentanze - ha spiegato uno di loro - non le masse, che pure avremmo potuto mobilitare. Facciamo i mediatori, ma la rabbia è tanta, è lo facciamo prima che i buoi scappano dalle gabbie". I lavoratori hanno esposto striscioni come 'Il tempo è scaduto, ora abbiamo bisogno di aiuto. E hanno urlato più volte 'Vergogna, vergogna' nel sottofondo assordante di fischietti e trombette.

16:03 - Protesta dei ristoratori davanti palazzo Marino

“Dovevate potenziare i mezzi pubblici e non chiudere i locali”, “Chiusi per incapacità governativa”. Dai ristoratori agli allenatori delle palestre, una trentina di piccoli imprenditori e partite Iva con questi slogan sono scesi ancora in piazza a Milano, davanti a Palazzo Marino, per protestare contro l'ultimo Dpcm, prendendo le distanze da chi ieri sera ha trasformato la contestazione in violenza. "Non c'entriamo niente con quelli là - assicura l'organizzatore Paolo Polli, ristoratore milanese che dall'estate lotta contro le restrizioni anti-Covid per gli esercizi commerciali -. La violenza ci preoccupa. I cortei sono difficili da controllare, si infiltrano quelli che vogliono rubare, gli sciacalli, e qua abbiamo problemi con le baby gang".

15:30 - Università Cattolica sospende lezioni presenza a Milano e Brescia

Visto l'aumento dei contagi da Covid, l'università Cattolica ha deciso di sospendere da domani all'8 novembre le lezioni in presenza nelle sedi di Milano e Brescia. con l'eccezione di quelle della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali. Gli orari delle lezioni non cambiano e i docenti che lo vogliono potranno fare lezione dalle aule. L'università resterà infatti comunque aperta e i servizi saranno garantiti anche se è aumentato il personale in smart working. Laboratori, attività seminariali e attività extracurriculari, autorizzate dai presidi delle varie Facoltà, potranno essere svolti in presenza, nel rispetto delle disposizioni di legge e dei protocolli di sicurezza sanitaria di cui si è dotato l'Ateneo. Per le sedi di Piacenza e di Cremona la didattica continua a svolgersi anche in presenza per i soli corsi della facoltà di Scienze agrarie, ambientali e alimentari e della facoltà di Economia e Giurisprudenza.

15:15 - Sala: “Non sono d'accordo su un nuovo lockdown ora”

"Non sono d'accordo adesso" su un lockdown a Milano. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato le parole di Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute, che ha detto che sarebbe "necessario" un lockdown a Milano e Napoli. Sala era in diretta con la giornalista Milena Gabanelli a Dataroom del Corriere della Sera. "Non mi hanno consultato, non credo che sia così e lo dico nel rispetto di Ricciardi - ha aggiunto -, ho appena ricevuto un sms di un virologo di cui mi fido molto che dice che ieri c'erano circa 80 pazienti intubati a Milano e 200 in Lombardia. Anche nella peggiore delle ipotesi avremmo 10-15 giorni per decidere un eventuale lockdown. La media intensità di cura è il punto che intasa gli ospedali, che hanno il tema di una massa enorme di ricoveri. Non credo sia irrisolvibile e che ci debba portare a un lockdown generale adesso". Alla giornalista che gli ha chiesto se potrà esserci una chiusura totale tra 15 giorni il sindaco Sala ha risposto che "non ho elementi per dirlo".

14:55 - Scontri a Milano, pronta inchiesta della Procura

La Procura di Milano aprirà nelle prossime ore un fascicolo di indagine sui disordini avvenuti ieri sera a Milano nel corso della manifestazione non autorizzata contro il nuovo Dpcm per contenere il coronavirus. Un fascicolo dove entreranno le denunce per danneggiamento e violenza a pubblico ufficiale a carico delle 15 persone maggiorenni portate in questura ieri sera e poi le informative degli investigatori della Digos che lavoreranno sulle immagini della guerriglia di ieri per arrivare all'identificazione di altre persone.

12:33 - Giuseppe Sala: "Trasporto aereo tornerà a normalità nel 2024"

Il Comune di Milano "è azionista di maggioranza assoluta di Sea", la società che gestisce gli aeroporti cittadini di Linate e Malpensa, "vediamo tutta una serie di studi sul trasporto aereo e ci dicono che si tornerà al pre Covid tendenzialmente nel 2024". Lo ha sottolineato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala.

11:50 - Ristoratori Milano, violenza risuccederà ancora

A Milano gli episodi di violenza non sono ancora finiti: di questo sono convinti i ristoratori e gli esercenti che si dissociano assolutamente dagli incidenti di ieri sera che considerano un danno per la categoria. "Succederanno ancora - prevede Paolo Peroli del Comitato Territoriale Esercenti che il 22 ha manifestato pacificamente sotto la Regione -. C'è tanta rabbia per le strade, e piccoli imprenditori non hanno i soldi non solo per far andare avanti le loro attività ma proprio per sopravvivere. E si allargherà anche ai piccoli centri. Ci dissociamo assolutamente da eventi violenti come quelli di ieri, e come quelli che possono risuccedere nelle prossime ore e nei prossimi giorni" aggiunge Alfredo Zini, uno dei ristoratori che ieri ha organizzato un presidio davanti alla prefettura di Milano. 

11:34 - Annullati concerti De Gregori a Dal Verme Milano

A seguito delle recenti decisioni governative in merito alla sospensione delle attività di teatri, cinema e luoghi di spettacolo, i concerti di Francesco De Gregori previsti nel mese di dicembre 2020 al Teatro Dal Verme di Milano sono stati cancellati. Questo è quanto si legge in una nota degli organizzatori. I biglietti acquistati per i concerti di "Off the record", previsti il 4, 5 e 6 dicembre, verranno rimborsati (compresi i diritti di prevendita).

10:52 - 28 denunciati scontri Milano, 13 minori

Sono state 28 le persone denunciate per danneggiamanto e violenza a pubblico ufficiale a seguito degli incidenti verificatesi ieri a Milano in una manifestazione non autorizzata contro il nuovo Dpcm per contenere il Coronavirus. Tredici dei denunciati sono minorenni, tra questi alcuni hanno piccoli precedenti. Diciotto sono italiani e dieci stranieri. Denunciata anche una ragazza anarchica mentre i restanti non sono riconducibili a gruppi conosciuti.

8:37 - 28 persone in questura per disordini Milano

Sono 28 le persone che sono state accompagnate in questura in seguito degli incidenti di ieri sera a Milano durante una manifestazione non autorizzata contro i provvedimenti per il contenimento del Coronavirus. La loro posizione è al vaglio degli investigatori per i provvedimenti a loro carico. Alla protesta hanno partecipato alcune centinaia di persone e gli autori dei disordini sarebbero in particolare giovanissimi. Danni soprattutto a dehors di locali, monopattini e biciclette a noleggio, a un tram, mentre è stata scagliata una bottiglia incendiaria contro un'auto della Polizia locale che non è stata colpita. 

7:21 - A Milano un poliziotto ferito

Molotov e danneggiamenti nel capoluogo lombardo. Le forze dell'ordine hanno lanciato lacrimogeni contro i manifestanti che stavano a loro volta lanciando pietre e bottiglie davanti alla sede della Regione Lombardia, in via Melchiorre Gioia. Due persone sono state fermate. Un poliziotto è stato ferito, sembra in maniera non grave, davanti alla Stazione Centrale.

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