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Coronavirus, Zangrillo: "Berlusconi era preoccupato"

Lombardia
©LaPresse

Così il professore: "Era provato. L'hanno visto tutti. E in questi giorni, forse, è stato anche un po' spaventato, perché l’evoluzione della malattia non lascia scampo se si perde del tempo"

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"Mi sono accorto che c'era un'evoluzione del virus strana, veloce e repentina, che dovevo approfondire. Sulla base di una Tac fatta nella notte (il 4 settembre, ndc), il primo vero, grande problema che ho dovuto affrontare è stato quello di obbligare un paziente che si sentiva ancora bene a un ricovero ospedaliero". Sono le parole del professor Alberto Zangrillo nell'intervista rilasciata a Il Corriere della Sera. Parlando del ricovero di Silvio Berlusconi, risultato positivo al Coronavirus e poi, dopo qualche giorno, ricoverato al San Raffaele. Da dove è stato dimesso ieri. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - MAPPE E GRAFICI DEL CONTAGIO)

Le dichiarazioni

Questo per l'ex presidente del Consiglio non è stato un ricovero uguale agli altri: "Io li ho conosciuti tutti quelli degli ultimi 20 anni - ha proseguito Zangrillo -. Credo ci sia stata una cosa che richiama una delle caratteristiche veramente negative del Covid-19: ti obbliga alla solitudine e ad affrontare la malattia da solo. Berlusconi era emozionato. Era provato. L'hanno visto tutti. E in questi giorni, forse, è stato anche un po' spaventato, perché l’evoluzione della malattia non lascia scampo se si perde del tempo. Lui questa volta credo abbia avuto voglia di dirmi che stava vivendo qualcosa che lo preoccupava veramente. È un uomo molto razionale per cui, se c'è una terapia che è una terapia esatta per la cura della patologia, è il primo a capirlo. Ma l'evoluzione di una malattia infettiva può, soprattutto quando non c'è una terapia specifica, sfuggire di mano e presentare un quadro clinico molto negativo. Questo tipo di percezione lui l'ha avvertita». Poi: "Tutto ciò è molto umano. Lo lego alle sfaccettature che questa malattia ci ha presentato. Anche chi ha mantenuto un comportamento razionale e anche chi ha mantenuto un comportamento molto freddo può avere avuto dei momenti in cui si è sentito solo e non sapeva con chi sfogarsi".