Milano, investì e uccise vigile nel 2012: fermato per due furti in abitazione

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Il ragazzo che travolse l’agente di polizia locale, all’epoca minorenne, era stato condannato a 9 anni e 8 mesi per l’omicidio. È stato bloccato ieri, dopo le indagini della squadra mobile, per dei colpi che avrebbe messo a segno con altri due giovani il 22 febbraio

Remi Nikolic, il giovane che nel 2012 da minorenne a bordo di un suv travolse e uccise l'agente di Polizia locale Niccolò Savarino a Milano, è stato fermato oggi per due furti in abitazione che avrebbe commesso con altri due giovani il 22 febbraio. Undici giorni prima Nikolic, difeso dal legale David Russo e condannato dai giudici minorili a 9 anni e 8 mesi, aveva finito di scontare la pena per l'omicidio. Il fermo per Nikolic, che ora ha 26 anni, e per altri due complici di 26 e 23 anni è stato disposto dal pm Francesca Crupi dopo le indagini della squadra mobile.

I furti

Lo stesso pm nel provvedimento di fermo segnala che il giovane "appena uscito dal carcere, solo 11 giorni dopo è tornato a delinquere". Nello stesso giorno, secondo l'accusa, il giovane e gli altri due sarebbero entrati prima in un appartamento portando via borse, orecchini e altri beni per 100mila euro di valore, oltre a carte di credito e documenti, e poi in un altro dove avrebbero preso gioielli d'oro.

Le intercettazioni

A carico dei tre ci sono anche intercettazioni telefoniche e ambientali e, secondo gli investigatori, Nikolic aveva nell'ultimo periodo disponibilità economiche per spostarsi anche all'estero. In particolare, si sarebbe recato in Belgio per "affari" ed era pronto a partire per la Spagna. 

I processi per il vigile ucciso

Nikolic, che all'epoca dell'omicidio aveva 17 anni, nel luglio di 3 anni fa aveva ottenuto su istanza dell'avvocato Russo l'affidamento in prova, dopo 5 anni e mezzo di carcere minorile. L'11 febbraio scorso aveva finito di scontare la pena. Tre giorni fa Milos Stizanin, serbo 26enne che era in auto con Nikolic il 12 gennaio 2012, quando investì il vigile che effettuava un controllo di routine in un parcheggio, è stato assolto dall'accusa di concorso in omicidio. Il giovane, difeso dai legali David Russo e Lorenzo Castiglioni, è tornato libero al termine del processo che si era riaperto per la modifica dell'accusa da favoreggiamento a concorso in omicidio, avvenuta nel corso del procedimento.

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