"Siamo pronti per gli esami e per il rientro a settembre", commenta Cesare Botti, preside del liceo artistico Giacomo e Pio Manzù
In un liceo di Bergamo, una delle città più colpite dalla diffusione del Coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE - L'INTERVISTA AL PAZIENTE 1 - L'EMERGENZA IN LOMBARDIA), nelle aule sono già stati collocati dei divisori in plexiglass attorno a ciascun banco. "Siamo pronti per gli esami e per il rientro a settembre", commenta Cesare Botti, preside del liceo artistico Giacomo e Pio Manzù. (LE FOTO DELLE AULE)
Le proposte della ministra Azzolina
Banchi divisi da pannelli in plexiglass ma anche lezioni in musei, cinema, teatri e negli spazi aperti, aprendosi al territorio: questi gli spunti forniti dal ministro dell'Istruzione Lucia Azzolina in vista del rientro a scuola a settembre dei circa 8 milioni di studenti italiani. Il ritorno alla didattica a distanza ci sarà solo nel caso malaugurato di ritorno della pandemia e sarà regolato da linee guida specifiche.
La discussione alla Camera
Sul decreto Scuola seduta fiume alla Camera: si discute dopo che nella conferenza dei capigruppo di giovedì sera non è stato trovato un accordo sul voto finale. Ieri Montecitorio ha dato il via libera alla fiducia posta dall’esecutivo sul testo con 305 sì, 221 no e 2 astenuti. Il decreto decade domenica e deve dunque essere convertito in legge entro sabato, quindi è necessaria una mediazione per accorciare i tempi. Tra gli argomenti più controversi proprio l’ipotesi di dividere i banchi delle aule con dei divisori in plexiglass, "anche per garantire maggiore sicurezza" nel quadro dell'emergenza coronavirus, ha spiegato la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina.