Coronavirus, Gallera: "Contro la Lombardia attacchi inaccettabili"

Lombardia

"Questo è un popolo che con orgoglio difende il proprio sistema sanitario, economico, che con orgoglio difende le cose che ha fatto e quello che vuole fare, cioè ripartire e tornare ad essere la locomotiva del Paese", ha sottolineato l'assessore al Welfare

L'assessore al Welfare della Lombardia, Giulio Gallera, è presente alla manifestazione organizzata dal centrodestra a Milano, in concomitanza con quella in piazza del Popolo a Roma (FOTO). "Siamo qui anche per rivendicare l'orgoglio di una Regione che è stata oggetto di attacchi inaccettabili e assolutamente inverecondi e immotivati", ha dichiarato l'esponente di Forza Italia parlando delle decisioni prese dalla Lombardia durante l'emergenza Coronavirus (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI IN DIRETTA - LO SPECIALE - L'EMERGENZA IN LOMBARDIA).

"Popolo che con orgoglio difende il proprio sistema sanitario"

"Questo è un popolo che con orgoglio difende il proprio sistema sanitario, economico, che con orgoglio difende le cose che ha fatto e quello che vuole fare, cioè ripartire e tornare ad essere la locomotiva del Paese - ha sottolineato l'assessore-. Il 2 giugno è una giornata simbolica, il presidente Mattarella ha richiamato all'unità e noi oggi siamo qua per ringraziare i tantissimi italiani, soprattutto infermieri e medici che nel momento del bisogno sono venuti a lavorare da tutte le Regioni e anche da tutto il mondo. Segno di una grande solidarietà e vicinanza".

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"Su zona rossa magistratura fa il suo lavoro, siamo sereni"

"La magistratura fa il suo lavoro, noi l'abbiamo sempre rispettato andando a collaborare a Bergamo e non commentiamo le cose che dice", ha spiegato l'assessore rispondendo ai giornalisti che gli hanno chiesto se si sente più sollevato del fatto che la procura di Bergamo abbia dato ragione alla Regione sull'istituzione della zona rossa ad Alzano Lombardo e Nembro. "Abbiamo sempre fatto del nostro meglio e il massimo in un momento drammatico in cui le scelte andavano fatte in pochi minuti, con l'unico obbiettivo sempre di salvare la vita alle persone - ha aggiunto -. Questo è stato l'unico motivo che ha mosso i dirigenti degli ospedali, dell'unità di crisi e noi che abbiamo fatto delle scelte politiche. Siamo sereni in questo e nel tempo anche gli scienziati stanno iniziando a dare la giusta dimensione, oggi c'è il presidente della società di epidemiologia che dà un quadro di quello che è successo qua. Mi sembra che si sta iniziando, quando non si vuole polemizzare ma si valutano i dati, a evidenziare la unicità drammatica di quello che è successo in Lombardia e lo sforzo che abbiamo messo in campo", ha concluso.

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