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Coronavirus Lombardia, caso Alzano: Bonometti convocato dai pm

Lombardia

Il presidente di Confindustria Lombardia è stato convocato come persona informata sui fatti dalla Procura di Bergamo che sta indagando sulla mancata chiusura del pronto soccorso dell'ospedale di Alzano, sulle morti nelle Rsa e facendo approfondimenti sulla mancata istituzione della zona rossa

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La Procura di Bergamo ha convocato, come persona informata sui fatti, il presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti. Nelle prossime ore verrà fissata la data dell'audizione con i pm che indagano sulla mancata chiusura del pronto soccorso dell'ospedale di Alzano Lombardo, sulle morti nelle Rsa e sta effettuando approfondimenti sulla mancata istituzione di una zona rossa che avrebbe dovuto interessare i comuni di Alzano e Nembro. La stessa Procura ha già convocato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l'assessore al welfare, Giulio Gallera. (DIRETTA - GLI AGGIORNAMENTI IN LOMBARDIA)

La mancata istituzione della zona rossa

È probabile che sarà proprio la mancata istituzione della zona rossa il tema dell'audizione di Bonometti. In un'intervista di qualche tempo fa, il presidente di Confindustria lombardia aveva detto: "Nelle riunioni che abbiamo avuto tra fine febbraio e i primi giorni di marzo, la Regione è sempre stata d'accordo con noi nel non ritenere utile, ma anzi dannosa, una eventuale zona rossa sul modello Codogno per chiudere i comuni di Alzano e Nembro".

Gallera e Fontana in procura a Bergamo

Ieri, sempre in procura a Bergamo, è stato sentito per oltre tre ore, anche lui come persona informata sui fatti, l'assessore al Welfare Giulio Gallera. Varcando l'ingresso secondario della Procura, l'assessore a chi gli ha chiesto se fosse preoccupato ha risposto: "No,non scherziamo. Veniamo qui a fare i testimoni. È un atto dovuto. La magistratura sta approfondendo e noi siamo persone che conoscono i fatti. Veniamo qui ad informare". Gallera ha poi lasciato la procura evitando i giornalisti. Nell'inchiesta per epidemia colposa della Procura, guidata da Maria Cristina Rota, è stato chiamato, sempre come testimone, il presidente della regione Attilio Fontana, che sarà sentito questa mattina. Ieri, ad attendere Gallera davanti alla Procura, c'era il vicesindaco di centrodestra di Valbondione, paese della Val Seriana. "Dico all'assessore Gallera e al presidente Fontana - ha detto Walter Semperboni - che anche il mio papà dorme sonni tranquilli. Purtroppo, per la loro incapacità e non per il virus, non si sveglia più".

Gli altri testimoni sentiti dai pm

Nelle scorse settimane era stato ascoltato anche il direttore generale della Sanità Luigi Cajazzo che aveva messo a verbale, tra l'altro, che la decisione di riaprire il pronto soccorso di Alzano il 23 febbraio, dopo l'accertamento dei primi due casi di coronavirus, era stata "presa in accordo con la direzione generale della Asst di Bergamo Est", in quanto era stato assicurato che era "tutto a posto", i locali sanificati e predisposti "percorsi separati Covid e no Covid".