Coronavirus Milano, al Sacco nascerà banca di campioni biologici

Lombardia

Nel capoluogo, dove ieri si sono registrati 25mila controlli da parte delle forze dell'ordine, l'assessore regionale al Welfare ha dichiarato che "si rischiava di avere un'ondata che avrebbe travolto la città e il nostro sistema sanitario, fortunatamente non è successo"

A Milano "si rischiava di avere un'ondata che avrebbe travolto la città e il nostro sistema sanitario e questo fortunatamente non è successo": lo ha sottolineato l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, spiegando che "poteva svilupparsi un focolaio con proporzioni simili a quelle di Bergamo, Brescia, Lodi e Cremona ma con una popolazione doppia o tripla". Inoltre, al momento i dati si mantengono stabili perché "con le nuove linee guida dell'Istituto superiore di sanità stiamo facendo più tamponi a medici di base, operatori sanitari, sociosanitari e pazienti di Rsa con sintomi", ha spiegato Gallera.
Nel frattempo, a Milano si registra un record di controlli. Sono state infatti 25.003 le verifiche fatte in una giornata dalle forze dell'ordine: 20.366 le persone controllate, 666 quelle multate e 4 quelle denunciate per non aver rispettato la quarantena ed essere usciti anche se positivi. Il sindaco Giuseppe Sala intanto ha dichiarato di aver raggiunto un accordo con l’ospedale Sacco e il professore Galli per effettuare test sierologici sui 4mila conducenti Atm.
Nel capoluogo lombardo nascerà, all'ospedale Sacco e grazie a un progetto realizzato con l'università Statale, una banca biologica che raccoglierà e conserverà tutti i campioni biologici, ematici e tessutali relativi a Covid-19. (TUTTI GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - L'EMERGENZA IN LOMBARDIA).

18:44 - Ats Milano: "Esecuzione dei tamponi nelle Rsa è affidata alle strutture stesse"

"L'esecuzione di tamponi nelle Rsa è riservata agli ospiti sintomatici e affidata, in autonomia, alle strutture stesse": lo sottolinea in una nota l'Ats della Città metropolitana di Milano che ha raccolto, da tutte le 155 residenze del territorio, il numero degli ospiti che sono stati isolati in quanto presentano sintomi influenzali riconducibili a COVID-19, da sottoporre a tampone. "Ad ogni Rsa - spiega il comunicato - è stato indicato il laboratorio a cui riferirsi e fornito il quantitativo necessario di kit per l'esecuzione degli esami (oltre 2000 tamponi consegnati) La fornitura effettuata è quindi sufficiente per coprire il fabbisogno rappresentato dalle strutture stesse: qualora le RSA avessero in futuro difficoltà nel reperire sul mercato il materiale per eseguire i tamponi continueremo a supportarle come è stato fatto per mascherine chirurgiche e dispositivi di protezione individuale". "In queste settimane infatti - è la conclusione -, alla luce delle difficoltà di reperimento di questi prodotti, sono stati consegnati da ATS alle strutture oltre 265.000 mascherine, per integrare le dotazioni proprie delle strutture.

17:58 - Nel Milanese 325 casi, in città 144

Continua a crescere il contagio da Coronavirus nel milanese con 325 nuovi casi, di cui 144 in città. I positivi dunque nella città metropolitana sono 14.675 (6.058 nel capoluogo). In tutte le altre 11 province della Lombardia, invece, i nuovi casi sono stati meno di cento: di questi 94 a Brescia e 45 a Bergamo e solo 18 a Lodi.

17:10 - Dipendente Auxologico: "Per giorni nessun filtro all'ingresso"

"In piena emergenza non è stato creato sin dall'inizio un filtro all'ingresso, non sono state rallentate le attività della struttura limitandole a quelle sole indispensabili per la sopravvivenza". Lo racconta un dipendente della clinica Capitanio, il polo chirurgico e riabilitativo dell'Auxologico di Milano, parlando delle difficoltà ad avere dispositivi di sicurezza e non solo durante i primi giorni dell'emergenza Coronavirus. "Fino alla terza settimana di emergenza non sono state ridotte le visite dei parenti, facendo entrare chiunque in struttura", spiega il dipendente. "In alcuni reparti erano presenti 10 mascherine chirurgiche con scritto 'usare solo se strettamente necessario'".

16:00 - Al via distribuzione di 300mila mascherine in case popolari

Avviata oggi la distribuzione di mascherine nei quartieri popolari della città. Si tratta di 300mila unità che il Comune ha ricevuto in donazione dalla Comunità cinese, e che a sua volta ha deciso di mettere a disposizione dei suoi abitanti più in difficoltà, stimando di raggiungere circa 60mila nuclei familiari tra residenti nelle case popolari di Aler e in quelle comunali in gestione a MM. 
La distribuzione è coordinata dal Comune di Milano e vede coinvolte oltre 100 persone, tra operatori della Protezione Civile (che nei giorni scorsi, con i suoi dipendenti e volontari, ha anche provveduto a imbustarle), pattuglie della Polizia Locale e una sessantina di volontari afferenti a tre diverse organizzazioni, Arci Milano, Emergency ed Energiesociali Jesurum.
“Con questa prima donazione fatta al Comune abbiamo deciso di partire dalle famiglie delle case popolari - dice l’assessore alle Politiche sociali e abitative Gabriele Rabaiotti -. Ringraziamo tutti coloro che hanno lavorato per rendere realizzabile questo obiettivo, e in particolare i gruppi di volontariato che ci stanno aiutando in tutte queste importanti operazioni di cura dei cittadini. Per prepararci alla riapertura progressiva di Milano ci auguriamo che la Regione ci fornisca presto un numero sufficiente di mascherine per arrivare a distribuirle a tutte le famiglie della città".

15:44 - Garante lombardo dei detenuti: "Positivi 11 carcerati di San Vittore"

Dieci detenuti positivi a San vittore, tutti in isolamento, e uno ospedalizzato. A comunicare la situazione nel carcere di Milano è stato il Garante lombardo dei detenuti Carlo Lio, il quale ha anche riferito che nel penitenziario tra le fila della polizia carceraria sono stati accertati 18 casi di positività al Coronavirus. Il Garante si è recato stamattina all'interno di San Vittore, una delle carceri  in cui si sono svolte delle rivolte nei primi giorni di marzo (FOTO), per parlare con il direttore Giacinto Siciliano dopo aver incontrato, pochi giorni fa, una delegazione di detenuti che gli hanno illustrato i problemi legati all'emergenza sanitaria e con cui si è impegnato a proseguire il confronto.
"Sono intervenuto su invito della presidente del tribunale di Sorveglianza, Giovanna Di Rosa - spiega Lio in una nota -, e in seguito ad alcune informazioni secondo le quali sarebbe prevista la creazione di un centro clinico per Covid-19 presso la casa circondariale. Abbiamo a questo proposito fatto presente le nostre perplessità, in quanto non riteniamo il carcere il luogo ideale per un insediamento del genere e che in questo momento svolgerebbe funzioni estremamente sensibili e delicate". Poi conclude: "Ognuno farà le sue valutazioni e prenderà le decisioni del caso, ma certamente come ufficio del Garante vigilerò affinché si proceda nel rispetto di tutte le necessarie precauzioni e con le opportune attenzioni". 

15:11 - Nei primi 9 giorni di aprile 473 decessi in più rispetto a 2019

Sono aumentati rispetto ai due anni precedenti i dati dei decessi dei residenti a Milano nei mesi di marzo, in particolare dalla seconda metà del mese, e aprile. Per quanto riguarda il mese di marzo, i decessi del 2018 sono stati 1206 e nel 2019 sono stati 1224, mentre nel 2020 i decessi sono saliti a 2130. Anche i dati di aprile, seppur considerando solo quelli della prima decade del mese, fino al 9 aprile, presentano lo stesso trend in crescita: se sia nel 2018 sia nel 2019 si sono registrati 352 decessi, nel 2020 i decessi sono saliti a 825. Quindi nei primi 9 giorni di aprile ci sono stati a Milano, per quanto riguarda i residenti, 473 decessi in più rispetto agli scorsi anni. I dati sono stati illustrati dall'assessore alla Trasformazione digitale e Servizi civici del Comune di Milano, Roberta Cocco, in commissione consiliare riunita in video conferenza. Sommando i primi mesi del 2018, 2019 e 2020 fino al 9 aprile di ciascun anno a Milano ci sono stati 4281 decessi nel 2018, 3888 nel 2019 e 5259 nel 2020.
Questa situazione "ha reso necessari una serie di interventi - ha spiegato l'assessore Cocco - come la chiusura del crematorio di Lambrate dal 3 al 30 aprile. Non stiamo gestendo un normale picco di mortalità ma una pandemia globale. Stiamo procedendo con la cremazione delle salme che abbiamo e la prossima settimana valuteremo il da farsi per dopo il 30 aprile, ancora non abbiamo un'idea precisa perché quello che stiamo facendo è gestire un'emergenza senza precedenti". Il direttore dell'area Servizi Civici del Comune di Milano, Andrea Zuccotti, ha aggiunto che "stiamo lavorando a pieno ritmo, si prospetta una riapertura dell'accesso al crematorio ma la mortalità al momento è costante. Possiamo immaginarci delle riaperture per un determinato periodo di tempo, se la mortalità rimane così. Stiamo attenti al monitoraggio dei dati". 

13:57 - Buoni spesa, a Milano arrivate 35869 domande

Sono 35869 le domande arrivate al Comune di Milano per ricevere i buoni spesa messi a disposizione con i fondi del governo per l'emergenza Coronavirus. I cittadini hanno potuto fare richiesta dal 6 aprile fino ad oggi alle 13. L'amministrazione aveva deciso di prolungare di 2 giorni la scadenza in seguito ai problemi che aveva registrato l'apposita pagina web per compilare le domande. Delle 35869 arrivate la maggior parte sono state compilate online (29932) e le restanti 5937 sono state inoltrate attraverso l'help line del Comune, lo 020202, con l'aiuto degli operatori.

13:15 - Sequestrati oltre 110mila prodotti illegali

I militari del Comando provinciale di Milano della Guardia di Finanza hanno sequestrato, in un magazzino, oltre 110.000 prodotti di vario genere illegali nell'ambito dei controlli per il rispetto delle norme per il contenimento della diffusione del Coronavirus. Le Fiamme gialle del 1° Nucleo Operativo Metropolitano hanno controllato un magazzino di una ditta di servizi logistici, riconducibile a un cinese in cui sono state sottoposte a sequestro amministrativo 17.350 mascherine chirurgiche e 1.210 mascherine filtranti (di tipo FFP2) all'interno di pacchetti con scritte unicamente in cinese e privi del marchio CE, per i quali non risultava essere stata presentata alcuna autocertificazione e comunicazione all'Istituto Superiore di Sanità ovvero all'INAIL. Sequestrate anche 192 confezioni di prodotti igienizzanti senza etichette di autorizzazione Sotto sequestro anche 60.000 guanti in lattice, di cui il responsabile non è stato in grado di dimostrare la provenienza lecita e 100 capi di vestiario ed accessori con noti marchi di moda contraffatti. Il responsabile è stato denunciato alla Procura di Milano per frode in commercio, ricettazione e vendita di prodotti contraffatti.

12:38 - Rsa milanese: "Da Ats 10 tamponi a giorno fino 80"

Dieci tamponi per il Coronavirus al giorno, per otto giorni. E' quanto la Ats di Milano ha concesso a una Rsa dell'hinterland che, ottenuti settimana scorsa i test sui primi 51 pazienti anche con pressioni dei parenti, conta così di completare le verifiche sugli ospiti e sul personale sanitario. "Ci siamo procurati i tamponi a nostre spese e il direttore sanitario ha ottenuto dall'Ats di mandarli nel laboratorio di un ospedale", spiega, preferendo restare anonimo "per evitare polemiche", il presidente della Rsa, dove sono morti 4 ospiti su 70 e si registrano oltre 30 positivi calcolando anche i sanitari. "Avremmo preferito farne di più tutti insieme, ma penso sia stato deciso così per non sovraccaricare i laboratori - aggiunge -. I costi dei test? Non so se poi ci arriverà la fattura ma in questo momento di confusione a noi interessa il risultato".

12:18 - Palazzi illuminati con il tricolore

Raggi di luce illumineranno con i colori della bandiera italiana alcune sedi di Intesa Sanpaolo a Milano fino al 4 maggio: lo storico Palazzo delle Colonne di via Verdi, le Gallerie d'Italia in piazza Scala e la sede di Fideuram Intesa Sanpaolo Private Banking in via Montebello. L'iniziativa, a impatto zero, segue quanto già realizzato al Grattacielo di Torino che ha visto riflettere per la prima volta sulle proprie facciate il tricolore, segno della vicinanza del gruppo alle persone e della rinascita del Paese colpito dal Coronavirus. Le proiezioni del tricolore su alcune delle principali sedi del gruppo in Italia sono il segno della "forte attenzione da parte della banca nei confronti delle comunità in cui opera". I palazzi milanesi che si vestono del tricolore saranno visibili dalle 20 a mezzanotte e dalle 5 alle 8 del mattino grazie all'impiego di alcuni proiettori led a basso impatto ambientale e sarà possibile per tutti ammirarli anche attraverso i canali social del gruppo Intesa Sanpaolo.

12:10 - Deliveroo estende consegne anche da supermercati

Deliveroo, la piattaforma leader dell'online food delivery, estende il proprio servizio alle consegne da supermercati, dando la possibilità di ordinare, attraverso la App, anche prodotti alimentari. Al momento i supermarket in piattaforma sono concentrati, principalmente, a Milano e in Lombardia. Ma il servizio è pronto ad estendersi progressivamente al resto della Penisola per consentire agli italiani - in questo particolare momento di emergenza - di poter ordinare e ricevere a casa, in circa 30 minuti, quei prodotti, confezionati o freschi, di cui si dovesse aver bisogno nel corso della giornata. "E' un momento complesso e siamo orgogliosi di essere d'aiuto agli italiani. Per farlo abbiamo deciso di ampliare il nostro servizio anche alle consegne da supermercati e negozi alimentari, durante l'emergenza Covid-19", afferma Matteo Sarzana, general manager Deliveroo Italia.

11:35 - Nasce al Sacco di Milano banca biologica

Nascerà all'ospedale Sacco di Milano una banca biologica che raccoglierà e conserverà tutti i campioni biologici, ematici e tessutali relativi a Covid-19, elementi preziosi per lo studio e lo sviluppo di strategie diagnostiche e terapeutiche e per realizzare un vaccino. Il progetto - realizzato con l'università Statale - è reso possibile grazie a una donazione di oltre 800mila euro da parte di Banco BPM. La Banca biologica, che sarà gestita grazie alle conoscenze dei docenti e dei ricercatori dell'Università degli Studi di Milano, sarà realizzata al piano interrato del Padiglione 62 del Sacco. Nei 280 metri quadrati ci sarà un'area per l'accettazione dei campioni, la Biobanca con sei contenitori criogenici (che potranno arrivare a 18), un locale congelatori, sempre destinato alla conservazione di materiali e uno per gli impianti tecnologici . Completa il progetto la realizzazione di una idonea area tecnica per l'installazione del serbatoio di azoto a servizio della Banca biologica, che sarà all'esterno del padiglione facilmente raggiungibile dai mezzi per il rifornimento. Si tratta di un progetto, secondo Giuseppe Castagna, Amministratore Delegato di Banco BPM "particolarmente importante perché incentrato sulla ricerca scientifica, un'attività fondamentale per guardare al futuro". Anche il rettore della Statale Elio Franzini, che ha voluto ringraziare Banco BPM per l'impegno, "la Bio Banca Covid 19 consentirà nuove e importanti opportunità alla ricerca scientifica sul virus. I ricercatori dell'Università Statale, già su più fronti impegnati in questa battaglia, metteranno a disposizione di questo progetto la ricchezza multidisciplinare degli ambiti di studio presenti in ateneo, continuando a fare rete con l'eccellenza della clinica rappresentata dall'Ospedale Sacco." "Questo progetto di straordinario rilievo - ha concluso Alessandro Visconti, Direttore Generale dell'ASST Fatebenefratelli Sacco - contribuirà, in modo significativo, alla ricerca scientifica sul Covid19, rafforzando ulteriormente la storica collaborazione tra l'Ospedale Sacco e l'Università Statale di Milano".

11:25 - Sala: “Test sierologici sui 4mila conducenti Atm”

Il primo cittadino del capoluogo lombardo, nel consueto video pubblicato sulle proprie pagine social, ha dichiarato di aver raggiunto un accordo con l’ospedale Sacco e il professore Galli.

10:41 - Ats Milano a Rsa, tamponi a carico vostro

L' Ats Milano ha comunicato alle Residenze per anziani della provincia che "la fornitura dei tamponi deve essere autonoma". Come scrive il Corriere della Sera, l'agenzia fa riferimento a una precedente email del 10 aprile e spiega che "dopo la fornitura iniziale dei tamponi effettuata al fine di consentire l'inizio in emergenza delle attività", si rimanda alle singole Rsa "l'approvvigionamento dei tamponi, così come dei Dpi necessari". L'agenzia provvederà solo al "doppio test per la ricerca SARS-CoV-2 a conclusione della quarantena degli operatori sociosanitari". Questo nonostante la delibera regionale del 30 marzo indichi che le Rsa debbano tamponare ospiti e dipendenti sospetti Covid "in raccordo con Ats", tenuta "a dare indicazioni per l'esecuzione e l'invio nei laboratori". "Non c'è stato l'incremento di tamponi necessario a coprire tutte le persone da testare — ha detto al quotidiano Marco Petrillo, vicepresidente di Uneba (Unione Nazionale Istituzioni e Iniziative di Assistenza Sociale) Lombardia —. Le Rsa sono in coda: compilano i file delle Ats e aspettano di essere contattate".

9:56 - Record di controlli a Milano: 25mila verifiche

Record di controlli ieri a Milano del rispetto delle prescrizioni contro il coronavirus: sono state infatti 25.003 le verifiche fatte in una giornata dalle forze dell'ordine. Sono state 20.366 le persone controllate, 666 quelle multate e 4 quelle denunciate per non aver rispettato la quarantena ed essere usciti anche se positivi. Sono invece state 4.637 le verifiche nelle attività commerciali. In questo caso sono stati denunciati 10 titolari.

9:14 - Gallera: "Numeri non scendono perché più tamponi"

I numeri non crollano perché "con le nuove linee guida dell'Istituto superiore di sanità stiamo facendo più tamponi a medici di base, operatori sanitari, sociosanitari e pazienti di Rsa con sintomi. Ma c'è una forte riduzione di chiamate al 112, i pronto soccorso hanno più pazienti non Covid che Covid, gli ospedali meno ricoverati e si stanno alleggerendo le terapie intensive. Questo è il dato vero, anche a Milano. Le azioni tempestive della Regione e lo sforzo dei lombardi hanno ridotto fortissimamente la diffusione del virus". Lo afferma l'assessore lombardo Giulio Gallera su Qn facendo presente che "i contagiati reali possono essere dal doppio a otto, nove volte quelli censiti". Perché in Lombardia? "Il virus si diffondeva da molte settimane quando l'abbiamo scoperto, per primi. Non abbiamo avuto la possibilità di contenere il focolaio: qui è esplosa una bomba atomica". "Il nostro sforzo sarà intercettare con il sierologico chi non ha fatto il tampone - prosegue - abbiamo allungato a 28 giorni l'isolamento, il San Matteo di Pavia ha messo a punto un test efficace e se l'Iss ne approverà altri li utilizzeremo, per garantire che chi torna a lavorare non sia contagioso. Dovremo comunque mantenere mascherine e distanziamento sociale, perché avremo il virus sotto la brace. La scienza dice che le pandemie procedono a ondate; se ne arriverà un'altra, ci troverà attrezzati".

8:01 - Al Trivulzio sequestrati referti degli ultimi 4 mesi

Non solo il sequestro delle cartelle cliniche degli anziani morti da fine febbraio, quando è scoppiata l'epidemia, fino ad oggi, ma anche di quelle dei casi di decessi a partire da gennaio in poi. E' l'attività che sta portando avanti la Gdf di Milano nell'inchiesta sul Pio Albergo Trivulzio sulla base del decreto di perquisizione firmato dai pm Mauro Clerici e Francesco De Tommasi. La Gdf ha acquisito referti e documentazione riferiti ad un periodo che va da gennaio ad oggi. Nell'imputazione di poche righe del decreto a carico del dg Giuseppe Calicchio viene contestato all'indagato di non aver rispettato i protocolli sanitari di sicurezza e di aver così "messo in pericolo" la salute degli operatori e degli ospiti, nonché di aver causato con "negligenza, imprudenza ed imperizia" le morti degli anziani. Da qui le accuse di epidemia colposa ed omicidio colposo al dg, che è legale rappresentante dell'ente. L'ente stesso risponde per la legge sulla responsabilità amministrativa.

7:01 - Gallera: "Ondata a Milano poteva travolgerci"

A Milano "si rischiava di avere un'ondata che avrebbe travolto la città e il nostro sistema sanitario e questo fortunatamente non è successo": lo ha sottolineato l'assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, spiegando che "se non ci fosse stata una grande attenzione poteva svilupparsi un focolaio con proporzioni simili a quelle di Bergamo, Brescia, Lodi e Cremona ma con una popolazione doppia o tripla". Quindi "l'ospedale in Fiera fortunatamente non è servito a ricoverare centinaia e centinaia di persone in terapia intensiva e di questo siamo contenti".

7:00 - L'assessore Maran a Ats: "Manca strategia su contagi familiari"

Secondo l'assessore all'Urbanistica del Comune di Milano, Pierfrancesco Maran, "le quarantene e la gestione dei contatti dei contagiati sono ancora fuori dalla strategia sanitaria regionale, siccome servono insistiamo perché vengano usati gli hotel disponibili". Maran lo ha sottolineato nella sua replica all'Ats della Città metropolitana di Milano, in merito all'utilizzo dell'hotel Michelangelo e di altri luoghi che potrebbero essere messi a disposizione per la quarantena dei cittadini. "Ad oggi non ci risulta che sia mai stata data da Ats una comunicazione formale agli ospedali delle possibilità e modalità di accesso agli hotel, lasciamo perdere il perché, spero che domani mattina la inviino come concordato - ha detto -. Soprattutto parlano i numeri, ad oggi abbiamo ospitato al Michelangelo poco più di 100 persone: circa 60 appartenenti alle forze dell'ordine, una decina di casi segnalati per motivi sociali e una quarantina di persone dimesse dagli ospedali. I casi sono due: o hanno torto gli esperti che dicono che i contagi familiari sono uno dei problemi più rilevanti di questa fase o la necessità è effettivamente di 40 casi". "Più realisticamente credo che non sia ancora stata messa in campo una strategia per evitare i contagi familiari tramite la proposta di quarantene e che siamo ancora in tempo per farla, anche se avrebbe dovuto essere impostata sin dall'inizio - ha concluso -. Soprattutto la Regione esplori finalmente il problema dei contagi intrafamiliari, non è elettrizzante come andare in tv per vietare ai bambini di giocare nei cortili ma in questo momento è molto necessario".

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