
Coronavirus, rivolta al carcere di San Vittore a Milano: detenuti sul tetto. FOTO
Nel capoluogo lombardo, come in altri istituti penitenziari italiani, è scoppiata una protesta dei detenuti. Alcuni sono saliti sul tetto e hanno appiccato incendi. Pm trattano

Nel carcere di San Vittore a Milano, come in altri istituti penitenziari italiani, è scoppiata una rivolta dei detenuti che protestano contro le nuove ordinanze e divieti imposti dal nuovo decreto per contenere la diffusione del coronavirus. Alcuni carcerati sono saliti sul tetto della casa circondariale e hanno appiccato incendi
GLI AGGIORNAMENTI
Sul posto sono arrivate le volanti di Polizia. Dalla strada adiacente al carcere si vedono carta e stracci a cui è stato dato fuoco attaccati alle grate di una finestra e getti d'acqua per contenere le fiamme
Coronavirus, scoppia la rivolta nelle carceri italiane: morti e tentativi di evasione
Sono almeno una quindicina i detenuti visibili sul tetto che urlano e alzano le braccia al cielo, buona parte con il cappuccio della felpa alzato, o il volto nascosto da una sciarpa
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"Libertà, vogliamo la libertà", hanno urlato i detenuti che sono saliti sul tetto della casa circondariale di San Vittore a Milano, da cui proviene una colonna di fumo nero
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I detenuti del carcere di San Vittore che sono saliti sul tetto del carcere milanese urlano 'libertà, libertà” e invocano la scarcerazione immediata

Sul punto più alto del penitenziario si trova oltre una quindicina di persone, molti dei quali con il volto coperto e in equilibrio precario

La protesta, come in altre carceri, è scaturita dopo il blocco delle visite e le norme anti contagio da Coronavirus

A quanto si è appreso, i reclusi hanno chiesto ai magistrati Alberto Nobili e Gaetano Ruta di farsi portavoce all'esterno di una serie di istanze che riguardano il sovraffollamento del carcere, le norme sulla recidiva e i domiciliari, i permessi, le misure alternative al carcere e il trattamento dei tossicodipendenti

I pm stanno trattando con i detenuti in rivolta per cercare di farli rientrare nelle loro celle













