
Carnevale, da Arlecchino a Colombina: le maschere italiane più famose. FOTO
Molti dei travestimenti, come Pulcinella e Brighella, sono un retaggio della Commedia dell’arte, un modo di far teatro nato in Italia nel XVI secolo. Altri invece sono costumi tradizionali regionali tipici della festa a ridosso della Quaresima

Il Carnevale è l’occasione per sbizzarrirsi con i travestimenti. Ultimamente grandi e bambini tendono a preferire i personaggi del cinema e dei cartoni animati, ma il nostro Paese ha una lunga tradizione che si lega indissolubilmente alla Commedia dell'arte. A questo modo di fare teatro dobbiamo ad esempio la maschera napoletana di Pulcinella
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Un’altra famosa maschera è quella di Arlecchino. Nata nel bergamasco con il nome di 'Arlechì', è stata adottata anche all’estero trasformandosi in Francia in 'Arlequin', e nel Regno Unito in 'Harlequin'

Nonostante il nome possa trarre in inganno anche Pierrot è nato in Italia. In origine, nella Commedia dell’arte italiana, la maschera rappresentava il servo astuto Pedrolino. Una volta arrivato in Francia, però, quest’ultimo ha cambiato nome ed è diventato un mimo malinconico, innamorato della luna

Una delle maschere più famose della tradizione è la romanesca Rugantino. Come tante altre, prima di diventare uno dei protagonisti del teatro popolare, il personaggio nasce come burattino. Nella foto Enrico Brignano mentre interpreta Rugantino in uno spettacolo del 2010

Un’altra maschera di origine bergamasca è Brighella, che nella Commedia dell’arte è il migliore amico di Arlecchino e rappresenta un servo con un carattere insolente e dispettoso

Pantalone, invece, è una tipica maschera veneziana e rappresenta un mercante, vecchio, avaro e un po’ lento di comprendonio

Colombina è una giovane ragazza che è spesso oggetto di attenzioni da parte del padrone Pantalone e causa della gelosia di Arlecchino. Dal 2001 il tradizionale "Volo dell'Angelo" del carnevale di Venezia viene anche chiamato Volo della Colombina perché compiuto da una persona che indossa i panni della maschera. Nella foto, il "Volo" del 2014

La maschera simbolo del Piemonte, invece, è Gianduja, un personaggio torinese di origini astigiane, ideato per dare vita al carattere del popolo di questa regione: sempre allegro ma fermo sulle sue posizioni e fedele alla parola data

Un personaggio molto famoso in Toscana è Burlamacco, maschera ufficiale del carnevale di Viareggio. Il nome Burlamacco è un richiamo della “burla” carnevalesca. La maschera è nata nell'estate de 1930 ad opera di Uberto Bonetti, docente, pittore, grafico e scenografo. È un “misto” delle maschere della Commedia dell’Arte
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