World Vegetarian Day, quanti sono i vegetariani in Italia? I dati

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L’ultimo Rapporto di Eurispes ha indagato sulle scelte alimentari degli italiani. Il 6,6% si dichiara vegetariano, mentre i vegani rappresentano una ristretta minoranza pari al 2,9%. Nel complesso, il 9,5% della popolazione dai 18 anni in su non mangia carne: un dato stabile rispetto all'anno precedente

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Oggi, come ogni anno, si celebra il World Vegetarian Day, una giornata interamente dedicata al vegetarianismo (o vegetarismo). Istituita nel 1977 dalla North American Vegetarian Society, questa ricorrenza mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sui benefici di una dieta basata prevalentemente su alimenti vegetali. Che si tratti di una scelta etica, ecologica o salutistica, il vegetarianismo è diventato una pratica sempre più diffusa in tutto il mondo, Italia compresa. Nell’Italia contemporanea, afferma l'istituto di ricerca Eurispes, il cibo ha smesso da tempo di essere soltanto nutrimento: è diventato linguaggio, identità, e riflesso dei valori individuali e collettivi. Mangiare non è quindi più soltanto una questione biologica, ma un atto simbolico e sociale L’ultimo Rapporto Italia di Eurispes ha indagato sulle scelte alimentari degli italiani per individuare le nuove direzioni o tendenze dei consumi in un settore chiave della vita, della salute e dell’identità. Ma quanti sono i vegetariani nel nostro Paese? 

Il 9,5% della popolazione dai 18 anni in su non mangia carne

Quanto sono diffusi tra gli italiani il regime alimentare vegetariano e quello vegano? La maggioranza degli italiani interpellati da Eurispes dichiara di essere onnivoro (84,9%). Il 6,6% afferma, invece, di essere vegetariano e il 5,6% di esserlo stato in passato, mentre i vegani rappresentano una ristretta minoranza, pari al 2,9%. Nel complesso, dunque, il 9,5% della popolazione dai 18 anni in su non mangia carne, un dato che coincide con quanto rilevato lo scorso anno. Vegetariani e vegani sono più presenti nel Nord-Est 12,2% e nelle Isole (15,4%); vi è una maggiore propensione delle donne verso l’alimentazione vegana e vegetariana. Il trend di coloro che si dichiarano vegetariani è in lieve flessione rispetto allo scorso anno (-0,6%), ma con valori in crescita rispetto agli anni che vanno dal 2017 in poi. D’altro canto, coloro che si dichiarano vegani sono in aumento rispetto al 2024 (2,9%, con un aumento dello 0,6%).

Veganesimo in aumento

Dall’analisi della serie storica (2014-2015) sembra che, negli ultimi anni, si possa iniziare a considerate il valore percentuale intorno al 2-3% come un valore consolidato nella popolazione, se si esclude il calo del 2022. Interessante è valutare la variazione decennale della percentuale di popolazione vegana: tra il 2014 e il 2025 il campione vegano rilevato si è quasi quintuplicato. A scendere è soprattutto la percentuale di coloro che dichiarano di non essere vegetariani/vegani: -2,9% tra il 2023 e il 2025. Il dato degli ultimi due anni risulta essere il più basso dei dieci anni analizzati, a beneficio solo del segmento dei vegani (nel 2024, invece, a favore dei vegetariani). Coloro che hanno in passato aderito alla dieta vegetariana per poi distaccarsene si trovano soprattutto nelle Isole (9,5%), seguiti dai rispondenti del Centro (7,3%), del Nord-Est (4,8%), del Sud (4,7%) e del Nord-Ovest (3,9%). Al Sud si trova la percentuale più alta di coloro che non sono vegetariani e non lo sono mai stati (87,7%), seguiti dagli abitanti del Nord-Ovest (87,4%), da quelli del Nord-Est (83%) e, infine, da quelli delle Isole (75,1%).

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