Vacanze estate 2025, spiagge vuote e boom di turisti in montagna: il trend secondo i dati
LifestyleCi sono sempre meno persone che scelgono di vivere le proprie vacanze al mare, mentre aumenta la fetta di coloro che preferiscono la montagna. Non mancano comunque le eccezioni, come Bibione che anche per l'estate 2025 conferma il sold out. Ecco, secondo gli esperti del settore, cosa sta succedendo e perchè
Sempre più presenze in montagna e sempre meno al mare. Questa la fotografia dell’estate italiana 2025, come racconta anche un’analisi diffusa dal quotidiano “Il Messaggero”, secondo cui nel Belpaese le spiagge sono sempre più vuote. I motivi? “Paghiamo la crisi del potere d’acquisto del ceto medio”, spiega Maurizio Rustignoli, presidente della Federazione dei balneari, proprio mentre sulle montagne si registrano lunghe code e molti più turisti.
Tanti turisti sulle montagne: la vacanza "dinamica"
Una tra le spiegazioni per cui è in atto una sorta di crisi dell’ombrellone sulle spiagge sarebbe legata, prosegue il quotidiano, alla fase del cambiamento climatico che, al di là della tregua di queste settimane, tende ad indirizzare i turisti nei luoghi dove tendenzialmente si respira di più e fa più fresco. Secondo Walter De Cassan, presidente di Federalberghi Belluno, in zone come le Dolomiti, ma anche a Cortina o Rocca Pietore la stagione turistica “sta andando molto bene”, anche grazie alla presenza di “tanti italiani, ma anche di moltissimi stranieri, perfino da Cina, Corea del Sud, Giappone, Thailandia e Canada”. Il tutto, come detto, a discapito di quanto stanno vivendo le località balneari. E, a conferma di questo trend, vengono in soccorso i dati del Sindacato Italiano Balneari (Sib) secondo cui nel mese di luglio si è registrato, in media, un calo delle presenze in spiaggia del 15%, con picchi del 25% in regioni come Emilia-Romagna e Calabria. E la situazione non appare rosea nemmeno in Toscana oppure nel Lazio. Allo stesso tempo un’analisi condotta da Assoturismo-Confesercenti sottolinea il fatto che il turismo estivo in montagna continua ad attrarre turisti, non necessariamente per una questione economica. De Cassan spiega ancora: “Da noi la tendenza positiva è cominciata subito dopo la pandemia. Si è riscoperta la montagna. Lo dico con massimo rispetto per le località balneari, ma forse ormai la villeggiatura di quel tipo viene vista come troppo stanziale. Da noi prevale una vacanza dinamica”. Tra l’altro, sottolinea ancora, “in alcune zone, come Seceda, il lago di Braies, le Tre Cime di Lavaredo, i flussi sono difficili da gestire. Dobbiamo essere bravi a promuovere non solo alcuni luoghi iconici. Basta spostarsi di pochi chilometri per trovare aree altrettanto belle, ma ancora poco frequentate”.
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La situazione su alcune spiagge italiane
Se comunque regioni come Puglia e Sardegna sono ancora scelte per le vacanze, gli esperti stanno tentando di capire il perché legato a questa tendenza. Paolo Galante, presidente di Federalberghi Latina conferma che anche nelle aree balneari del Lazio “lo scenario è quello ambivalente: le spiagge si riempiono dal venerdì pomeriggio alla domenica sera, ma si svuotano durante la settimana. A luglio è andata così, ora vediamo cosa succede in agosto. Purtroppo, a causa dei costi lievitati dopo il Covid, non ci sono margini per abbassare i prezzi. Di certo, la vacanza stanziale in spiaggia è ormai superata, dobbiamo essere bravi a cambiare l’offerta, tenendo conto che la nostra provincia ha molto da proporre dal punto di vista naturale, dell’ambiente, delle montagne vicine. E dobbiamo ripensare una proposta più frizzante”. Rimini, ad esempio, fatica anche a causa del sempre più scarso arrivo di presenza dall’Est Europa. Per Rustignoli “che il modello ‘vacanza in spiaggia’ vada rinnovato, è innegabile. Non si era mai visto un calo di presenze durante la settimana in queste dimensioni. In Romagna però siamo sempre stati bravi ad anticipare i cambiamenti”.
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Bibione sold-out
In un contesto di generale calo delle presenze in spiaggia non mancano comunque le eccezioni. Bibione conferma infatti il tutto esaurito con quasi 18mila ombrelloni occupati, con un costo a partire da 21 euro e la possibilità di acquistare anche la mezza giornata. In un’estate segnata dal caro-lettino e dai divieti, la località veneta non conosce crisi grazie a investimenti pluriennali e un modello civile, accessibile, condiviso. "Non ci deve interessare se una famiglia si porta lo spuntino da casa sotto l’ombrellone, è molto più importante, ad esempio, che rispetti il divieto di fumo in spiaggia, lasci pulito e viva il tempo con serenità", ha dichiarato Andrea Anese, presidente del Consorzio Turistico Bibione Live, che riunisce tutto il ricettivo della località veneta. "Questo - ha aggiunto - è il senso della vacanza: ogni ospite deve sentirsi felice della scelta, indipendentemente dal tipo di esperienza che può permettersi".