Introduzione
Non è incoraggiante il primo bilancio delle presenze turistiche in Italia a luglio, che sembra mostrare dati preliminari decisamente peggiori rispetto all’inizio della bella stagione.
Inoltre, secondo quanto dichiarato dal presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe/Confcommercio Antonio Capacchione, sarebbero stati “presenti più stranieri che italiani”. Ecco tutto quello che c'è da sapere
Quello che devi sapere
Il bilancio di luglio
"In termini di presenze e di consumi in spiaggia il mese di luglio è stato peggiore di giugno". A dichiararlo è stato Antonio Capacchione, presidente del Sindacato Italiano Balneari aderente a Fipe/Confcommercio, spiegando che il dato scaturisce da un primo bilancio della stagione balneare effettuata sulla base della percezione dei loro Associati. "Se da una parte a giugno abbiamo registrato un aumento complessivo di presenze e consumi pari a circa il 20%, rispetto allo stesso periodo dello scorso anno - è la riflessione - al contrario a luglio la riduzione complessiva, sempre in termini di presenze e consumi, è stata di circa il 15% (con punte del 25% in Calabria ed Emilia-Romagna)". Viceversa, si è registrato un "segno positivo anche questo mese in Sardegna e Puglia”
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Più stranieri che italiani
“Sui nostri litorali abbiamo riscontrato più turisti stranieri a fronte di una diminuzione degli italiani, a conferma dell'attrattività del nostro Paese nel mercato internazionale delle vacanze, anche grazie alla molteplicità dei servizi offerti, apprezzati, efficienti, di successo e, soprattutto, di qualità. Come per gli anni precedenti le presenze in spiaggia si sono concentrate, principalmente, nei fine settimana a riprova di una difficoltà economica delle famiglie italiane", ha sottolineato ancora Capacchione
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Da dove provengono gli stranieri presenti in Italia
"Per le presenze straniere che, quindi, hanno un peso specifico maggiore rispetto a quelle italiane, abbiamo registrato meno tedeschi e più turisti provenienti dai Paesi Scandinavi e dell'Est Europa. In definitiva i primi 2 mesi dell'estate 2025 hanno offerto una fotografia della sofferenza della domanda turistica interna e di alcuni Paesi europei che, tradizionalmente, caratterizzavano la stagione delle vacanze in Italia", ha concluso il presidente del Sindacato Italiano Balneari Antonio Capacchione
In viaggio 36,1 milioni di italiani nel corso dell’estate
Nonostante i risultati in controluce snocciolati dal Sindacato Italiano Balneari, rimane l’ottimismo secondo quanto conferma l’indagine di Tecné, realizzata per Federalberghi, di pochi giorni fa che sottolinea come nell’estate 2025 saranno in viaggio 36,1 milioni di italiani, con un giro di affari pari a 41,3 miliardi di euro e una crescita dell'1,7% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Un terzo dei vacanzieri (33,6%) farà più di un periodo di vacanza oltre quello principale: di questi il 41,3% farà almeno un altro periodo di svago; il 31,4% ne farà due e il 17,5% farà tre periodi di vacanza tra giugno e settembre, confermando la tendenza, già in atto da tempo, a dividere in più segmenti le ferie estive
Più bambini e turismo destagionalizzato
Mai come quest'anno, a colpire è proprio la diversa modalità delle scelte nel popolo dei viaggiatori. Attualmente, si muoveranno meno adulti e più bambini, caratterizzando la dimensione familiare della vacanza estiva. Inoltre, nella stagione più "alta", il tempo delle ferie si estende da giugno a settembre, con un aumento delle partenze nei mesi cosiddetti "periferici" e una conseguente destagionalizzazione naturale della domanda turistica. In definitiva, la "vacanza tipo" si accorcia, da 10,3 a 10 giorni in media, ma si moltiplica in termini di frequenza. Ciò definisce una tipologia di turista che cambia stile di vita e ridisegna a propria misura gli spazi del tempo libero, frammentandolo secondo una strategia tutta personale e incentrata su una maggior attenzione al proprio benessere
Dove si va in vacanza
Ma quali sono le mete preferite? Le destinazioni di maggior presa saranno comunque quelle di mare, sebbene lo studio evidenzi un peso maggiore nella scelta delle destinazioni naturalistiche e meno affollate, a dimostrazione della sensibilità sempre crescente degli italiani verso bellezze naturali, ambiente e tranquillità. In tutto ciò, l'Italia si conferma comunque la regina delle destinazioni preferite, con un 88% delle preferenze. Il restante 12% riguarda coloro che si recheranno all'estero e che, anche in questo caso, opteranno principalmente per le località di mare. L'Italia resta decisamente la meta preferita: 9 italiani su 10 - l'88% - sceglieranno di restare nel Belpaese mentre il 12% sceglierà mete estere, prediligendo il mare in paesi esteri vicino all'Italia (57,0%), le grandi capitali europee (16,4%) e i mari tropicali o le località esotiche (10,7%). Tra le regioni più gettonate nello Stivale vi saranno: Toscana, Emilia-Romagna, Sicilia, Puglia, Lombardia, Campania e Sardegna. Il 76,9% opterà per il mare, il 16% prediligerà montagna, laghi e località termali mentre il restante 4,2% sceglierà località d'arte e cultura
Spesa media e giro d'affari
La vacanza principale costerà nel suo complesso (includendo viaggio, vitto, alloggio e divertimenti) 888 euro a persona (circa 89 euro al giorno). Le ulteriori vacanze sono più contenute dal punto di vista della durata: in media 4,4 giorni per un costo complessivo di 518 euro (circa 117 euro al giorno). Il volume di affari sarà di 41,3 miliardi. Giugno contribuirà per circa 11 miliardi, luglio per 12,4 miliardi, agosto per 15,9 miliardi e settembre per 2 miliardi
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