Dogane, dai contanti al trasporto di animali: cosa sapere prima di partire per le vacanze

Economia

Introduzione

Con l’estate in pieno corso e le valigie pronte, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha pubblicato l’edizione aggiornata della Carta doganale del viaggiatore. Una guida chiara e pratica per evitare brutte sorprese ai controlli: dai limiti per alcol e sigarette alle regole per contanti, animali domestici, acquisti online e veicoli stranieri. Un vademecum essenziale per partire (e tornare) informati.

Quello che devi sapere

Limiti di valore e franchigie: cosa puoi portare senza tasse

Chi viaggia può portare con sé beni personali o acquistati all’estero entro certi limiti di valore. Se si arriva da Paesi Ue, non ci sono veri controlli doganali, ma restano alcune regole su alcolici, tabacco e animali. Dai Paesi extra-Ue invece i limiti sono più rigidi: in aereo o nave il massimo è 430 euro a passeggero adulto, mentre per chi viaggia via terra è 300 euro. Per i minori sotto i 15 anni il limite scende a 150 euro. Esistono anche limiti specifici per sigarette (200), superalcolici (1 litro), caffè, tè e profumi.

Contanti e criptovalute: quando bisogna dichiararli

Chi entra o esce dall’Unione Europea con 10.000 euro o più in contanti – o strumenti di pagamento equivalenti come assegni, oro, criptovalute – deve dichiararli alla dogana tramite un apposito modulo. Questo obbligo serve a prevenire il riciclaggio di denaro e il finanziamento illecito. In caso di mancata dichiarazione, le sanzioni possono essere molto elevate, e includono la confisca del denaro in eccesso. È comunque possibile chiedere la restituzione presentando un’istanza entro cinque anni dalla confisca.

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Viaggiare con animali, quali regole?

Se viaggi con cani, gatti o furetti, devi rispettare regole precise. È obbligatorio il microchip identificativo e la vaccinazione antirabbica. Per gli spostamenti nell’Unione Europea serve il passaporto europeo per animali da compagnia, rilasciato dal veterinario. Se invece si proviene da Paesi terzi, possono essere richiesti test sierologici, certificati sanitari internazionali e, in certi casi, la quarantena. Le norme variano da Paese a Paese, quindi è fondamentale informarsi prima della partenza.

Comprare all'estero o online: occhio a iva e dazi

Gli acquisti effettuati durante il viaggio o tramite siti di e-commerce fuori dall’UE (come USA o Cina) sono soggetti a controlli doganali. Se si tratta di acquisti saltuari per uso personale, di valore modesto, potrebbero rientrare nelle franchigie. Ma se il valore supera le soglie o se gli acquisti sono frequenti, è obbligatorio pagare Iva, dazi e spese di sdoganamento. Dal 2021, anche gli acquisti online sotto i 22 euro da Paesi extra-Ue sono soggetti a Iva. Le consegne vengono fermate alla dogana e il corriere può richiedere il pagamento prima della consegna.

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Quando dichiarare i beni in dogana

Se entri in Italia con beni da Paesi extra-Ue (sia nuovi che usati), in alcuni casi è obbligatorio dichiararli alla dogana: ad esempio, se superano i limiti di quantità o valore delle franchigie, se sono destinati a uso professionale o se rientrano tra i prodotti soggetti a restrizioni, come opere d’arte, armi, medicinali o elettronica avanzata. La dichiarazione consente l’immissione in libera pratica dei beni, con pagamento degli eventuali tributi. Per i viaggiatori occasionali la procedura è semplificata, ma può essere necessario registrarsi sul portale doganale.

Auto con targa straniera: regole rigide per chi risiede in Italia

Chi entra in Italia con un’auto o moto immatricolata all’estero può usarla solo se residente fuori dal territorio italiano. Il mezzo può restare in Italia per massimo 6 mesi all’anno, se guidato da un non residente. Chi risiede in Italia non può guidare veicoli con targa estera, salvo rare eccezioni come il noleggio o il comodato registrato. È sempre necessario avere con sé documenti giustificativi, come contratto di noleggio o autorizzazione scritta ed eventuali violazioni possono comportare sanzioni e sequestro del veicolo.

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