Il leggendario V12 di Sant’Agata bolognese compie mezzo secolo e l’azienda ha riportato il modello LP400 sulla linea di produzione dove è nata e dove oggi viene prodotta la Revuelto
A cura di Stefano Santini
- Lamborghini Countach, il leggendario V12 Lamborghini compie quest’anno 50 anni e per l’occasione la casa di Sant’Agata bolognese ha riportato la prima Countach LP 400 sulla linea di produzione dove è nata e dove oggi viene prodotta la Lamborghini Revuelto
- Prodotta per la prima volta nel 1974, Lamborghini Countach è la prima Lamborghini con carrozzeria fatta “in casa”, e la prima i cui interni vengono realizzati dalla Selleria Lamborghini. Fino a quel momento, infatti, le Lamborghini nascevano in due luoghi diversi, con la parte meccanica realizzata internamente e la carrozzeria “battuta” da fornitori esterni
- I pannelli della carrozzeria vengono battuti e verificati su un mascherone in legno, prima di essere saldati tra loro ed aggiustati sulla così detta “cala”. Quest’ultima lavorazione è fondamentale, visto che ogni parte, essendo prodotta ed assemblata a mano, è solo all’apparenza identica all’altra ed in realtà diversa. La Countach ha inoltre dato vita alla selleria interna Lamborghini, all’inizio dedicata solo all’allestimento ed il montaggio degli interni, e poi diventata autonoma nella sellatura e cucitura delle pelli
- Mezzo secolo separa la Countach dalla Revuelto ed in questo periodo, sono cambiati anche i volumi: nei 16 anni di produzione Countach sono stati prodotti 1999 esemplari, gli 11 anni di produzione Diablo hanno generato 2903 unità, i 9 di Murciélago sono valsi oltre 4000 auto e gli 11 di Aventador, oltre 11.000. Malgrado queste differenze, unite dal luogo di produzione, sono molti i tratti in comune tra Countach e Revuelto.
- L’impostazione tecnica generale è la stessa, con un motore 12 cilindri posteriore, in posizione longitudinale. Sulla Revuelto si aggiunge, però, il pacco batterie che ha comportato lo spostamento del cambio posteriormente al motore V12. L’impostazione di guida è rimasta la stessa, così come l’apertura delle porte a forbice, nata proprio con la Countach e diventata poi tratto distintivo dei V12 Lamborghini
- La prima versione di Countach prodotta in 152 esemplari, è la LP 400 (1974-1978), disegnata da Marcello Gandini, con i parafanghi senza codolini e tetto con l’incavo centrale dedicato allo specchietto retrovisore che le vale il soprannome di “periscopio”.
- Dopo la LP 400 arriverà la LP 400 S (1978-1982), 235 esemplari, deriva direttamente dalla LP 400 speciale che l’appassionato canadese Walter Wolf si fa realizzare in Lamborghini. La LP 400 S è caratterizzata dall’adozione degli pneumatici Pirelli a sezione ribassata, i codolini passaruota, i cerchi ruota dal disegno a “disco del telefono” e l’appendice aerodinamica posizionata sotto il muso. Questa configurazione diventa il tratto distintivo della Countach per il decennio successivo
- La 5000 S, (1982-1984), 323 esemplari, con poche variazioni di carattere estetico, porta con sé l’incremento di cilindrata del V12, che arriva a 4,8 litri. La Countach Quattrovalvole che le segue, (1985-1988), 631 esemplari, è caratterizzata dalla “gobba” sul cofano motore, necessaria per contenere il motore, di 5,2 litri. Il 25° Anniversario, (1988-1990), 658 esemplari, nasce per celebrare i 25 anni dalla fondazione dell’azienda e presenta una totale rivisitazione delle appendici aerodinamiche della Countach
- Motore: V 12 a 60°, in alluminio. Capacità: 3929 cc. Rapporto di compressione: 10,5:1. Potenza: 375 CV a 8.000 giri/min
- La Countach, durante gli anni della sua commercializzazione, si rivela il modello che, oltre a finire ritratto sui muri delle camere di un’intera generazione ed essere usato in decine di film, ha permesso alla Lamborghini di essere competitiva dalla metà degli anni ’70 fino al 1990 e di entrare definitivamente nella leggenda.