Pranzo di Natale, per Coldiretti si riciclano gli avanzi in 8 case su 10
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Nel 9% delle famiglie non avanza niente, il 4% dona in beneficenza e solo l'1% dichiara di buttare gli avanzi nella spazzatura. Ecco i consigli per conservare e riutilizzare i cibi
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- In oltre otto case su dieci (82%) si riciclano gli avanzi di cenoni e pranzi di Natale, anche per una crescente sensibilità verso la riduzione degli sprechi per motivi economici, etici e ambientali. E' quanto emerge dall'indagine Coldiretti/Ixè dalla quale si evidenzia che solo nel 9% delle famiglie non avanza niente mentre il 4% dona in beneficenza e solo l'1% dichiara di buttare gli avanzi nel bidone
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- Con una media di 2,7 ore trascorse in cucina per la preparazione dei piatti, secondo la Coldiretti gli Italiani hanno speso a tavola quasi 3 miliardi di euro per i cibi e le bevande consumati tra la cena della vigilia e il pranzo di Natale
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- Tra pesce e le carni compresi i salumi è stato speso un miliardo, per spumante, vino ed altre bevande 600 milioni, per dolci con gli immancabili panettone, pandoro e panetteria 330 milioni, ortaggi, conserve, frutta fresca e secca 600 milioni, pasta e pane 210 milioni, infine formaggi e uova 210 milioni
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- Per conservare il cibo del giorno prima ed evitare di gettarlo nella spazzatura Coldiretti ha elaborato alcuni consigli, a partire dall'utilizzo corretto del frigorifero. Le pietanze non devono essere inserite quando sono ancora calde ma vanno adeguatamente coperte e non ammassate l'una sull'altra, per permettere al freddo di circolare. Quelle più facilmente deperibili - continua Coldiretti - devono inoltre essere collocate nella parte bassa del frigo
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- Quando ad avanzare sono interi vassoi di cibo il congelatore può essere un'ottima soluzione, ma è sempre meglio dividerli in piccole porzioni così da consumare di volta in volte solo le quantità che servono
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- Per scongelarle si può utilizzare il forno a microonde o il vapore di una pentola piena di acqua calda, ma la soluzione migliore, seppure più lenta, è quella di utilizzare il frigo, dove il passaggio di temperatura è più costante. Una volta scongelate, le pietanze vanno consumate entro 24 ore e non possono essere congelate nuovamente
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- Allo stesso modo - prosegue Coldiretti - il cibo avanzato non va riscaldato più di una volta. Quando messi sui fornelli, minestre, sughi e salse del giorno prima vanno fatte bollire mentre per gli altri piatti si consiglia comunque di portare la temperatura sopra i 70 gradi. In questo modo saremo sicuri - spiega Coldiretti - di evitare il rischio di proliferazione di batteri
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- Al momento di scegliere il tipo di contenitore da utilizzare, una buona soluzione può essere il vetro, a partire dai barattoli con tappo a chiusura ermetica che consentono di conservare meglio le caratteristiche organolettiche del cibo. L'altra soluzione è l'uso del sottovuoto che permette di allungare ulteriormente la "seconda vita" delle pietanze
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- Un'alternativa molto diffusa è l'utilizzo degli avanzi per nuovi piatti. Polpette o polpettoni a base di carne sono ottime soluzioni per recuperare il cibo del giorno prima, ma anche le frittate - sottolinea la Coldiretti - possono trasformare piatti di verdura o di pasta, senza dimenticare la ratatouille
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- La frutta secca in più può essere facilmente caramellata, mentre con quella fresca si ottengono pasticciate, marmellate o macedonie. E per dare un nuovo sapore ai dolci più tradizionali, come il pandoro o il panettone, si ricorre spesso alla farcitura con creme