Topolino, sul numero 3522 la prima volta di una storia in 3D
LifestyleUn viaggio TREmenDamente reale, scritta e disegnata da Claudio Sciarrone, sarà la prima avventura tridimensionale pubblicata sul magazine
Topolino, Paperino e Pippo oltre la quarta parete, fuori dalla pagina, pronti a entrare nelle vostre case. Col numero 3522 in edicola da mercoledì 24 maggio, Topolino torna a scrivere la sua storia con la prima avventura a fumetti in 3D pubblicata sulle sue pagine. A firmare testi, disegni e colori è Claudio Sciarrone, padre di tutto il progetto, realizzato tramite la tecnica dell’anaglifo, un’immagine stereoscopica che, combinando rosso e blu, riesce a dare l’illusione della tridimensionalità. Con il Topolino numero 3522 saranno distribuiti anche gli occhialini per poter leggere la storia.
La trama
Un viaggio TREmenDamente reale è il titolo dell’avventura che porta Topolino, Pippo e Paperino all’interno di un frenetico viaggio su delle spaventose e vertiginose montagne russe, prima del plotwist che rivela al lettore ciò che sta realmente succedendo ai tre. La storia è ricca di dinamismo e azione che esaltano le potenzialità del 3D e di rimandi ai classici e ad alcune attrazioni di Disneyland (è per esempio abbastanza evidente il richiamo a quella di Ratatouille nel Parco degli Studios a Parigi), risultando divertente, godibile e avvincente.
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Sciarrone: "Da sempre appassionato di 3D"
“Da sempre sono appassionato di 3D – racconta Sciarrone - Credo di essere rimasto uno degli ultimi appassionati di tridimensione al cinema e mi sono stragoduto Avatar 2, ovviamente. Neanche a dirlo, i videogiochi con il VR sono la mia passione e quindi l'opportunità di poter disegnare questa storia in 3D mi è stata data perché sono sostanzialmente appassionatissimo e mi sembrava una bella occasione poter ripercorrere un po', come si faceva tra gli anni 50 e 60, con gli occhialini rossi e blu un po' vintage questo effetto... anche perché è unico ed è l'unico modo per poterlo fare sulla carta stampata”.
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Pensate per il 3D
“L'altra cosa importantissima è che non è una storia realizzata normalmente e poi resa 3D – prosegue l’autore - ma una storia che è stata pensata per il 3D e disegnata in digitale ma a mano, solo con un supporto digitale, tenendo conto appunto della profondità di campo che si doveva avere alla fine. Quindi anche la sceneggiatura che ho scritto l'ho pensata proprio perché fosse il più possibile coerente, e che rendesse al massimo questo tipo di effetti pagina per pagina”.
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La tecnica utilizzata per i disegni
Ma come si arriva a produrre la tridimensionalità? “L'effetto di far saltar fuori i personaggi dalla pagina è reso sdoppiando il segno, e più si distanziano i due colori per le due lenti (i due angoli di visione) più si ottiene un effetto a saltar fuori. Se invece si invertono i colori si ottiene un effetto d'andar dentro. Quindi ho aggiunto anche un effetto di profondità alle pagine, non è solo un effetto pop up, ma è un po' come se ci si potesse anche cadere dentro in alcuni casi. Ho quadruplicato i layer che danno profondità alla storia cercando di rendere un coinvolgimento maggiore del lettore rispetto a quando si fanno delle storie normali che poi vengono rese in modo automatico tridimensionali. Qui invece ogni vignetta è stata pensata con questo effetto, ogni tavola resa scenografica, per cercare di ottenere il maggior effetto tridimensionale, aggiungendo anche le sfocature dei fondi, così da avere ancora di più la percezione di una profondità che poi sulla carta non c'è”.