
Ex Ilva, sit-in imprese indotto contro ArcelorMittal: "Se non paga ritiriamo operai". FOTO
Le aziende hanno organizzato un presidio davanti all'acciaieria per i mancati pagamenti e per rivendicare la continuità produttiva e occupazionale. Hanno maturato crediti per circa 60 milioni di euro. Il governatore pugliese Emiliano: "Mittal deve pagare". LIVEBLOG

I dipendenti delle aziende dell'indotto dell'ex Ilva di Taranto sono in presidio davanti alla portineria C dello stabilimento siderurgico per protestare contro il mancato pagamento delle fatture da parte di ArcelorMittal
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Le aziende rivendicano inoltre la continuità produttiva e occupazionale della fabbrica dopo l'annunciato disimpegno di ArcelorMittal
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Le aziende dell'indotto hanno maturato crediti per circa 60 milioni di euro e minacciano il ritiro degli operai
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Al presidio partecipano anche gli autotrasportatori tarantini, con i tir parcheggiati all'esterno dello stabilimento, che non hanno escluso di bloccare l'uscita delle merci

Presenti anche il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e il presidente di Confindustria Taranto Antonio Marinaro

Stiamo studiando un sistema che consenta alla Regione di pagare le fatture al posto di Mittal e poi subentreremmo come creditori dell'Ilva”, ha affermato Emiliano

Le aziende di autotrasporti hanno affermato che la mobilitazione proseguirà "fino al pagamento di tutte le fatture emesse e avendo rassicurazioni sul futuro"

Sul fronte della complessa vicenda dell'ex Ilva emerge che la Procura di Milano, nel fascicolo esplorativo aperto sull'addio di ArcelorMittal, indaga anche su eventuali illeciti tributari e su presunti reati pre-fallimentari

Sull'ex Ilva è intervenuto anche il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, secondo cui se ArcelorMittal non dovesse rivedere la decisione di lasciare Taranto, per l'ex Ilva scatterà "l'amministrazione straordinaria, con un prestito ponte" da parte dello Stato






