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Hub del gas russo in Turchia: cosa significa la proposta di Putin a Erdogan
Il presidente turco ha annunciato che Ankara e Mosca realizzeranno un polo nella regione della Tracia e che sono già state date “istruzioni alle istituzioni” per la costruzione. Per il capo del Cremlino il centro energetico “servirebbe anche a regolare i prezzi” ma secondo gli esperti è improbabile che l’idea venga accettata dall’Europa perchè non ridurrebbe la dipendenza dagli idrocarburi russi. “Non ha senso creare nuove infrastrutture che ci consentano di importare più gas russo”, ha detto Parigi

Ankara e Mosca costruiranno insieme un hub per il gas russo nella regione della Tracia, la parte europea della Turchia. Lo ha confermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, citato dall'agenzia turca Anadolu, accogliendo l'idea dell'omologo russo Vladimir Putin, che aveva proposto - durante il faccia a faccia ad Astana - di creare un hub energetico per esportare gas russo in Europa. "Con Putin abbiamo dato istruzioni alle istituzioni rilevanti" per la costruzione del polo, ha detto Erdogan
GUARDA IL VIDEO: Ucraina, Putin incontra Erdogan ad Astana su gas
Secondo l'amministratore delegato di Gazprom Alexei Miller, Mosca avvierà la prossima settimana colloqui "concreti" con la Turchia riguardo alla proposta del presidente russo. Putin ad Astana ha detto: “Se Ankara e i nostri possibili acquirenti altrove sono interessati, potremmo considerare la possibile costruzione di un altro sistema di gasdotti e la creazione di un hub del gas in Turchia per la vendita a Stati terzi, in primo luogo quelli europei”
Putin-Erdogan, incontro ad Astana. Mosca: "Non discussa soluzione per guerra in Ucraina"
"Questo hub, che potremmo allestire insieme, servirebbe sicuramente non solo come base per le forniture ma anche per regolare i prezzi", portandoli "a un livello di mercato normale senza alcuna politicizzazione", ha assicurato Putin. Se l'Europa non vuole più comprare direttamente il metano russo, è il messaggio del leader di Mosca, potrebbe farlo con l'intermediazione di Ankara, che continua a ricevere una "piena fornitura" perché si è rivelata "il partner più affidabile"
Gas, Putin a Erdogan: "Hub in Turchia per regolare i prezzi"
"Una quantità significativa di gas naturale russo potrebbe essere esportato in Europa attraverso la Turchi"a, ha detto il vicepremier di Mosca, Aleksandr Novak. L'idea lanciata da Putin per creare un hub energetico in Turchia potrebbe riguardare un'espansione del gasdotto TurkStream, inaugurato nel 2020, che dalla Russia porta metano ad Ankara attraverso il mar Nero e ha attualmente una capacità di 31,5 miliardi di metri cubi. (Nella foto la cerimonia di inaugurazione del TurkStream)
Da Nike a Danone: le aziende che hanno lasciato la Russia
Novak (nella foto) ha citato anche il South Stream, progetto abbandonato nel 2014 in favore del TurkStream, sottolineando come la capacità pianificata di quel gasdotto fosse di circa 63 miliardi di metri cubi. "Se c'è una domanda, questa potenziale capienza aggiuntiva può essere utilizzata per mandare gas ai consumatori europei attraverso il mar Nero e la Turchia", ha detto Novak aggiungendo che Mosca non vuole "prezzi alti" per l'energia
Iscriviti alla nostra newsletter per restare aggiornato sulle notizie di economia
Il piano prevederebbe quindi di svuotare il gasdotto Nord Stream e continuare a inviare il gas in Europa attraverso la Turchia. In sostanza, Mosca venderebbe il metano ad Ankara che a sua volta lo rivenderebbe a Bruxelles. Uno scenario che da un lato sembra una risposta alle sanzioni europee imposte alla Russia per la guerra in Ucraina, con lo spostamento dei flussi che ora convergono in Germania e da lì arrivano al resto d’el continente
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Tuttavia c’è anche un altro lato della medaglia. Secondo il New York Times, sembra improbabile che l’Unione europea accetti un nuovo gasdotto russo e, di conseguenza, compri da lì il gas. “L’idea che all’Europa serva un modo per ottenere più gas russo è sbagliata”, dice al quotidiano americano Massimo Di Odoardo, vicepresidente per la ricerca sul gas di Wood Mackenzie, società di consulenza di Edimburgo
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"Questo è solo un altro tentativo della Russia di usare il gas come strumento geostrategico per indebolire i Paesi dell'Ue e della Nato", ha affermato Simone Tagliapietra, esperto di politica energetica presso il think tank Bruegel a Bruxelles. Mosca "sta tentando la Turchia con la possibilità di diventare un hub energetico - un obiettivo strategico a lungo termine del Paese - mentre cerca di creare nuove divisioni tra i Paesi europei", ha affermato l'analista, aggiungendo che la strategia di Putin è improbabile che abbia successo
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Infatti la prima reazione occidentale all'idea di un hub turco è arrivata da Parigi ed è stata un secco no. È una proposta che "non ha senso" poiché gli europei vogliono ridurre la loro dipendenza dagli idrocarburi dalla Russia, ha affermato l'Eliseo in una nota. "Non ci serve creare nuove infrastrutture che ci consentano di importare più gas russo", ha sottolineato l'Eliseo. (Nella foto il presidente francese Emmanuel Macron)
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Una reazione simile a quella di qualche giorno prima, quando Putin ha posto gli europei di fronte all'ennesimo ricatto energetico: "Le consegne di gas potranno riprendere in grandi quantità, con il Nord Stream 2 o attraverso la Turchia, ma tutti i Paesi che metteranno il price cap resteranno a secco." Con il rischio di "non sopravvivere all'inverno". Mosca "non è più un fornitore affidabile", è stata la lapidaria risposta della Germania, che proprio di un tetto al gas russo si è fatta promotrice all'Ue, presentando una proposta insieme all'Olanda
Putin: "Niente gas ai Paesi con il price cap"